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Giro delle Dolomiti 2018, la festa del ciclismo

di - 02/08/2018

Giro delle Dolomiti 2018, ecco il racconto del nostro inviato René Enzo Piccinni.

Di ritorno dalla 42 esima edizione del “Giro delle Dolomiti”, avremmo voluto iniziare il nostro racconto con un aggettivo, una definizione, capace di trasmettervi le sensazioni e la straordinaria bellezza di questo evento: una autentica festa internazionale del ciclismo amatoriale. Ma, un solo aggettivo non è sufficiente per descrivere le tante “note” di questa musica, con i 601 chilometri totali, gli oltre 11 mila metri di dislivello e le 5 Tappe alpine. Non possiamo dimenticare il giorno di riposo (proprio come nei grandi tour dei pro) e la cronopasserella finale con partenza nel cuore storico di Bolzano, nella ariosa Piazza Walther contornata da alberghi, negozi e artistici palazzi. Impensabile fare un riassunto di questa esperianza, i numeri però parlano da soli: 691 iscritti provenienti da 33 paesi diversi, attratti dal richiamo delle più belle salite del mondo e dalla stessa passione per la bici. E quanti, e tali , parole andrebbero dedicate al paesaggio dolomitico, alla teutonica ed impeccabile organizzazione e alle tante sfaccettature di una manifestazione che, crediamo, rimanga unica nel suo genere.

Going Green Event

Per la prima volta, il Giro delle Dolomiti s’è fregiato del logo e della certificazione “Green Event”, rilasciata dalla Giunta provinciale dell’Alto Adige e riservata alle manifestazioni sportive che si svolgono secondo rigorosi criteri di sostenibilità ambientale. Si tratta di eventi che utilizzano prodotti ecologici, con particolare attenzione all’efficienza energetica, alla gestione dei rifiuti e alla valorizzazione dei prodotti locali. E il Giro delle Dolomiti è stato veramente “green” : non una carta o un rifiuto su tutto il percorso, scorte tecniche e mezzi al seguito alimentati con motori elettrici, pranzi e ristori rigorosamente all’insegna dei prodotti a marchio “Sudtirol”, chiusura al traffico delle strade nei tratti cronometrati. Assoluto rispetto per l’ambiente, che ha raggiunto l’apice il 26 luglio (giornata inondata dal sole) con la salita al Passo dello Stelvio, dal versante altoatesino. Strada chiusa al traffico, a partire da Prato allo Stelvio. Si pedala nel silenzio assoluto, accompagnati dal fischio di qualche marmotta, dal “respiro” discreto dei motori elettrici della carovana al seguito… E si sale , illuminati dal ghiacciaio dell’Ortles che si fa sempre più vicino. Che bello pedalare nel silenzio !

Dolomiti alla portata di tutti

L’edizione 2018 del Giro delle Dolomiti è iniziata Domenica, 22 Luglio – con una tappa di 163 Km , che prevedeva il passaggio sul passo Giovo – e si è conclusa sabato 28 Luglio con una spettacolare cronometro a squadre, che ha preso le mosse dalla storica piazza Walther, nel cuore di Bolzano. Nel mezzo : quattro impegnative tappe alpine e un giorno di riposo (Mercoledì 25 Luglio). Ogni singola Tappa prevedeva un tratto cronometrato, chiuso al traffico e valevole per la classifica generale, oltre a lunghi tratti a velocità controllata al seguito dell’auto del Direttore di corsa e con l’ausilio di una nutrita scorta tecnica. Al seguito anche la squadra di meccanici ( a disposizione gratuitamente) e due furgoni “scopa”, per far salire ciclisti in difficoltà o troppo distanti dal resto del gruppo. Incroci, rotonde, semafori, intersezioni : tutti presidiati da personale della polizia locale e da volontari. Ogni tappa (eccezion fatta per quella che partiva da Prato allo Stelvio) aveva Partenza/Arrivo alla Fiera di Bolzano, quartier generale del comitato organizzatore , dove la Winning Time ( winningtime.it ) aveva installato l’arco gonfiabile , per il passaggio col timing-chip alla partenza e all’arrivo. Questa la tabella di marcia del “Giro ”, articolato su 6 tappe, con i relativi tratti cronometrati.

Prevista anche una classifica per il cosiddetto “Giro corto” che prevedeva solo le ultime 3 tappe. A titolo di cronaca i vincitori del 42° Giro delle Dolomiti sono stati : in campo maschile Daan Vermeulen, un belga di 23 anni fortissimo scalatore (è salito sul Passo dello Stelvio, da Prato, in 1ora e 15 minuti , con una media superiore ai 19 Km /h) e tra le donne , la 39 enne tedesca Monika Dieti.

Un Giro molto “social” e un po’ magico

All’atto dell’iscrizione era richiesto ( non era un obbligo) un indirizzo mail. Idea rivelatasi utilissima. Al termine di ogni tappa, subito dopo l’arrivo, giungeva sullo smartphone la comunicazione con le classifiche e i tempi di giornata. Subito dopo, una seconda mail di “Raccomandazioni” per la tappa del giorno seguente, con tutte le indicazioni su tempi, caratteristiche, previsioni meteo e menu’ del giorno. Al termine di ogni tappa, infatti, era proposto un pranzo completo (con piatti a marchio Sudtirol) o, in “alternativa” un pranzo veloce già preparato dal C.O. (solitamente panini, frutta e dolce) . Nella mail delle “raccomandazioni” c’erano anche i consigli tecnici per affrontare la tappa. Ad esempio, per la Tappa dell’Alpe di Siusi ci hanno suggerito la quantità di bevande da assumere : “ 2 borracce d’acqua; 1 di sali minerali e 1 borraccia di maltodestrine”. L’efficenza della comunicazione e l’ampio ricorso ai “social” sono due aspetti innovativi del Giro delle Dolomiti. Ogni giorno, a partire dalle ore 19, era possibile rivedere i momenti salienti della tappa su StravaClub, Youtube, Instagram e Facebook. Il C.O. si è fortemente ringiovanito e il Direttore Simon Kofler ha portato novità importati, un rinnovato sito internet (girodolomiti.com) e nuovi sponsor di spessore, tutti vicini al territorio altoatesino. Ad ogni frazione era associato il nome di uno sponsor, con la presenza di un Campione dello sport : da Quinziato a Maurizio Fondriest, al pluri campione del Mondo di sci Peter Fill. “Tutto questo non ha cambiato il nostro modo di essere – spiega Kofler – rimaniamo semplici, professionali, attenti all’ambiente e alla sicurezza “ Con il Campione del Mondo di discesa libera e combinata ,Peter Fill, abbiamo condiviso la crono dell’Alpe di Siusi. All’arrivo, una stretta di mano e qualche battuta. Fill, 35 anni, di Bressanone, si allena molto spesso su queste montagne.

“La bici non è proprio il mio forte – ci dice sorridendo – sono 85 chili e andare in bicicletta non mi aiuta nell’allenamento di potenza; lo scorso anno ho pedalato per circa 3 mila chilometri, quest’anno molto meno”. Insieme ai campioni e ai ciclisti di punta, ci sono centinaia di ciclisti che amano questo sport e sono venuti da ogni parte del mondo per godere di uno spettacolo naturale senza pari . Uno dei segreti del Giro delle Dolomiti è racchiuso in questa “magia” : la serena condivisione di una passione . Magia che trova spazio e tempo per tutti : chi sale lo Stelvio in poco più di un’ora e chi arranca per oltre 3 ore. Tutti premiati dalla bellezza, dal silenzio e dalla pulizia delle Dolomiti.  Tra i partecipanti alla “magia” parecchi ciclo-turisti dell’Est (Russia sopratutto), norvegesi, svedesi, tanti tedeschi, dei colombiani…e addirittura quattro ciclisti provenienti dall’India. Tra i tanti iscritti anche Vittorio Emili, 80 anni, romano, alla sua 30 esima partecipazione!

Edizione 2019

“Facendo tesoro dell’edizione 2018 siamo già al lavoro per il 2019 – ci informa il Direttore Simon Kofler – a tal proposito ci aiuta anche il questionario che tanti partecipanti hanno compilato ; possiamo già anticipare i temi per noi importanti quali i ristori, le discese dalle montagne, la procedura d’iscrizione. Ci aiuterebbe anche la lettura dei dati GPS in formato GPX delle singole tappe, per programmare meglio i tempi di percorrenza delle 6 tappe del 2019 e chi volesse collaborare può inviarli tramite il sito internet”. 675 partecipanti (a fronte dei 691 iscritti, ndr) da 33 paesi ,hanno consumato 43kg di gelato alla Seiser Alm, hanno percorso 601km e “solo” 3 sono stati gli incidenti (non gravi) – conclude soddisfatto Kofler – Abbiamo aggiunto alle consuete scorte tecniche ulteriori 5 moto ed altre 10 persone qualificate per la sicurezza sulla strada . La sicurezza è la nostra priorità “ L’ obiettivo, dichiarato dagli organizzatori,non è tanto la crescita del numero di partecipanti quanto far conoscere ad altri ciclisti la manifestazione che per il prossimo anno si svolgerà da Domenica 21 Luglio a sabato 27 Luglio.

foto di Alessandro Sremin e HKmedia (grazie)

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.