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Training, portiamo fuori la seduta indoor

di - 13/02/2018

Il training indoor è sempre di più un tassello fondamentale per la preparazione sportiva e atletica, a livello amatoriale ma anche per i professionisti. Le metodologie di allenamento, nel corso degli anni e per via di un approccio informatico sempre maggiore, si sono evolute e il training al chiuso ha iniziato a ricoprire un ruolo di fondamentale importanza. Palestra, rulli e home trainer, attività di fitness e discipline sportive diverse dalla bicicletta, sono diventati per molti preparatori i cardini su cui costruire la condizione atletica dei propri assistiti, in termini di performances e benessere fisico.

La praticità della azione, legata alla bicicletta, deve avvenire invece fuori porta.  Infatti, se non si vuole “perdere” tempo a velocizzare tutti i muscoli allenati “dentro casa” allora si possono scegliere due possibilità, la seduta in “gruppo” oppure ciò che dia velocità alla potenza (watt) in nostro possesso. Vediamo come.

Ecco un bell’approfondimento di Cristian Bertolani, operatore BTR dei Centri RotoPress.

I VANTAGGI DELLO SFORZO IN GRUPPO

Detto che ognuno di noi dovrebbe sempre “trovare” il posto giusto nel gruppo, infatti, cambia molto lo stare a “ruota” o il voler stare in testa a tirare, questo in particolare sui percorsi pianeggianti o facili. A tempo debito servono anche le “tirate di collo” come si dice, ma debbono avvenire nel giusto periodo e per il tempo necessario. Il troppo come il poco a volte, anzi spesso, compromette il futuro della  stagione. Non dimenticare mai la giusta misura, le “dimostrazioni” di forza forse è meglio farle in gara.

È IL TEMPO DELLA E-BIKE NELLA SEDUTA ALLENANTE

Ora sempre meno, ma anche perché vietato e davvero pericoloso, per sveltire, velocizzare e stimolare il potere volitivo si utilizza la seduta “dietro motore”. Questa seduta col lungo rapporto permette di costruire quel “giro” svelto e quella “ampiezza” del gesto che tanto necessita poi in gara per non andare “fuori fiato” e perdere così le ruote degli avversari. L’alternativa al “dietro motore” ora può essere la seduta con la e-bike, infatti, ad alcuni nostri biker, ma anche specialisti della salita, abbiamo costruito un programmino ideale per ottenere tutti quei vantaggi che offre lo sforzo dietro motori. Questo si può fare però in salita in quanto la ebike ha precise regole di velocità. Perché questa seduta apporti i maggiori vantaggi possibili sarebbe opportuno misurare lo sforzo con il potenziometro. Vediamo come allenare la salita alla velocità di gara.

ALLENARE LA SALITA: OVVERO QUELLA CHE INCONTRA IL BIKER ED IL CICLISTA IN GARA

Azione: si sale con lo sforzo gara con l’aiuto dei watt della ebike, questo per creare la stessa situazione di gara, quindi la velocità e lo sviluppo metrico dei rapporti. I vantaggi sono assicurati.

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.