Wave Tales – Racconti d’onda: fotografie di Axel Piperno e Silvia Potenza, sculture di Giorgio Eros Morandini. Dal 27 febbraio al 3 aprile 2016 a Pietrasanta (LU)
Nell’ambito della rassegna Seravezza Fotografia 2016, la Galleria Open One ospita la mostra fotografica di Axel Piperno e Silvia Potenza con sculture di Giorgio Eros Morandini.
Il mare diventa la base d’incontro tra due poetiche in parte complementari: le onde grandi, potenti, a volte brutali e inesorabili di Axel e quelle fluide, vetrose e aggraziate di Silvia.
Il gusto condiviso da entrambi per lo stare in acqua e la passione per il surf, diventano il terreno su cui sviluppare nuovi progetti fotografici comuni attraverso cui trasmettere all’osservatore lo stesso stupore adolescenziale, la gioia e l’emozione di essere in acqua e il gusto della ricerca dell’onda perfetta, che non è una sola, ma sono infinite e ciascuna ha la sua storia.
Sullo stesso tema è fondata l’indagine artistica dello scultore Giorgio Eros Morandini: la ricerca dell’onda perfetta realizzata in candido marmo bianco di Carrara. Da anni infatti l’artista si dedica all’osservazione e allo studio delle forme della natura legate all’acqua e al vento, con un’attenta osservazione dell’evento naturale che riesce sapientemente a tradurre in tutta la sua delicata essenza in opera d’arte.
Un tema comune indagato con occhi e mani diversi.
Vernissage: sabato 27 febbraio, ore 17.30.
La mostra sarà visitabile dal 27 febbraio al 3 aprile con il seguente orario: dal giovedì alla domenica 15.00-19.00 | Open One – Via Aurelia Sud, km 365,700 angolo Via Marella, 55045
Ingresso libero
www.seravezzafotografia.it
Axel:
12 kg di neoprene Yamamoto, 7 kg di tecnologia digitale Giapponese, 7 paia di pinne da sub, 3 kg di fibra composita aeronautica, 7 inverni mediterranei, 3 inverni Atlantici, 1 Inverno Sud Africano, fin troppe estati, 1 Autunno Norvegese, 140 ore di volo, 4 punture di medusa, 1 timpano perforato, un tendine sbrindellato, un coccige dolorante, innumerevoli bruciature di sole, infiniti tramonti, altrettante albe spacca meningi, 672 ore passate ad aspettare mantenendo la posizione in acqua… un unica visione!
Silvia:
Rara eccezione nell’ambiente tipicamente maschile della fotografia di surf e onde. Ama il mare e gioca con l’attimo fuggente. Gli spruzzi, l’acqua e il vento, soprattutto la luce e la trasparenza dell’acqua. Niente di eroico, niente surf epico, pura vita quotidiana, respiro, intimità con l’acqua. Qualcosa che ti suggerisce che non è un “andare verso l’onda”, ma un “ritornare dentro l’onda”. Come se da lì lei venisse, e forse tutti noi con lei.
