Pubblicità

Campagnolo e i nuovi atleti World Tour 2022

di - 02/01/2022

Anche quest’anno, Campagnolo sarà partner tecnico dei tre fra i più accreditati team World Tour 2022. Fornirà infatti i suoi prodotti più performanti – il gruppo Super Record EPS e le ruote Bora Ultra WTO – ad AG2R Citroen Team, Cofidis e UAE Team Emirates, squadra del vincitore del Tour de France, il sorprendente Tadej Pogačar.

Forti dei successi ottenuti nel 2021 e grazie a nuovi innesti ponderati, chi per potenzialità chi per esperienza, punteranno in alto anche nella stagione che comincerà a breve. Vediamo chi è arrivato, chi ha salutato e soprattutto chi tenere d’occhio.

AG2R Citroën Team

La squadra francese ha deciso di celebrare la sua trentesima stagione ciclistica con l’acquisizione di Antoine Raugel dalla Conti Groupama-FDJ e Felix Gall dalla DSM. A questi si aggiunge Clément Berthet dalla Delko, che ha firmato con l’AG2R lo scorso agosto. Anche gli stagisti del 2021, Paul Lapeira e Valentin Paret-Peintre, entrano ufficialmente a far parte della squadra.

Il ventiduenne Raugel è un giovane corridore con un grande futuro davanti a sé. Nel 2021, è arrivato terzo alla Parigi-Troyes e ha anche dimostrato grande grinta a Le Samyn, in cui è partito all’attacco già nei primi chilometri. È poi finito quinto al Giro del Belvedere e quinto nella classifica a punti al Tour de l’Avenir. È un all rounder che promette di distinguersi anche tra le ruote più esperte in questa nuova stagione.

È chiaro che quest’anno la squadra punta tutto sui giovani. Anche il nuovo arrivato Gall, un corridore austriaco di 23 anni, ha goduto di un ottimo 2021: si è piazzato quarto nella classifica giovanile al Critérium du Dauphiné e sesto nella stessa categoria al Tour de Romandie.

Per quanto riguarda i corridori in partenza, l’addio più importante è probabilmente quello di Tony Gallopin, vincitore di tappa del Tour de France 2014. Tra i ritiri: Julien Duval, Ben Gastauer e Mathias Frank.

Cofidis, Solutions Crédits

C’è aria di cambiamenti nella Cofidis con l’arrivo di 11 nuovi corridori, ai quali si aggiungono gli stagisti Axel Zingle e Hugo Toumire. Tra i nuovi arrivati ci sono Davide Cimolai e Alexis Renard (Israel Start-Up Nation), Bryan Coquard (B&B Hotels), Benjamin Thomas (Groupama-FDJ),  François Bidard (AG2R-Citroën Team), Ion Izagirre (Astana-Premier Tech), Wesley Kreder (Intermarché), Davide Villella (Movistar), Max Walscheid e Sander Armée (Qhubeka-NextHash) e Alexandre Delettre (Delko).

L’acquisto più interessante è sicuramente il 29enne Coquard. Negli ultimi quattro anni, il francese ha vinto 12 gare con il team ProContinental B&B Hotels. Coquard colleziona grandi vittorie: 45 vittorie in carriera ai massimi livelli. Il suo palmares comprende sei vittorie di tappa alla Four Days of Dunkirk, e il primo posto nella stessa corsa nel 2016. Ha anche vinto otto volte all’Etoile de Bessèges e conquistato una serie di vittorie di tappa all’Arctic Race of Norway e al Belgium Tour.
Anche Ion Izagirre sembra essere un acquisto ben studiato: ha vinto tappe in ognuno dei tre Grandi Giri, ha molta esperienza ed intuito.

Lasciano invece la squadra Christophe Laporte (Jumbo-Visma), Fabio Sabatini (ritiro) ed Elia Viviani (Ineos Grenadiers).

UAE Team Emirates

La UAE Team Emirates parte da presupposti eccezionali, tra cui la seconda vittoria consecutiva del Tour de France di Pogačar.

In arrivo sette corridori di altissimo livello: Felix Groß (Rad-net Rose), Juan Ayuso (Colpack-Ballan), João Almeida e Alvaro Hodeg (Deceuninck–QuickStep), Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe), Marc Soler (Movistar), George Bennett (Jumbo-Visma) e Alexys Brunel (Groupama-FDJ).

L’arrivo del 23enne portoghese Almeida è stato un colpo di scena. Nelle ultime due stagioni Almeida ha corso solo gare WorldTour e ha concluso la stagione 2021 al nono posto nella classifica mondiale UCI. È arrivato tra i primi 10 al Giro d’Italia (sesto), alla Tirreno-Adriatico (sesto) e alla Volta a Catalunya (settimo). Il 2021 è stato l’anno in cui Almeida ha vinto la sua prima gara da professionista: il titolo nazionale nella prova a cronometro. Ha anche vinto il Tour de Luxembourg e il Tour de Pologne. Ha poi concluso la sua stagione con un terzo posto alla Milano-Torino. Per non dimenticare il suo successo più clamoroso: il quarto posto al Giro d’Italia 2020, in cui ha indossato la maglia rosa per ben 15 giorni.

Anche il trasferimento del trentunenne Bennett è una mossa ben studiata. Il gregario neozelandese, che ha corso per la Jumbo-Visma nelle ultime sette stagioni, ha sempre brillato nei Grandi Giri ed è uno dei corridori più affidabili in corsa.

Per quanto riguarda i corridori in partenza dalla UAE Team Emirates, Campagnolo augura il meglio ad Alexander Kristoff (Intermarché), Sven Erik Bystrøm (Intermarché), David de la Cruz (Astana), Joe Dombrowski (Astana), Marco Marcato (ritiro), Valerio Conti (Astana) e Alexandr Riabushenko (Astana).

Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.