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La Granfondo Straducale 2019 si presenta

di - 21/01/2019

La Granfondo Straducale è un viaggio nella storia e nella bellezza della città ducale e il suo territorio. La granfondo della Città di Urbino non è solo una menifestazione sportiva ma un evento che ha l’obiettivo di valorizzare la natura che dalla riviera adriatica si estende fino alle colline, che si estende fino alle pendici dell’Appennino. Levento urbinate sarà in programma domenica 2 giugno, con i persorsi recentemente ridisegnati dal comitato organizzatore.

Ecco alcune note in merito al tracciato della granfondo e della mediofondo:

Granfondo: Passo della Forchetta cima Coppi. Centoquarantatre chilometri di gara e 2500 metri di dislivello da affrontare: “Un percorso alla portata di tutti, che non presenta più la lunga salita del Monte Nerone adatta alle caratteristiche degli scalatori per fare la differenza evidenzia Mattia Fraternali vincitore della scorsa edizione della manifestazione ma caratterizzato dal territorio ondulato che questa regione mette in mostra. Coloro che non hanno velleità di vittoria avranno l’opportunità di affrontare salite brevi, che presentano comunque tratti impegnativi per lanciare la sfida ai loro compagni di squadra, oppure godersi gli straordinari scenari che si aprono dietro ogni curva. Chi invece lotterà per la vittoria finale dovrà fare attenzione perché sin dalla prima ascesa, quella di Monte Cagnero, potrebbe nascere la fuga che caratterizza l’evento. Ma attenzione perché le insidie sono rappresentare anche da fattori climatici, come ad esempio il vento ad Isola Fossara, dopo aver terminato la discesa di Valdorbia e prima dell’inizio della salita verso Colle della Mozza. Qui siamo a metà gara, continua Fraternali e il tratto più impegnativo i partecipanti lo avranno affrontato lungo la salita di Palcano, salendo da Pianello per poi scendere a Cantiano”.

Percorso lungo 2019

La Cima Coppi sarà il Passo della Forchetta, una salita molto interessante lungo il versante orientale del Monte Catria, che attraversa una zona affascinante, sia per la natura che circonda il nastro d’asfalto, che per l’architettura. Si sale verso l’Eremo di Fonte Avellana per arrivare al passo; pendenza media della salita 5,2% massima 12%. Raggiunto il passo ci si lancia in discesa verso Frontone, a spezzare il ritmo una breve ascesa, prima di raggiungere Cagli. “Si entra nell’ultima parte di gara, afferma Mattia Fraternali e qui a fare la differenza saranno soprattutto le energie residue piuttosto che le due breve salite. La salita dei Fangacci inzia dopo Acqualagna, ha una pendenza media del 6/7 %. Quest’ultima potrebbe essere utile a scremare un drappello di battistrada, così come la salita che da Urbania raggiunge Gualdi. Per poi lanciarsi nella trionfale cavalcata sino ai piedi del Palazzo Ducale.

Percorso corto 2019

Mediofondo: La prima parte del percorso della Mediofondo è speculare a quello della prova regina sino all’abitato di Secchiano. Da qui, coloro che avranno scelto il percorso di 94 chilometri e 1400 metri di dislivello attraverseranno Cagli, Smirra e Acqualagna per poi affrontare le due salite finali Fangacci e Gualdi e giungere all’arrivo di Urbino.

foto Playfull

straducale.it

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.