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Ridley Fenix Disc 2023, value for money

di - 23/02/2023

bici da strada ridley feniz disc foto bici appoggiata al muro

Ridley lancia una Fenix Disc declinata nella serie Essential. In questo modo, il brand belga porta la tecnologia e le caratteristiche di guida della sua bici endurance Fenix SLiC serie Elite alla portata di una platea più ampia di ciclisti.
Ridley ha deciso di concentrarsi sul contenimento del prezzo di vendita durante lo sviluppo della Fenix Disc, mantenendo la rigidità e il comfort di guida della Fenix SLiC della serie Elite.

Come la sorella al top

La Fenix Disc presenta caratteristiche e feeling simili alla Fenix SLiC, utilizzando però una differente tecnologia per la lavorazione della fibra di carbonio. Grazie a questa stratificazione in carbonio modificata, il telaio della Fenix Disc ha un peso di solo 120 grammi superiore a quello della Fenix SLiC.

Proprio come la sorella top di gamma Fenix SLiC, anche questo modello combina in modo efficace trasferimento di potenza e comfort di guida. La parte inferiore del telaio è stata sviluppata per ottimizzare il trasferimento di potenza grazie alla combinazione del caratteristico tubo obliquo a diamante, del movimento centrale sovradimensionato e dei foderi orizzontali oversize. La parte superiore del telaio aggiunge extra comfort grazie al tubo orizzontale dal profilo curvo, al reggisella da 27,2 mm e ai foderi verticali sottili e ovalizzati. Tutte caratteristiche che riproducono l’esperienza di guida tipica della Fenix SLiC.

Prezzi da 2.599 euro e massima personalizzazione

La Fenix Disc è dotata di una componentistica differente rispetto alla Fenix SLiC. È disponibile con cambio meccanico Shimano 105 o Ultegra, un cockpit semi-integrato e un set di ruote Shimano RS171 DB o Forza Norte a partire da 2.599 euro.
La Fenix Disc è disponibile anche sul configuratore online di Ridley, dove è possibile creare un modello personalizzato secondo i propri gusti.

⌈Leggi anche il test della Ridley Grifn⌋

Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.