In prova BikeYoke Revive 2.0 un reggisella telescopico che si è conquistato una solida fama nel corso degli anni per la qualità del funzionamento e per l’ampiezza delle opzioni disponibili
Il dropper post BikeYoke Revive è sempre stato apprezzato per la sua azione fluida e le sue dimensioni compatte, con la seconda versione 2.0 che ha apportato alcune modifiche al design oltre ad aver aggiunto l’opzione da 213 mm di abbassamento.
Il reggisella telescopico è una specifica spesso trascurata su una mountain bike. Fermo restando che è ormai un elemento indispensabile, anche sulle moderne bici da Cross Country.
Tra i telescopici disponibili oggi sul mercato, BikeYoke Revive 2.0 si distingue dagli altri. L’estetica può essere banale, rendendolo difficilmente distinguibile da gran parte della concorrenza.
Ma è il suo design che lo rende esclusivo, risolvendo due dei problemi più fastidiosi nel mondo dei reggisella telescopici: l’abbassamento indesiderato e la manutenzione da parte dell’utente. Se aggiungiamo la scorrevolezza, la solidità, la durata, l’assenza di gioco e l’ampio range di travel, è davvero difficile trovare qualche difetto.
Continuate a leggere per scoprire se BikeYoke Revive 2.0, provato nella versione da 185 mm, è realmente il miglior telescopico del settore.
Dettagli
Per ottenere la rigidità necessaria su un reggisella che arriva sino a 213 mm di abbassamento, BikeYoke ha rivisto la struttura, forgiando il tubo superiore da un unico pezzo di alluminio per renderlo sufficientemente solido e resistente agli usi e abusi del mountain biking.
Ovviamente questo aggiornamento rispetto alla prima versione è stato implementato su tutta la gamma, utilizzando anche un morsetto sella a due bulloni, un comando remoto ed elementi interni con anodizzazione dura che dovrebbero durare più a lungo e impedire lo sviluppo di giochi laterali del pistone all’interno del fodero.
Una delle caratteristiche distintive è l’assenza di un pistone flottante interno (IFP). Questo porta a un design più semplice, con meno guarnizioni e un attrito inferiore, ma anche a un rischio superiore di emulsione dell’olio con l’aria, e quindi spugnosità nel funzionamento e abbassamento indesiderato.
Qui entra in gioco la funzione esclusiva Reset: basta una semplice rotazione del bullone da 4 mm collocato al di sotto del morsetto della sella mentre si comprime il dropper post per riportarlo in piena efficienza. È una soluzione pratica e intuitiva per risolvere questo problema ogni volta che si presenta.
Il collarino ribassato da 43 mm e l’inserimento relativamente ridotto all’interno del piantone verticale lo rendono anche uno dei telescopici “amici” dei moderni telai, sempre più bassi e pronti ad accogliere telescopici con abbassamento importante. Questo aiuta in modo particolare chi ha le gambe lunghe o comunque ama la massima libertà di movimento assicurata da una sella in posizione particolarmente ribassata.
Il montaggio è semplice, assicurando il cavo al barilotto sull’estremità inferiore, e poi collegandolo al comando remoto Trigger Alpha sul manubrio per il fissaggio e la regolazione finale. Questo è acquistabile separatamente dal kit Revive 2.0, venduto in un kit dal packaging molto curato (non si può dire lo stesso per la leva, dentro una semplice busta trasparente, peccato). Quattro sono le versioni disponibili per abbassamento: 125, 160, 185 e 213 mm.
BikeYoke Revive 2.0 in pillole
- Tubo superiore forgiato in 3D in un unico pezzo per una maggiore rigidità e resistenza
- Sedi dei perni completamente anodizzate nel tubo superiore per una maggiore resistenza alla corrosione
- Leva remota Triggy rifinita a CNC per un innesto ancora più fluido, che ruota su cuscinetti, con inclinazione regolabile, e disponibile in due lunghezze (Short 32 g, Long 34 g)
- Nuovo morsetto sella a due bulloni con rondelle coniche integrate per un’installazione della sella ancora più semplice
- Sezione di 30,9 o 31,6 mm
- Travel di 120, 160, 185 o 213 mm
- Peso di 575 g (sezione di 31,6 mm, abbassamento di 185 mm)
- Prezzo da 359 a 449 € (399 € per 31,6/185 mm in test), 65,90 € per il comando remoto
On The Trail
A partire dalla leva, l’azione è leggera e fluida. Non è necessaria una grande forza per farla muovere e, grazie alla possibilità di posizionare e angolare il comando remoto, è facile trovarlo in una posizione comoda che sfrutta l’ampiezza del movimento del pollice.
La leva stessa, realizzata in alluminio, è morbida al tatto grazie ai bordi smussati e alla superficie zigrinata che aiuta ad avere sempre un contatto efficace. Anche il telescopico è fluido nell’azione. Ma forse la sensazione che spicca è la sua scorrevolezza, che si nota quando si usano altri reggisella e si torna poi al BikeYoke.
Questa scorrevolezza è accompagnata da un’impressione di grande solidità. Il gioco in rotazione è minimo e la sicurezza quando è esteso al massimo, o in una posizione intermedia, è molto positiva.
Lo stesso vale per il suono prodotto quando lo stelo si estende completamente. Dopo poco tempo di utilizzo, ci si fida completamente di esso, usandolo senza preoccupazione di sorta. Inoltre funziona al massimo delle sue possibilità dopo un brevissimo periodo di rodaggio, assicurando la massima fluidità e solidità senza perdere un colpo.
Un altro aspetto da considerare è l’abbassamento fino a 213 mm. Con la recente verticalizzazione dei piantoni sella, i telescopici con travel abbondante hanno ancora più senso per un maggior numero di ciclisti, poiché un abbassamento superiore sposta la sella non solo più in basso ma anche più in avanti rispetto a uno più parco da questo punto di vista.
Da biker alto 183 cm con gambe molto lunghe, l’ho apprezzato ancora di più. Le prime uscite sono state comunque un po’ strane, ma solo per abituarmi alla sella che si abbassava così tanto. Posso affermare con sicurezza che, dopo un paio di mesi, mi è difficile tornare a qualcosa con un abbassamento inferiore. In sostanza, BikeYoke Revive non mi ha convinto solo per le sue prestazioni e la sua solidità, ma anche per la sua quantità di travel.
L’ho montato su una Cannondale Habit LT, una bella Trail Bike con indole aggressiva, che ha solo guadagnato da un upgrade di questo tipo, rendendola ancora più versatile.
Ovviamente, le persone più alte e quelle con le gambe lunghe trarranno i maggiori benefici da questo dropper post, sempre che il vostro telaio sia in grado di ospitare un modello con questo travel. Per chi usa una taglia XL e ha un’altezza intorno ai due metri, consiglio vivamente di verificare la compatibilità con il Revive 2.0 da 213 mm, ancora più “game changer” sui sentieri, riuscendo davvero a combinare un’altezza ottimale per la pedalata con quella perfetta per le discese più tecniche o costellate da salti.
Conclusioni
L’esborso iniziale per il Revive 2.0 può sembrare elevato, ma il suo funzionamento eccelso è la sua facilità nella gestione lo compensano ampiamente. Le opzioni per travel, diametro del tubo, e comando remoto lo rendono adatto a tutte le bici e a ogni biker. Considerando anche la versione Divine SL ad abbassamento ridotto (80, 100 o 125 mm) e peso contenuto per il Cross Country (415 mm per diametro 30,9 mm e travel di 100 mm), potendo contare anche sulla funzione esclusiva Tech Climb.
Se non è il miglior telescopico che abbia mai provato, questo BikeYoke si avvicina realmente al migliore nel panorama attuale del mountain biking, promettendo prestazioni consistenti per un lungo periodo di tempo.
BikeYoke è distribuito in italia da 4Guimp
