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Canyon Ultimate 2023, sempre al top

di - 13/09/2022

Con la nuova Ultimate abbiamo voluto creare qualcosa che gli appassionati di bici da corsa avrebbero amato. Dopo un accurato processo di sviluppo in collaborazione con i nostri corridori professionisti, siamo orgogliosi di presentare la nuova evoluzione della Ultimate. Un design senza tempo che raggiunge il perfetto equilibrio tra leggerezza, rigidità, aerodinamica, comfort e resistenza“… Sono parole che descrivono ciò che sta alla base della filosofia progettuale della Ultimate e a pronunciarle è stato Florian Imgrund, responsabile mondiale Road del brand.

Se le parole degli uomini che li hanno messi al mondo non possono che essere celebrative dei propri figliocci, i risultati e le prestazioni che questi ottengono sul campo, possono invece essere presi come una vera cartina di tornasole. Le squadre professionistiche stanno già utilizzando la nuova Ultimate fin dall’inizio della stagione: con due vittorie di tappa alla Vuelta a España del corridore dell’Alpecin-Deceuninck Jay Vine, la bicicletta ha già lasciato il segno su importanti palcoscenici anche prima della sua presentazione ufficiale.

Tutte le novità

  • Comfort: ergonomia migliorata e maggiore spazio per gli pneumatici, fino a 32 mm
  • Aerodinamica: riduzione della resistenza aerodinamica, grazie alle migliorie apportate in collaborazione con gli esperti di aerodinamica Swiss Side, con un risparmio quantificato in 10 Watt per il solo telaio
  • Passaggio cavi integrato: integrazione completa dei cavi in una configurazione facile da utilizzare
  • Personalizzazione immediata: il cockpit si regola facilmente in altezza e larghezza senza dover tagliare il tubo di sterzo. Facile anche da trasportare
  • Peso: solo 6,3 kg (versione Ultimate CFR Di2: esclusi pedali e accessori, in taglia M), nonostante un rinforzo extra nei punti chiave ad alta sollecitazione.

Sarebbe riduttivo etichettare la Ultimate esclusivamente come bicicletta da salita o affermare che è un mezzo dedicato ai soli professionisti, che cercano di ridurre ogni singolo grammo. È molto di più, un concentrato di prestazioni, la bicicletta adatta a tutti coloro che sono attratti dalla purezza e dall’estetica, ma che esigono una tecnologia all’avanguardia e funzionalità performanti. La Ultimate è pensata anche per tutti coloro che cercano una bicicletta che sia molto divertente da guidare su qualsiasi tipologia di percorso. In breve, si tratta di una bici da strada per tutti.

Tre versioni

La famiglia delle nuove Ultimate è composta da 11 modelli, declinati in tre diverse piattaforme – CFR, CF SLX e CF SL – e in un’ampia serie di taglie, permettendo così a ciascun ciclista di trovare la bicicletta che meglio si adatta alle proprie inclinazioni e stile di guida.
Al top della gamma ci sono i tre modelli Ultimate CFR, che uniscono un telaio CFR superleggero, assemblato con i migliori componenti disponibili sul mercato, con prezzi a partire da 10.499 euro. Tutti i telai CFR segnano un nuovo punto di riferimento per le prestazioni, grazie a una stratificazione di carbonio premium che offre leggerezza, durata e rigidità a livello WorldTour.

La piattaforma CF SLX comprende tre modelli, a partire da un prezzo di 6.299 euro per la Ultimate CF SLX 8 eTap, dotata del gruppo SRAM Force eTap. Il modello di accesso, che completa la gamma Ultimate, è la CF SL 7 – caratterizzata dal consueto ed eccellente rapporto qualità/prezzo di Canyon -, che parte da 2.699 euro.

Come al solito, l’intera gamma Canyon Ultimate 2023 è disponibile esclusivamente on-line.

Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.