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Granfondo Valli d’Oltrepò by Rodman 2018

di - 14/05/2018

Granfondo Valli d’Oltrepò by Rodman 2018, in barba alle previsioni meteo e ai gufi, si è svolta con un clima e meteo ottimali la granfondo di Salice Terme, una manifestazione che in questo 2018 ha dato il via ad un nuovo corso, con percorsi e comitato organizzatore rinnovati, rispetto al passato. Un applauso ci sembra dovuto proprio nei confronti di un’organizzazione che non vede solo un sodalizio promotore ma diverse società coinvolte, oltre ad appassionati e volontari: un bel messaggio che deve essere inoltrato a tutto l’universo delle granfondo amatoriali, che spesso vivono (e non beneficiano) di contrasti. Granfondo Valli d’Oltrepò by Rodman 2018 è stata anche la terza prova del challenge Coppa Piemonte Enervit.

Salice Terme è una sorta di fulcro turistico della Provincia di Pavia, un piccolo borgo da cui le strade iniziano a salire verso la Valle Staffora, una delle porte d’ingresso all’Oltrepò Pavese. Questa, ci piace definirla così, per noi è la “terra di mezzo”, qui un ciclista può trovare tutto quello che serve per divertirsi, allenarsi, passeggiare e gareggiare. La pianura è qui, le salite di ogni tipo non mancano, le colline sono a portata di pedale, l’Appennino è a pochi km. Strade statali a parte, il traffico è limitato e quando ti immergi nelle piccole valli laterali, è più facile incontrare animali selvatici che non automobili. Ovviamente anche gli itinerari riservati alle mtb pullulano. Però, negli ultimi anni, la Provincia di Pavia in genere è balzata agli onori della cronaca per le sue strade, per i suoi asfalti in pessime condizioni: è vero, non possiamo nasconderlo. Anche per questo motivo, vogliamo sottolinerare lo sforzo fatto dai ragazzi del comitato organizzatore della Granfondo Valli d’Oltrepò 2018 By Rodman, che sono riusciti ad offrire due tracciati, con strade tutto sommato accettabili.

Altro dettaglio, di cui molti non erano a conoscenza: i temporali delle notti precedenti alla competizione non hanno agevolato le operazioni di pulizia delle strade, così come le quattro giornate di svolgimento del Rally Quattro Regioni, competizione storica del mondo rallystico che parte ed arriva proprio a Salice Terme e che ha interessato buona parte delle vie su cui è passata la granfondo.

Rispetto alle edizioni passate, in questo 2018 l’organizzazione ha cercato il più possibile di “contenere” i corridori e gli accompagnatori, concentrando la distribuzione dei pacchi gara, pasta party e premiazioni, con un piccolo villaggio expo, all’interno del centro polifunzionale; staccate da questo erano le docce e il viale di partenza/arrivo (poco distanti), con un buon numero di parcheggi gratuiti per tutti.

La partenza alle 10 della domenica mattina? Gran cosa. Si, forse ci si allunga un pò nel pomeriggio, però al tempo stesso, non si è obbligati alla levataccia, potendo raggiungere in tutta comodità Salice Terme, eventualmente, anche in mattinata, limitando lo stress e i brontolii dei familiari. Ognuno con le sue tempistiche, con i suoi riti ed abitudini, ognuno con le proprie manie, godendo di una bella giornata di sole, di luce intensa ma non penetrante, oltre ad una temperatura perfetta per andare in bici, per pedalare senza sciogliersi. Oltrettutto, Salice Terme ma che bel parco! Ombra, fresco e tanto spazio libero per far sfogare animali domestici, bambini, mogli!

A proposito di riti e abitudini, questa foto non potevamo non pubblicarla! Molto significativa, le sicurezze dei ciclisti non vanno minate!

Ti trovi in griglia, parli chiacchieri, sorridi! Scambi pensieri ed opinioni, forse non tutti valutano l’importanza di questi momenti che precedono la partenza, di quanto contrasta la calma e la spensieratezza di gente che va dai 20 fino ai 70 anni, con gli attimi subito dopo lo start! Frenesia e pressione, nervosismo e cattiveria. Qui però, tutta questa smania si smorza un poco, perché la partenza è in salita, seppur lieve ma è salita. Chi è del posto manda qualche messaggio, “occhio alle strade, sono sporche, fino a ieri sono passati quelli dei rally”!!! E poi: e poi dopo pochi km i due percorsi, medio e lungo si dividono, come affrontare due gare completamente separate! MAGINIFICO.

A prescindere da dove guardi, qui c’è un verde differente rispetto agli anni scorsi, vivo, intenso, scuro, pieno, si vede subito che è piovuto parecchio e che l’inverno ci ha messo del suo. Sopra al Penice, a Pian del Poggio e tutta la cresta appenninica che domina queste valli, quasi perpendicolari tra loro, gli impianti di risalita sono rimasti aperti fino a poche settimane a dietro, cosa che non succedeva da venti anni (forse più).

Il tracciato più breve prosegue verso Varzi, prima di immergersi nelle colline, il lungo inizia subito a salire, dolce ma in spinta costante, solo un antipasto che obbligherà i granfondisti a non risparmiare una goccia di energia. Duro, impegnativo, esigente ma alla portata di tutti anche il percorso medio, entrambi con scenari che permettono di godere di queste zone, talvolta dimenticate.

Da ambo le parti, gruppo allungantissimo, quasi sgranato e selezionato. Si corre veloce, il tempo per respirare è poco, la strada invita a spingere. A parte un “mucchio”, una catasta di bici e corridori sul percorso medio, la garata “tirata” da subito, fa alzare l’asticella dell’attenzione. Qui ci sono alcune salitelle che non sono mai state toccate da manifestazioni agonistiche e, sulle quali vengono ritoccati abbondantemente i KOM di Strava (dopo il passaggio di ieri).

Inizialmente abbiamo scritto “terra di mezzo”, perché: forse non tutti sanno che, la Granfondo Valli d’Oltrepò 2018 è partita dalla Provincia di Pavia, sfiorando quella di Piacenza ma quella di Genova non è lontana (dai Tre Passi, forse, sono 30 min di bici), per inserirsi in quella di Alessandria, tornando al suo luogo di origine. Mettere tutti in sintonia non è facile, toccati oltre 30 comuni.

Qualche numero e curiosità: 1052 gli iscritti, non male vista la concomitanza con Borgomanero e Cattolica&Gabicce Mare, circa 900 partenti, più 400 kg di frutta (banane, arance, mele, limoni), oltre 400 litri di sali minerali. Coinvolte oltre 200 persone e oltre 40 mezzi di supporto. Questa edizione della Granfondo Valli d’Oltrepò by Rodman 2018 vuole e ha voglia di tornare a crescere.

A cura della redazione tecnica, foto di Sara Carena.

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.