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Onde di 300 m in Tasmania?

di - 09/02/2015

No, non è il primo aprile, è stato scientificamente spiegato ma non si tratta di onde surfabili: i nuovi limiti di madre natura

Dimenticate i 100 piedi di Nazarè perchè la natura può fare molto meglio, ma per ottenere il nuovo record big wave XXL bisogna modificare il sistema di misurazione….perchè? Le onde di cui parliamo si trovano sotto la superficie dell’oceano. In un articolo del 2013, pubblicato da surf session Francia e intitolato  “Scienza: il fenomeno delle onde interne“, si è parlato dell’esistenza di onde sottomarine di dimensioni di gran lunga superiori a quelle in superficie.

Onda mostruosa in superficie - Sud Africa - Pic Redbull Onda mostruosa in superficie – Sud Africa – Pic Redbull

 

In pratica, l’oceano è costituito da strati d’acqua a densità molto diverse (anche a causa della differente salinità): le onde in movimento ad una certa velocità, attraversando differenti masse d’acqua, modificano notevolmente la loro ampiezza creando così onde giganti. Questo meccanismo è molto simile alle onde marine in superficie, così come le conosciamo già con cavo e cresta dell’onda, l’unica differenza sta che in questo caso a generarle non è il vento, bensì il fondale marino.

engery_flux-hsimmons_bigger La forza si scatena in acque profonde tra la Tasmania e la Nuova Zelanda.

 

La vera notizia è che queste onde sottomarine, già conosciute, sono in grado di raggiungere altezze inimmaginabili e finalmente un team di scienziati è riuscito a misurarle. Sono così state documentate creste alte circa 1,000 piedi (300 m circa) nel Mar di Tasmania (tra la Nuova Zelanda, l’Australia e la Tasmania), picchi la cui distanza col successivo raggiunge addirittura i 160 km!  Meno impressionante è invece la loro velocità di propagazione, paragonabile a quella del passo umano.

wave 300 m 4surf

Se queste onde si formano in tale regione del globo non è un caso: il mar della Tasmania è un’area di confluenza tra grossi cambi di marea e forti correnti, unite ad una batimetria favorevole alla formazione di queste onde, come dimostra questa simulazione video dell’area di studio:

 


 

I ricercatori, nello studio chiamato “Tasman Tidal Dissipation Experiment” hanno anche scoperto che l’onda viaggia in un’area di circa 1,500 km prima di impattare sul continente. La ricerca è stata realizzata da 60 persone a bordo delle navi Evelle e Falkor: anche se non servirà molto a Garrett McNamara quest’esperimento è utilissimo per comprendere il trasporto delle sostanze nutritive per il plancton ed avere maggiori informazioni sui cambiamenti climatici, grazie agli scambi di anidride carbonica realizzati da tali movimenti liquidi.

Quando aspetterete il prossimo set seduti sulla vostra tavola, dunque, ricordatevi di tenere d’occhio cosa succede sotto i vostri piedi!

FONTE: surfsession.com

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf