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Giornata storica a Praga

di - 11/09/2017

Fine settimana eccezionale per le corse su strada con un muro storico caduto a Praga, al Birell Grand Prix dove per la prima volta una donna è scesa sotto la mezz’ora sui 10 km. Joyciline Jepkosgei ha frantumato la miglior prestazione sulla distanza che già le apparteneva facendo fermare i cronometri sul tempo di 29’43” con un progresso di ben 21” rispetto al tempo ottenuto in aprile al passaggio della Mezza Maratona sempre a Praga, dove ottenne il primato mondiale sui 21,097 km. Un tempo ottenuto grazie all’ausilio di un pacer per l’intera distanza, che l’ha pilotata di passaggio alla miglior prestazione mondiale sui 5 km in 14’32”. Grande prestazione per la connazionale Fancy Chemutai, che chiudendo seconda in 30’06” ha siglato il terzo tempo di sempre, terza posizione per la grande rivale della Jepkosgei, Violah Jepchumba in 30’25”.

La gara maschile è risultata subordinata a quella delle donne anche se i primi tre classificati sono scesi tutti sotto la vecchia miglior prestazione del 2017. Una gara al cardiopalma fra i due kenyani Kimeli (non sono parenti) Benard e Mathew che hanno lottato fino all’ultimo metro. Vittoria per Benard in 27’10” con Mathew accreditato di un secondo in più, terza posizione per l’altro kenyano Rhonex Kipruto in 27’13”. Ben 8 uomini sono scesi sotto i 28 minuti, compreso il norvegese Sondre Nordstad Moen, settimo in 27’55” che rappresenta il miglior tempo europeo dell’anno.

Il vincitore di Praga Benard Kimeli (foto organizzatori)

Grandi prestazioni anche alla Simplyhealth Great North Run di Newcastle, mezza maratona esclusa dallo Iaaf Road Label ma che non ha perso nulla del suo fascino. La primatista mondiale di maratona Mary Keitany ha fatto un trionfale rientro alle gare in vista del ritorno alla New York Marathon aggiudicandosi la prova britannica per la terza volta in carriera dopo una bellissima battaglia nella prima parte con le connazionali Kipkirui e Cheruiyot, olimpionica sui 5000, andando a vincere in un notevole 1h05’59”, nuovo record della corsa, stracciando la stessa Cheruiyot, detentrice del trofeo, giunta a 1’45”, terza la Kipkirui a 3’53”. Nella prova maschile prima uscita per Mo Farah dopo le fatiche mondiali contraddistinte dall’oro sui 10000 ma anche dalla inattesa sconfitta sui 5000. Il britannico, vincitore delle tre ultime edizioni, è rimasto al coperto con gli americani Ritzenhein e Lagat, i neozelandesi Zane e Jake Robertson e il vicecampione olimpico di maratona, l’etiope Lilesa. Dopo metà gara Jake Robertson ha preso l’iniziativa e solo Farah l’ha seguito, passando ai 15 km in 43’19”. Il britannico ha atteso gli ultimi 400 metri per la sua solita mortifera accelerazione che l’ha portato a vincere in 1h00’06” con 6” sul neozelandese, Terza posizione per Lilesa in 1h01’32” davanti all’altro Robertson in 1h01’42” e al giapponese Yamamoto in 1h’2’03”. A fine gara Farah ha annunciato la sua intenzione di prendere parte alla prossima London Marathon dell’aprile 2018.

Farah e Keitany dopo il trionfo di Newcastle (foto organizzatori)

Altra mezza d’importante livello la Minsk Half Marathon, prova Bronze nella capitale bielorussa dove c’è stata la conferma del kenyano Hillary Kiptum Maiyo, che a una settimana dal successo a Pila (POL), ha confermato la sua forma aggiudicandosi la prova in 1h03’19”. Nella prima parte di gara Maiyo ha fatto parte di un quartetto con l’ucraino Mykola Lukhimchyk e gli etiopi Jima Bekele e Alem Bekeret passando ai 5 km in un velocissimo 14’11”. Il ritmo ha stroncato le gambe dell’ucraino che ai 10 km accusava 16” di ritardo dal terzetto. Dopo i 15 km passati in 45’02” Maiyo ha allungato chiudendo con 1’04” su Bekele e 2’54” su Lukhimchyk. In campo femminile dominio delle padrone di casa con Lyudmyla Liakhovich, che da ucraina col nome Kovalenko fu argento europeo 2012 sui 5000, che si è aggiudicata la vittoria in 1h13’53” davanti alle connazionali Nina Savina a 51” e Maryna Damantsevich a 59”.

Nella domenica dello Iaaf Road Label era in programma anche la Taiyuan International Marathon, prova Bronze dove la 31enne kenyana Chemtai Rionotukei ha stabilito il nuovo record della corsa in 2h29’36”, con un progresso di 16”. La kenyana ri è ritrovata al comando al 27° km in compagnia dell’etiope Jabore Tigist Abayechew, che ha ceduto al 34° km accumulando alla fine un vantaggio di 35”, terza l’altra etiope Ayelu Abebe Hordofa in 2h34’51”. La gara maschile si è decisa solo negli ultimi 400 metri con l’etiope Azmeraw Bekele, bronzo mondiale a squadre di cross nel 2010, primo in 2h12’49” davanti al kenyano Andrew Kimutai a 4”, terzo il campione uscente Evans Sambu (KEN) a 14”.