La giovane Sara De Berardinis, al suo esordio nel circuito nazionale di Surf, tappa dopo tappa, sfidando anche le gigantesche onde della Sardegna, ha guadagnato il più importante riconoscimento Italiano nell’ambito di questo sport, il titolo di CAMPIONESSA ITALIANA 20014/2015, confrontandosi con avversarie di indiscusso valore fra cui l’apparentemente inarrestabile detentrice del titolo che da moltissimi anni, fino ad oggi, era riuscita a difendere il primato di imbattibilità.
Sara, che al momento si trova in Messico dove sta conducendo un allenamento mirato per implementare le proprie abilità tecniche, non solo ha meritato a pieno titolo il podio ma ha inaugurato una nuova era del surf in rosa dimostrando che con passione, impegno, allenamento e uno staff tecnico competente anche un’emerita sconosciuta può scalare la vetta del campionato Italiano femminile.
Questa vittoria e’ stata infatti il risultato non solo della bravura e della tenacia di Sara ma e’ giusto condividerne i meriti anche con lo staff del Pink Angels Project (www.pinkangelsproject.com) che si occupa del training femminile nell’ambito del Surf da onda, il cui impegno si ribadisce essere assolutamente gratuito, con i dirigenti dell’associazione a cui la neo campionessa si e’ rivolta per raggiungere il proprio obbiettivo e che ha ideato l’iniziativa, la Surf Rescue Team Italia ma, soprattutto, con il suo vice presidente Enrico, il quale, divenuto il surf coach personale di Sara, ne ha curato la preparazione atletica e tecnica permettendole di poter gareggiare al livello delle avversarie.
Si ringraziano, oltre lo staff dell’SRTI anche i marchi BAINA, Mundaka Optic, Seventy One Percent, per il supporto, Surf to Live ed X Surfboards per le agevolazioni, i club che hanno ospitato Sara durante le tappe di campionato e tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo importantissimo traguardo.
Ricordiamo che chi fosse interessato a contribuire a supportare la neo campionessa italiana potra’ stabilire un primo contatto direttamente dal sito www.pinkangelsproject.com.
