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Thule: come nascono i portabici per auto

di - 26/01/2024

Come nascono i portabici per auto thule - intervista - cover

Intervista a Baptiste Chaussignand, responsabile del Product Management per la categoria Bike, che spiega il processo di ricerca, sviluppo e produzione che sta dietro ai rinomati portabici per auto di Thule

Nel 2024, Thule lancerà sul mercato il maggior numero di novità di sempre, incluse due categorie di prodotto nuove per il marchio: seggiolini per auto e prodotti per il traposto in bici e auto dei cani. Queste espansioni si allineano perfettamente allo spirito di Thule, che punta a offrire soluzioni all’avanguardia per uno stile di vita attivo, che coniughino facilità d’uso e sicurezza per ogni membro della famiglia.

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Tutti i prodotti Thule esposti nell’ex complesso industriale Lokstallarna di Malmö

Un’esperienza immersiva a Lokstallarna

Per iniziare a mostrare già da ora le novità del mondo outdoor e urban, Thule ha accolto 650 ospiti all’interno di Lokstallarna, un ex complesso industriale originariamente utilizzato come officine ferroviarie, costruito nei primi anni del XX secolo.

Ma questa è stata solo una parte della Thule Experience 23|24, perché il giorno prima abbiamo visitato il centro di Ricerca & Sviluppo situato a Hillerstorp, dove abbiamo sperimentato l’intera fase di progettazione, sviluppo e test delle varie famiglie di prodotti Thule.

Essendo il marchio svedese molto attento al design e alle necessità di noi ciclisti, abbiamo approfittato di questa esperienza per intervistare due figure portanti di Thule, Baptiste Chaussignand, responsabile del Product Management per la categoria Bike, e il Design Director Henrik Eriksson, responsabile per tutta la parte di design e valorizzazione estetica dei prodotti.

Continuate a leggere per scoprire come nasce un portabici Thule per auto

Come nascono i portabici per auto thule - intervista - fuoristrada

Intervista a Baptiste Chaussignand, responsabile del Product Management per la categoria Bike

Quando sviluppate un nuovo prodotto, quali linee guida seguite?

Iniziamo ovviamente dalle richieste degli utilizzatori finali. In ogni caso quando sviluppiamo un nuovo portabici abbiamo dei ‘test codes’ da seguire nel nostro processo, dalla prima idea al prodotto finale. Un portabici deve passare molti test prima di finire sul marcato.

Come detto, iniziamo dalle necessità degli utenti, ma abbiamo anche i nostri ambassador, il nostro staff che è fatto anche da biker. Questa è la fase preliminare di sviluppo, dove semplicemente facciamo in modo che le idee diano il via al progetto.

È una fase che dura sei mesi, mentre l’intero processo può durare sino a due anni e mezzo.

Come nascono i portabici per auto thule - intervista - design

Qual è la sfida più grande nel design?

Sono la sicurezza della bici e la facilità d’uso. Perché abbiamo alcune limitazioni, a livello di peso che l’intera struttura deve gestire. Le bici stanno diventando più pesanti, soprattutto le e-bike. Anche le forme sempre più particolari dei telai rappresentano una sfida per noi. Dobbiamo adattarci a questi cambiamenti nelle dimensioni e nelle forme.

C’è sempre qualcosa di nuova, una decina di anni fa lo sono state le Fat Bike, adesso sono le bici a pedalata assistita. Credo che con il nuovo portabici per gancio traino Epos abbiamo fatto un importante passo in avanti verso l’idea di sistema “perfetto”.

Nel progetto iniziale una delle caratteristiche chiave era il carico indipendente delle bici. Non è importante iniziare da quella interna o esterna, ognuna ha il suo braccio di fissaggio dedicato. Quando passi alla seconda, non ti devi preoccupare della prima, ma solo concentrarti su fissarla in posizione.

Il bonus è che puoi rimuovere tranquillamente per prima la bici più vicina all’auto. Per farlo devi ovviamente disporre dello spazio necessario tra le due, che abbiamo calcolato in 25 centimetri. È una grande sfida, perché il momento d’inerzia diventa abbastanza grande quando hai un tale carico “appeso” all’auto.

Come nascono i portabici per auto thule - intervista - centro ricerca e sviluppo
L’ingresso del centro Ricerca & Sviluppo Thule situato a Hillerstorp

Quanto sono coinvolti gli ambassador di Thule nel processo di sviluppo?

Non coinvolgiamo solo gli ambassador ma anche molti membri dello staff Thule, che vanno in bici. Dal nostro centro di ricerca e sviluppo di Hillerstrop è facile uscire in bici e pedalare.

Iniziamo con i primi prototipi, per capire se l’idea alla base merita di essere portata avanti.

In media, quanto tempo passa dall’idea iniziale al prodotto finale?

In genere passano due anni, ma il la prima fase di sviluppo può richiedere anche solo sei mesi se avevamo le idee chiare sin dall’inizio, fermo restando l’importante di soddisfare in pieno l’obiettivo finale, che deve rispettare le reali richieste dell’utilizzatore finale.

Come nascono i portabici per auto thule - intervista - test 01
Alcune fase dei rigorosi test a cui sono sottoposti tutti i prodotti Thule prima di essere messi in commercio

Dedicate più tempo nel design o nel test dei nuovi prodotti?

Abbiamo un processo di progettazione, sviluppo e produzione che deve rispettare alcuni “cancelli”. E per ogni passaggio, il prodotto deve passare una serie completa di test, compresi i crash test. Il passaggio è obbligatorio per ognuno di essi, affinché sia approvata la sua commercializzazione.

Un aspetto unico della nostra azienda è il completo coinvolgimento del team di design in ogni singola fase, a partire dai primi schizzi su carta sino al prodotto finale.

È un team dedicato in cui tutti hanno un ruolo chiave e voce in capitolo. Condivisione e collaborazione sono fondamentali per ogni azienda, grande o piccola che sia.

Come nascono i portabici per auto thule - intervista - produzione
Prototipazione completamente robotizzata presso il Thule R&D Center di Hillerstorp

Quanto è difficile trovare un equilibrio tra stile e funzionalità?

Essendo un’azienda focalizzata sul prodotto, la funzionalità è la regina incontrastata. Per ogni necessità, cerchiamo di soddisfarla nel modo più efficace possibile. Come puoi vedere in tutti i nostri prodotti, anche il design riveste un ruolo fondamentale, quello che negli anni è diventato un aspetto distintivo, il cosiddetto “linguaggio di design Thule”.

È un gioco di equilibri, non lanciamo il prodotto sul mercato fino a quando non risponde alla nostra e tipica idea di design.

Come nascono i portabici per auto thule - intervista - Epos
Vista laterale di Epos, il fiore all’occhiello della linea di portabici per gancio traino di Thule

Qual è il prodotto di cui realmente fiero?

Al momento è il più recente portabici per gancio traino Epos. Ci abbiamo lavorato a lungo, ma penso che abbia completamente soddisfatto le nostre aspettative. È un qualcosa di cui andiamo davvero fieri.

Cosa ci riserverà il futuro nel trasporto delle bici sull’auto?

Penso che l’opportunità più grande per Thule sia di riunire i team di sviluppo nordamericano ed europeo in un gruppo unico. Per uno sviluppo incrociato dei nostri prodotti, possiamo imparare gli uni dagli altri. Questa è realmente un’enorme opportunità per il futuro. In ogni caso, nei prossimi anni arriveranno molti prodotti innovativi.

State sintonizzati perché non finisce, prossimamente potrete leggere l’intervista a Henrik Eriksson, Design Director di Thule, il responsabile di tutta la parte di design e valorizzazione estetica dei prodotti del marchio svedese.

Maggiori info qui

[foto: Thule e Cristiano Guarco]

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Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.