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Nuova Specialized Tarmac

di - 04/07/2017

Un nome che evoca competizione ed agonismo, una bicicletta che nel corso delle stagioni è diventato un simbolo e un punto di riferimento. Tarmac di Specialized cambia totalmente design, “adeguandosi” ad un mercato che pretende dei mezzi capaci di abbinare comfort e reattività, guidabilità e agilità, il tutto completato da una penetrazione dello spazio sempre più massimizzata.

Il Tarmac nuova serie nasce dalla piattaforma Rider-First Engineered, una sorta di protocollo della casa di Morgan Hill, che prende forma nel 2014. Rider-First Engineered prevede lo sviluppo di ogni singola taglia di telaio, rispettando il target strutturale dell’atleta che utilizzerà quella bicicletta: un atleta di 190 cm di altezza e un peso di 70 kg, ha e metterà sul campo (in linea di massima) una performance diversa da un corridore di 165 cm con 60kg di peso. Non solo: il nuovo progetto e la sua geometria sono stati ottimizzati in base ai feedback dei corridori pro e tramite Retul, sistema di analisi della pedalata.

New Tarmac (che adotta anche il suffisso SL6), come d’abitudine per il catalogo Specialized, è prodotto nel modello S-Works e Specialzied (tradizionale), entrambi completamente in carbonio e monoscocca. S-Works è costruito grazie al carbonio FACT 12r, con movimento centrale OSBB, seat-post con design dedicato e la vite di serraggio completamente integrata, oltre a supportare i freni (anteriore e posteriore) di tipo direct mount. Rispetto al modello precedente, per new Tarmac è stata messa a punto una cura dimagrante di quelle importanti: 733 grammi nella taglia 56, con un risparmio di peso(a parità di misura) di 200 grammi.

La forcella a steli dritti è in carbonio FACT, con uno shape rinnovato. Oltre al design, la forcella in dotazione alla nuova bici è sviluppata in tre taglie diverse, per interfacciarsi al meglio con i frame, 44-52, 54-56 e 58-64.

Le taglie: dalla 49 alla 61 per la versione al maschile, dalla 49 alla 54 per quella WMN.

Questo modello di Specialized sarà disponibile anche in versione femminile.

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.