Seguite i nostri migliori consigli per scegliere le scarpe invernali da mountain bike, per pedalare e divertirvi al caldo e all’asciutto anche nella stagione più sfidante dell’anno
Sebbene il riding invernale non sia adatto a tutti, molti ciclisti non sopportano di rimanere intrappolati in casa per tutto l’inverno: a volte, anche il migliore rullo smart non è in grado di sostituirlo. Una buona calzatura invernale è essenziale per pedalare in modo confortevole e divertente quando le condizioni sono particolarmente avverse. Abbinate i migliori scarponcini invernali con le migliori giacche e i migliori pantaloni impermeabili da MTB, e sarete completamente equipaggiati per la stagione invernale.
In ogni caso, quando il termometro scende o il cielo si apre, spesso sono i piedi a risentirne di più. Sono esposti agli spruzzi delle ruote e agli schizzi delle pozzanghere e, una volta bagnati, il raffreddamento dovuto al vento può davvero cominciare a colpire duro. Una soluzione semplice ed economica è quella di utilizzare una calza impermeabile all’interno della normale scarpa, ma la soluzione più comoda è uno scarponcino invernale vero e proprio.
Le scarpe invernali da MTB sono disponibili in due versioni: completamente impermeabili o versioni più spesse/alte di una calzatura normale. Entrambe sono dotate di una fodera in pile, di un manicotto in neoprene e di una linguetta a soffietto che si congiunge alla tomaia, ma solo il primo tipo di calzatura è in grado di mantenere i piedi completamente asciutti. Con i modelli invernali si ottiene solo la resistenza agli spruzzi, ma questo tipo di scarpe è significativamente meno costoso, il che è importante nell’attuale situazione economica.
Per uno scarponcino con membrana isolante in Gore-Tex si spendono più di 200 euro, un investimento non indifferente, ma dato che si indossa solo per pochi mesi all’anno, è probabile che si riesca a sfruttarlo per molte stagioni prima di doverlo sostituire.
Una scarpa invernale è un lusso in alcune parti del nostro Paese, ma in altre è assolutamente indispensabile per continuare a pedalare al caldo e all’asciutto.
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Dettagli che contano
Membrane impermeabili
Non dimenticate che i piedi sudano anche quando pedalata con temperature rigide, quindi, a meno che l’impermeabilizzazione non sia ragionevolmente traspirante, vi ritroverete presto con le dita dei piedi umide, sia che l’esterno sia bagnato o meno. Per questo motivo, nelle scarpe invernali da MTB più costose si trovano molte membrane traspiranti e impermeabili Gore-Tex e materiali simili.
Queste sono solitamente inserite in un robusto strato esterno di nylon e supportata da uno strato interno altamente traspirante e/o felpato. In alcune scarpe la membrana si estende fino alla caviglia, in altre termina appena al di sotto di essa.
Manicotti
L’impermeabilità è utile solo se lo scarponcino è sufficientemente sigillato da impedire all’acqua di entrare e questo può variare notevolmente. I manicotti in neoprene alla caviglia sono sicuramente d’aiuto, ma rallentano solo la penetrazione dell’acqua e non la fermano, a meno che non si indossino pantaloni da MTB impermeabili. Tuttavia, il più grande difetto di molte calzature tecniche è rappresentato dalle fessure dove si uniscono le linguette o iniziano i manicotti, che possono far entrare l’acqua ben al di sotto del livello che si pensa debba essere raggiunto.
Cerniere
Una cerniera nastrata è obbligatoria su uno scarponcino invernale, ma anche la sua posizione è importante. Le zip laterali hanno un aspetto più pulito, ma spesso sono corte e il piede fa fatica a entrare nella scarpa. Una cerniera frontale è più lunga e offre un accesso più ampio, ma è meno gradevole dal punto di vista estetico.
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Isolamento
Il livello di isolamento varia notevolmente tra le migliori scarpe invernali da MTB. Alcune hanno a malapena una funzione di isolamento, oltre alla protezione impermeabile, che le mantiene leggere e aderenti per le uscite più impegnative. Tuttavia, se siete consapevoli di ciò e siete pronti a indossare una calza davvero spessa e calda per aumentare il vostro comfort, queste calzature possono essere ugualmente adatte.
Altri sono mostri a doppio spessore, carichi di membrane isolanti e con solette termiche laminate, pronti ad andare sotto zero senza timore, ma possono essere molto pesanti, per cui è probabile che vi sentiate come se i vostri piedi fossero zavorrati quando cercate di macinare gli ultimi chilometri di una lunga giornata in bici.
Calzata
Come per tutte le migliori scarpe da mountain bike, la calzata è molto importante, ma probabilmente lo è ancora di più quando si tratta di scarponcini invernali. Infatti, un’eccessiva compressione compromette la circolazione e congela i piedi più velocemente di un’uscita in infradito. Come se non bastasse, alcuni modelli si limitano ad aggiungere isolamento all’interno senza aumentare il volume esterno, con il risultato di una calzata più stretta per una determinata taglia.
Altri utilizzano una forma specifica per l’inverno con uno spazio maggiore, in particolare intorno alle dita dei piedi, in modo che il flusso sanguigno non venga influenzato anche con calze spesse. Come sempre non c’è modo di sostituire la prova fisica prima dell’acquisto, quindi non fidatevi del numero che usate normalmente, anche se rimanete all’interno del catalogo di un determinato marchio.
Regolazione della calzata
La personalizzazione della vestibilità avviene in vari modi. Si parte dalle semplici cinghie in velcro per i modelli più economici per passare ai sistemi misti con lacci e fasce in velcro, oltre ai più curati che prevedono l’utilizzo di rotori micrometrici.
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Chiusura micrometrica
Diverse scarpe sono dotate del sistema di chiusura brevettato Boa. Questo non solo uniforma la pressione sulla parte superiore del piede, ma snellisce anche il design della tomaia e riduce il peso della scarpa. Esistono diversi modelli di Boa, ma tutti funzionano allo stesso modo: si gira la manopola per stringere il cavo e si tira verso l’alto per rilasciarlo.
Sede della tacchetta
In inverno, il fango e i detriti si accumulano attorno alla tacchetta, quindi più grande è la sua sede e meglio è. Controllate anche la profondità della sede, perché può influire sull’aggancio della tacchetta e sul movimento laterale/flottante.
Suola
L’inverno non porta solo condizioni più fredde e umide, ma rende le cose molto più scivolose. Ciò significa che si cammina molto e si è più inclini a perdere aderenza. Per questo motivo, alcune delle migliori scarpe invernali da MTB invernali sono dotate di battistrada in stile trekking con puntali opzionali o almeno con tacchetti in punta per affrontare le salite ripide o le piste da ciclocross.
Anche le suole tendono a essere più morbide, il che è utile per flettere leggermente il piede e mantenerlo mobile e caldo anziché rigido e gelido. Se invece vi interessa pedalare a tutta anche inverno, cercate scarpe con una suola rigida e focalizzata sulla performance dura e pura.
La mescola del battistrada è molto importante, anche se sottovalutata: le temperature sotto lo zero la rendono più rigida e meno propensa ad “aggrappare” con efficacia il terreno scivoloso.
Supporti per i puntali
Alcuni scarponcini invernali sono dotati di due fori filettati sulla punta per consentire l’inserimento di puntali per una migliore trazione sui terreni umidi quando si cammina. Un tempo i produttori li includevano gratuitamente, ora non è detto che li troviate all’interno della scatola. Aspettatevi di pagare almeno 10 € per quattro puntali e l’attrezzo per montarli, nel caso non siano compresi.
