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Simon Yates, un altro britannico che vince

di - 17/09/2018

Il dominio Sky di questi ultimi anni è una cosa su cui c’è poco da discutere, una filastrocca che va avanti da tempo e, di cui si parlerà ancora in futuro. Che piaccia oppure no, la corazzata britannica, tutta, dagli atleti a tutto lo staff è una macchina quasi perfetta, in grado di programmare, sviluppare e di conseguenza ottenere risultati. Giusto? Sbagliato? A prescindere dalle simpatie i risultati danno ragione a Sky e a tutto il programma UK basato sulla crescita del ciclismo come disciplina, outdoor e indoor. Non solo Sky: con Simon Yates, Shimano, vince il suo terzo grand Tour in questo 2019, dopo i successi di Froome al Giro, di Thomas al TDF.

Simon Yates è un atleta non Sky che vince un grande giro in questo 2019, un altro corridore britannico che si impone nella terza corsa a tappe in ordine d’importanza. Un caso? Decisamente no a nostro parere: ora il programma UK raggiunge il suo apice di sviluppo, con i risultati di una serie di atleti interessanti cresciuti con un enorme supporto del programma britannico, un vero e proprio “cycling project”. Con queste poche parole non diciamo nulla di nuovo ma vogliamo sottolineare ancora una volta, quanto sia importante far crescere degli sportivi con il supporto delle istituzioni: FONDAMENTALE. Questo aspetto non diventa solo l’occasione per vedere un atleta sul gradino più alto del podio, nella corsa di un giorno, oppure in un grande giro ma può diventare il messaggio trainante che muove un’intero settore in una nazione. Ricordiamo che dopo la vittoria in giallo di Wiggins, tutto il segmento della bicicletta è stata oggetto di una crescita esponenziale nel Regno Unito (e non solo), in termini di numeri e volumi. In molte nazioni di lingua anglosassone il ciclismo è diventato un punto di riferimento per investitori, nuovi sponsors, vendita di prodotti legati al ciclismo e un numero di praticanti che cresce in modo costante. Con la vittoria alla Vuelta, la Gran Bretagna fa davvero paura, perché ha una serie di atleti molto forti su diversi terreni che hanno dimostrato di poter competere ad alto livello già nel corso delle stagioni passate. I corridori attuali, quelli più giovani e i vivai, sono supportati dalle istituzioni, dalla politica in genere (che vede lo sport come fulcro per la crescita) e di conseguenza da investimenti che arrivano da differenti direzioni. Lo sport e il ciclismo diventano così un’industria che coinvolge tutti e diverte!

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.