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Simplon Rapcon PMax Pinion: l’inizio di una nuova era?

di - 31/05/2024

simplon rapcon pmax pinion - emtb short test - cover

Il produttore austriaco Simplon afferma che la sua Rapcon Pmax Pinion inaugura una nuova generazione di eMTB, mettendo in secondo piano qualsiasi altra cosa sia accaduta finora. È solo un’affermazione audace o la nuova Rapcon con motore e trasmissione integrati Pinion MGU E1.12 è davvero il cambio di passo che molti appassionati stavano aspettando?

Il collaudato modello Rapcon di Simplon è disponibile in quattro diverse varianti: una MTB tradizionale e tre a pedalata assistita, tutte proposte in diverse configurazioni per diametro ruota ed escursione. La variante da 150/150 mm si rivolge principalmente agli appassionati di Trail Riding, mentre il modello da 170/165 mm è più orientato al divertimento in discesa.

Per quanto riguarda il sistema motore delle eMTB, è possibile scegliere tra un classico Bosch Performance Line CX (anche nella più agguerrita versione Race), una sobria unità TQ HPR 50, e il più recente pacchetto drive unit/trasmissione Pinion MGU E1.12.

Le specifiche di ogni Rapcon Pmax Pinion possono essere quasi interamente personalizzate utilizzando il configuratore online Simplon. Noi abbiamo ricevuto in test una e-bike spinta dall’unità integrata Pinion MGU E1.12 da 85 Nm di coppia, assistito da una batteria Fit Ultracore da 720 Wh. La configurazione delle ruote era 29er pura, con travel di 150 mm al retrotreno e all’avantreno.

Il prezzo di partenza è di 9.999 €, che passa a 10.554 € per la configurazione in test, dal peso di 24,1 kg.

simplon rapcon pmax pinion - emtb short test - carro
Unità Pinion MGU E1.12 imponente

Design

La sobria colorazione Moon Grey Glossy/Dark Grey Gloss mette in evidenza la silhouette del telaio, in cui spicca la massiccia zona del movimento centrale, necessaria per sorreggere in modo adeguato la voluminosa – e di conseguenza pesante – unità Pinion MGU E1.12.

Insieme all’altrettanto massiccio tubo obliquo, l’aspetto generale è di una bici imponente. La batteria rimovibile Fit Ultracore da 720 Wh potrà essere portata in futuro (tempi di consegna stimati in 20 settimane da ora…) a 820 e addirittura 1.100 Wh di capacità nelle taglie L e XL, con un sovraprezzo ancora da stabilire.

Se si sente la necessità di maggiore capacità con un approccio modulare, è comunque possibile utilizzare un range extender da ben 535 Wh, installabile nel supporto porta borraccia all’interno del triangolo principale. Il peso è di ben 2.985,2 kg, oltre a non essere proprio a buon mercato: il prezzo è infatti di ben 780 euro.

È comunque una configurazione che dà accesso a epiche cavalcate alpine senza la necessità di una sosta per ricaricare. A patto di mettere in conto l’aggravio di peso e le conseguenze sul controllo del mezzo.

simplon rapcon pmax pinion - emtb short test - pinion e1.12
In evidente la corona anteriore con tendi cinghia dedicato

Unità Pinion MGU E1.12

Veniamo ora al cuore pulsante di Simplon Rapcon Pmax Pinion. Il sistema motore MGU E1.12, che integra anche la trasmissione a 12 velocità (range del 600%), è azionato a cinghia. È una soluzione intelligente che non richiede manutenzione ed elimina il rischio di rottura del cambio posteriore, oltre a trasformare in un ricordo sbiadito la pulizia e la conseguente lubrificazione della catena. Il motore stesso, richiede invece un cambio d’olio ogni 10 mila chilometri.

simplon rapcon pmax pinion - emtb short test - display
Display a colori, ampio e dettagliato

Il sistema è controllato da un comando Fit Remote Basic, ingombrante e abbastanza scomodo da usare, essendo più adatto a una bici da città/trekking che a una eMTB. Si sale di livello con Fit Display Compact, lo schermo a colori ben dettagliato, montato in posizione centrale sul manubrio. Peccato solo per la staffa sporgente e per il sistema di blocco non così stabile, che rende l’unità di controlla esposta agli urti oltre che facile da perdere.

Il cockpit non spicca per pulizia del design, con molti cavi, tutti instradati all’interno della serie sterzo. Una soluzione poco ergonomica, anche per le più semplici operazioni di configurazione dell’appoggio anteriore, posizionamento dei controlli incluso.

Allestimento e geometria

La bici di prova è dotata di sospensioni RockShox: davanti una forcella Lyrik da 150 mm, con idraulica top di gamma Charger 3, dietro un ammo Super Deluxe bloccabile, entrambi di classe Select+. I freni sono Shimano XT a quattro pistoni con rotori da 203/180 mm, capaci di una decelerazione di qualità. Il telescpico è un pregiato BikeYoke Revive da 160 mm, ottimo per fluidità e regolarità del funzionamento. Le ruote sono DT Swiss H1900 da 29”, abbinate a pneumatici Schwalbe Nobby Nic che purtroppo rappresentano un grosso limite per una eMTB di questa caratura, sia per solidità della carcassa sia per grip della mescola. Peccato che l’altrimenti flessibile configuratore online non permetta di personalizzare la scelta delle coperture.

Quattro sono le taglie di Simplon Rapcon Pmax Pinion, con geometria moderna, da S/39,5 cm a XL/44,5 cm (anche M/30 cm e L/42 cm). Queste le quote principali della misura M in test: angolo sterzo di 65°, angolo sella di 79,5°, carro lungo 447 mm, BB Drop di 31,5 mm, reach di 466 mm e stack di 625 mm.

simplon rapcon pmax pinion - emtb short test - sterzo
Prese d’aria in zona tubo sterzo per raffreddare batteria e motore

On The Trail

Abbiamo avuto a disposizione la eMTB Simplon per poco tempo, non riuscendo a provarla a fondo, come avremmo voluto. In ogni caso ci siamo fatti un’idea del suo comportamento sui sentieri e del funzionamento dell’innovativo pacchetto integrato motore/trasmissione.

L’unità Pinion fornisce un’assistenza adeguata sui percorsi sterrati, con un’ampia gamma di rapporti, consentendo di affrontare anche le salite più ripide e tecniche. Nel complesso, il pacchetto MGU E1.12 riesce a tenere il passo dei concorrenti tradizionali, sebbene manchi un po’ di grinta, anche nelle modalità di supporto dinamiche intermedie Flow e Feel (Eco e Fly agli estremi). Una situazione migliorabile agendo sui parametri d’assistenza configurabili via app.

Il motore è abbastanza rumoroso nei rapporti più agili, con un’esperienza più piacevole nel gruppo centrale. Inoltre si avverte un piccolo ritardo dalla quinta alla quarta marcia (andando verso i rapporti più corti) a causa della logica di cambio integrato e naturale disposizione degli ingranaggi. Nel complesso, il passaggio è fluido, anche sotto carico.

Si avverte però un altro piccolo ritardo quando invece si scala dal gruppo centrale a quello dei rapporti più lunghi, con la rumorosità che cambia ancora di tono e volume. Questo è il prezzo da pagare per avere un sistema tutto-in-uno.

Interessante, anche se per questioni di tempo non l’abbiamo provata a fondo, la cambiata automatica Smart.Shift, che sceglie il rapporto ideale quando si affrontano percorsi in discesa prevedendo quello più indicato quando si ricomincerà a pedalare – Coast Shifting, sulla falsariga di quanto avviene con i sistemi motore + tradizionale cambio elettronico di Shimano e SRAM – senza dimenticare la funzione Start.Select, utile invece quando ci si muove in città e inserisce la marcia prescelta dall’utente nel momento in cui si riparte dallo Stop o dal semaforo.

simplon rapcon pmax pinion - emtb short test - cover batteria
Protezione integrata del motore e presa di ricarica laterale

Ma come influisce l’assenza del tradizionale cambio sul tiro catena, e quindi in generale sulla cinematica della sospensione posteriore?

Il carro – un quadrilatero articolato con rocker arm, ammo verticale, snodo sui foderi bassi – è abbastanza sensibile, con un anti squat contenuto. Oscilla leggermente durante la pedalata, assicurando in ogni caso una buona sensibilità iniziale e un discreto supporto nel fine corsa.

Brilla più in salita che in discesa, arrampicando bene su sterrate dal fondo compatto e pendenza moderata. Sulle salite tecniche, il peso elevato del sistema diviene subito evidente, con la bici che perde in agilità richiedendo al tempo stesso un grande impegno fisico per guidarla su gradini di roccia e letti di radici.

simplon rapcon pmax pinion - emtb short test - rocker arm
Il rocker arm alla base della sospensione posteriore a quadrilatero articolato

Quando la pendenza diventa negativa, salta fuori un’altra caratteristica della bici, l’avantreno pesante. Anche in questo caso è necessaria una mano ferma e decisa, con un impegno fisico più elevato rispetto a quanto ci si aspetterebbe, per portare la Rapcon Pmax Pinion sui sentieri più guidati.

Le gomme Schwalbe vanno subito in crisi, dimostrando l’inadeguatezza del modello Nobby Nic con mescola SpeedGrip e carcassa SuperGround su eMTB Full Power a tutto tondo (pizzicato al posteriore durante la prima uscita su sentieri tranquilli). Le abbiamo sostituite con un’accoppiata di cui ci fidiamo, Contineltal Kryptotal Fr/Re con carcassa Enduro e mescola Soft, vere e proprie tuttofare dal Trail Riding all’Enduro.

Un altro aspetto poco piacevole è il limitato supporto della sospensione posteriore nella fase centrale del travel, così come all’anteriore. Questo è particolarmente evidente sui sentieri scorrevoli e poco pendenti, dove le sospensioni si “mangiano” la corsa con troppa facilità, non riuscendo a gestire con efficacia gli input del biker e comunque il feedback dal terreno.

Situazione analoga sui percorsi veloci e accidentati, dove forcella ma soprattutto carro ammortizzatore raggiungono rapidamente il proprio limite. Come risolvere? Su una eMTB con questa massa una Zeb con steli da 38 mm, rimanendo in casa RockShox, è più indicata, lavorando eventualmente con i token al suo interno. Stesso discorso per l’ammortizzatore posteriore, che richiede una messa a punto più “decisa”, come minimo.

Altro aspetto da valutare è la riparazione di eventuali forature/pizzicature al posteriore. Per rimuovere la ruota è necessario smontare inizialmente il piccolo tendi cinghia montato in prossimità dell’asse posteriore, poi sollevare la cinghia dal pignone tirando al tempo stesso il più grande tendi cinghia sul lato corona, tenuto in posizione da una molla relativamente dura. Un’operazione non così semplice, dovendo usare due mani in contemporanea. Meglio quindi essere in due biker. Il prezzo da pagare per un sistema altrimenti solido, affidabile, e dalla manutenzione ridottissima.

simplon rapcon pmax pinion - emtb short test - fulcro basso ammo

Per chi è

Simplon Rapcon Pmax Pinion si rivolge principalmente ai biker dall’approccio più turistico che sportivo alla pedalata assistita off-road, che vogliono una eMTB “tranquilla” da cucire su di sé, potendo contare su un potente configuratore online.

Chi cerca un innovativo sistema integrato, che richiede poca manutenzione, trova nel pacchetto Pinion MGU E1.12 assistito dalla batteria Fit Ultracore 720 la soluzione ideale. Fermo restando un impatto estetico importante sul telaio nell’area del movimento centrale (può piacere o meno).

Nelle nostre prove la stima per l’autonomia, con modalità di assistenza personalizzate per incrementare il supporto, è di almeno 40 km e 1.700 m di dislivello (biker di 80 kg vestito) per giri che prevedono salite impegnative in prevalenza su sterrato.

simplon rapcon pmax pinion - emtb short test - down tube

Conclusioni

Con Rapcon Pmax Pinion, Simplon ha creato un affidabile mezzo da turismo off-road che convince soprattutto per l’elevato livello di comfort e per la gestione intuitiva di motore e trasmissione. Il pacchetto integrato Pinion MGU E1.12, che richiede pochissima manutenzione, assicura un’esperienza realmente spensierata, durante e dopo la pedalata.

Peccato solo per le sospensioni non all’altezza della massa imponente e a qualche pecca – comunque risolvibile con facilità grazie al configuratore online – che penalizzano l’esperienza di guida, rendendo questa eMTB poco attraente per i biker attivi nella pedalata e nella guida (per cui la sorella maggiore da 170/165 mm è più indicata, fermo restando un peso naturalmente superiore).

Cosa ci piace

  • Potente configuratore online
  • Telaio dal design solido
  • Gestione intuitiva di motore e trasmissione
  • Pacchetto Pinion a manutenzione ridottissima
  • Ottimo display a colori

Cosa migliorare

  • Sospensioni sotto tono
  • Rumorosità elevata in alcune combinazioni di rapporti
  • Comandi ingombranti
  • Guida poco agile
  • Pneumatici inadatti

Maggiori info qui

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.