Ridley Bikes, è una delle prime aziende che si è avvalsa del wind tunnel per sviluppare alcune categorie di biciclette, in un territorio dove la bicicletta è religione, il Belgio, nel comprensorio che é anche chiamato Bike Valley.
Noah SL Disc è l’evoluzione con i freni a disco della bici preferita dal “Gorilla” Greipel. Se messa a confronto con la versione tradizionale, questa con i dischi è piuttosto differente con una porzione anteriore più secca e rigida, mai troppo cattiva ma che richiede attenzione nelle fasi più veloci e tecniche di gara. Paradossalmente e in proporzione, il suo retrotreno è reattivo, efficacie, mai troppo violento e in grado di dissipare in parte, le vibrazioni del terreno (considerando inoltre della categoria di cui fa parte).
Il suo telaio è costruito con un blend di fibra di carbonio, 60T-40T-30T HM, applicate in base alle prestazioni che devono offrire. Per citare un esempio: la scatola del movimento centrale adotta un tessuto di carbonio diverso, rispetto a quella utilizzata sulla parte centrale della tubazione obliqua.
Interessante è lo sviluppo della forcella, full carbon monoscocca con fibre di matrice 40T-30T-24T in alto modulo, che comprende il protocollo unico nel suo genere F-Split Technology. Quest’ultimo prevede una sorta di fessure su ogni stelo, che ottimizza i flussi aerodinamici e migliora lo spaccamento frontale dell’aria. Noah SL Disc ha i perni passanti 142×12 mm e 100×12, rispettivamente anteriori e posteriori.
Particolare lo sviluppo geometrico, che prevede cinque taglie dalla xxs alla l, che per ogni misura adotta un valore a nostro parere ottimale, per quanto riguarda la lunghezza dello sterzo, atta a non sacrificare oltre modo l’allungamento del busto e lo schiacciamento del diaframma.
LA SCHEDA TECNICA DEL PRODOTTO IN TEST
TELAIO: Carbonio UD monoscocca HM 60T-40T-30T F-Surface Technology
FORCELLA: Noah SL Disc, 40T-30T-24T HM UD carbon, F-Split Technology
GRUPPO: Shimano Ultegra Di2 hydro
GUARNITURA: Shimano Ultegra 52/36
CATENA: KMC X11
FRENI: Shimano Ultegra hydro (dischi Sram)
RUOTE: Fulcrum Racing Quattro Carbon DB
PNEUMATICI: Continental UltraSport (CST Correre nelle foto)
SERRAGGI: Assi passanti 142×12 e 100×12 mm post. E ant.
CURVA MANUBRIO: 4ZA Cirrus Aerobar
ATTACCO MANUBRIO: 4ZA Cirrus
NASTRO: 4ZA
SERIE STERZO: 4ZA
SELLA: 4ZA Cirrus Pro
REGGISELLA: Full Carbon Noah SL
COLORE: Black-yellow shiny
PESO: 8,10 kg (senza pedali)
PREZZO: 6999 euro
PRODUTTORE: Ridley Bikes, www.ridley-bikes.com
LE NOSTRE IMPRESSIONI
ASSETTO IN SELLA, è necessario porre la giusta attenzione in fase di scelta della misura ottimale. Ridley ci ha abituato a sviluppare frame kit compatti: in buona sostanza si potrebbe paragonare questa taglia small, ad una media di molti altri marchi.
FINITURE/ DETTAGLI TECNICI, il telaio è ben curato sotto molti punti vista, non ultima la verniciatura, ben fatta e accattivante con questa livrea: tutte le bici della casa belga sono verniciate all’interno della casa madre. Ci piace la soluzione delle calotte esterne (movimento centrale), facili da pulire e in caso di manutenzione e che tecnicamente non scaricano le loro pressioni sul telaio.
ASSEMBLAGGIO, l’impianto Shimano, freni e trasmissione funziona a dovere, sempre, diventando leggermente rumoroso con i dischi Sram in dotazione sulla bici test. Ci piace la curvatura compact della piega manubrio.
IN SALITA, qualche grammo di troppo a nostro parere ma il comportamento del frame è di buon livello e reagisce bene alle sollecitazioni quando si rilancia l’andatura, forte di un avantreno granitico.
IN DISCESA, la sua geometria raccolta permette variazioni di direzione particolarmente rapide e senza troppi rischi di perdita di aderenza.
SUL PASSO, è una bici che nasce per la velocità, ci aveva sorpreso positivamente in salita nella versione con freni tradizionali e conferma questa attitudine anche nella configurazione disco.
IN FRENATA, stabile e composta anche quando è necessario pinzare con forza.
COMFORT, possiamo dividerla in due parti: l’anteriore più brioso e il posteriore leggermente meno nervoso, quasi docile, a tutto vantaggio di una perfomance a medio lungo termine.
CAMPO DI UTILIZZO, non solo gare a circuito, la Noah SL funziona bene anche su salite medie, magari all’interno dei tracciati minori delle granfondo.
PREGI, Il suo design, la cura dei dettagli e una certa versatilità prestazionale sono aspetti di primaria importanza.
COSA MIGLIORARE, questa bici fa emergere delle performance di buon livello con un peso oltre gli 8 kg (con questa configurazione), soli 500 grammi in meno farebbero elevare ulteriormente la facilità di approccio.
photo credits: Matteo Malaspina