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Latitudine N.18

di - 22/02/2023

Immagini e parole da un naufragio pianificato

Di Nik Zanella | @nikzanella

Non chiedetemi come sono finito su quest’isola. Lo sapete già. Per chi è cresciuto surfisticamente in Italia il Bel Paese è una benedizione ed una condanna. Lontano dalle rotte surf eppure sovraffollato: qui si va avanti a forza di astinenza, silenzi e spesso esplicita arroganza.
Ogni onda una magia, ogni bonaccia un incubo. Così, quando sono naufragato ad Hainan, dieci anni fa, lavorando per la ASP (precursore della WSL) e la ISA, è bastato fare un semplice calcolo: 250 giorni di onde/anno + periodo minimo 8 secondi x 13 pointbreak : 20 surfisti = sono a casa.

Allora ho abbandonato la mia posizione da direttore di SurfNews e ho affittato un appartamento davanti a questo point destro, una versione steroidata del mio home spot a Ravenna.
E non me ne sono mai pentito.

1)Si, questa destra, la regina delle onde ad Hainan, forse l’unica veramente world class.
Rompe sul lato esposto di una penisola abitata da circa 200 pescatori. Poca acqua, spocchiosa, e decisamente intimorente sotto tifone, quando il periodo raggiunge i 17 secondi, mi ha mandato due volte all’ospedale ma mi ha omaggiato con alcune delle migliori session della mia vita.

Foto 2)

2)I pescatori la chiamano 鬼浪, Gui Lang ‘onda fantasma’, per quel vizietto che ha di scaraventare barche sulle rocce, prese di sorpresa da un set anomalo, prodotto da un tifone lontano oltre 1000km nel Pacifico. Questo sono io mentre coniglio il milionesimo tubo. L’ho surfata praticamente da solo per 8 anni, poi mi sono spostato 100km più a nord per motivi di lavoro. Alleno una parte della nazionale cinese e siamo di base a Wanning, un’area famosa per i suoi sette point sinistri.

3) E questa è la sinistra nel lato sud della stessa baia, fotografata dal mio ultimo appartamento nel villaggio, 120 euro al mese e vista su entrambi gli spot. Di solito è una pacifica onda da long, a meno che un tifone non la trasformi in un tubo quadrato che raschia via i ricci dagli scogli.

4) Golf Course. Forse la sinistra migliore nella costa centrale di Hainan dove vivo ora. Ci vado solo se le previ superano i 2.5m e le tre sezioni connettono bene.

5) Questo è lo spot di fronte alla mia casa attuale. Lavora in estate con sud-est. Ma solo un paio di giorni la settimana.

Ph. 6) Nik Zanella

6) Questo sono io lo scorso Dicembre a Golf Course. Cento duck-dive per uscire e 300m di ride. Una nota interessante è che d’inverno il monsone soffia da terra in tutti i point sinistri. Quest’anno da Novembre a Febbraio lo swell non è mai andato sotto l’altezza testa.

7) Il mio amico Dezi, nel suo van. Con lui ho diviso tante session memorabili a Xintan. I surfisti cinesi stanno scoprendo il ‘soul’ nonostante vivano nel paese più ateo al mondo.

8) Swell di apertura della scorsa stagione invernale. Nan Yan Bay regge ogni misura, ma con 4m e 14 secondi di swell ho preferito portare il team in uno spot più riparato (vedi la prossima foto). Con 17 ragazzini tra i 11 e i 18 anni di età da portare a casa vivi, meglio evitare sorprese.

9) Questo spiaggione guarda a sud-est ed è una certezza quando i point sono giganti da nord-est e il vento da terra rende il take off un salto nel vuoto.

10) Training session col team a Shenzhou Peninsula. Penso di essere l’ultimo coach al mondo che non deve dividere il picco con nessuno. Gli atleti del progetto surf hanno per legge la precedenza su tutti gli spot.

11) Zero pretendenti su questo picco mutante.

12) Da regular vado pazzo per Crab Rock, una delle poche occasioni che ho per surfare front side qui in Costa Centrale.

13) Cartolina da un non-spot. Con l’arcobaleno in cielo ho solo dovuto aspettare un onda e scattare.

14) La vista del tempio da in cima al cliff di Xintan Bay. Non è il point più radicale dell’isola ma di sicuro il più lungo e da casa mia in 15 minuti sono in mare. Dal roccione alla spiaggia ci sono 480 m di corsa.

15) Ancora Xintan, l’onda inizia con un bluff vicino alla roccia, seguito da una lunga sezione lenta che immette in un veloce inside. Gambe a fisarmonica garantite.

 

16) L’inside di Xintan dal belvedere e i miei atleti in acqua durante una ‘target heat’.

17) Il sottoscritto a Xintan, appena dopo il roccione. A 54 anni suonati non disdegno onde facili.

18/19) Per lavoro vengo a volte spedito in strani posti più a nord nel mainland. Ho scattato queste line-up durante un trip esplorativo nella regione dello Shandong, nell’estremo nord del mare cinese. Industrializzato, inquinato, e infestato da alghe assassine che creano un muro vischioso e puzzolente alto fino a due metri: quest’area è un inferno ma presenta un certo potenziale con swell da sud. Finita la mappatura (2 mesi di tempo) sono partito per Sumatra col team e fortunatamente ho rimosso questo incubo.

Immagine 20)

20) Uno dei miei point preferiti, rompe di fronte all’hotel Le Meridien. Per 100 euro a notte hai pensione completa (5 stelle) e accesso diretto a questa sinistra su sabbia.

21/23) L’unico spot quasi famoso ad Hainan è Riyue Bay, dove si sono tenuti sei campionati mondiali long e qualche QS event. Consistente, divertente e recentemente affollato. Lo surfo solo se devo, vista la concentrazione di beginner e turisti negli ultimi anni.

22) Nelle giornate cupe dell’inverno tropicale le spiagge esposte assumono toni malinconici, simili in qualche modo alla Romagna o al Conero. Da anni surfo quasi solo point ma mi immergo volentieri in questi déjà vu.

24/25/26) Tra il 2015 e il 2017, in piena crisi diplomatica con l’Occidente ho organizzato tre spedizioni di surf-diplomacy in Corea del Nord. Perché il surf non è una esclusiva di nessuno stato ma un modo per sentirsi liberi, anche se in realtà non lo si è veramente mai.

Nik Zanella | @nikzanella

Foto 25)

Chi è Nicola Zanella

Direttore editoriale di SurfNews magazine fino al 2011, surf Explorer, giornalista, coach della nazionale Cinese, Nik ha speso gli ultimi 10 anni lavorando a vari livelli del progetto di surf development messo in atto dal governo. Il suo recente libro ‘Children of the Tide’ ha raccolto plausi su innumerevoli media di settore (Surfer Magazine, Surfline, Magicseaweed…) e mainstream (The Times UK, La Repubblica, South China Morning Post, La Gazzetta dello Sport…).

Per acquistare la versione cartacea:
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