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Specialized Venge Pro Disc, una Pro race ready

di - 20/09/2018

Specialized Venge è un progetto che copie sette anni, una piattaforma di biciclette, creata da Specialized con l’obiettivo di massimizzare le prestazioni e gli effetti dell’aerodinamica. Performances e velocità sono stati il focus delle bici Venge in tutte le loro versioni, concetti che oggi trovano nuove forme e design con la nuova relaise di Venge. Due versioni, come d’abitudine per il marchio americano, S-Works e Pro. I dati parlano chiaro: la nuova Venge è più veloce di otto secondi se paragonata alla Venge ViAS, più leggera di 460 grammi a parità di taglia e sviluppata grazie al protocollo Rider-First Engineered.

Specialized Venge Pro

Questa che vedete nell’immagine è la Venge Pro, che per forme e prestazioni poco si discosta dalla S-Works. Il frame (Rider-First Engineered) che ha delle caratteristiche proprie in base ad ogni taglia è prodotto con la fibra di carbonio FACT 10r. In merito alla componentistica: Venge Pro prevede per ora un solo allestimento con Shimano Ultegra Di2 (ricordiamo che su questa bici è possibile montare gruppi con funzionamento elettronico). Il telaio ha una scatola del movimento centrale larga 68 mm di natura OSBB, freni a disco con assi passanti 12×142 posteriore, 12×100 mm anteriore (forcella). La forcella è prodotta con la medesima fibra composita utilizzata per il telaio. Le ruote sono le Roval CL50 Disc, full carbon da 50 mm di profilo e tubeless ready. Venge Pro è disponibile in sei taglie (49, 52, 54, 56, 58, 61) e nella colorazione black.

Una menzione particolare per il manubrio Aerofly II, aerodinamico e full carbon, con un valore alla bilancia di soli 235 grammi nella misura 42 cm (disponibile in tre misure, 40/42/44). La piega ha 130 mm di drop e 80 di reach, è ottimizzata per il passaggio interno dei cavi e una superficie che ha l’obiettivo di aumentare il grip in presa alta. Ovviamente il suo profilo è aerodinamico.

specialized.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.