Il 31 marzo, Il Sole 24 ore, pubblica la notizia che La Corte dell’Aja (il tribunale penale internazionale con sede nei Paesi Bassi) ha dichiarato ufficialmente che la caccia alle balene nei mari del sud è un attività illegale, ponendo fine così al programma Jarpa II del Giappone che prevedeva ogni hanno una caccia spietata alle balene giustificandola con presunti scopi scientifici.
Dal 2005 Tokyo andava avanti con questo programma di caccia alle balene che ha portato all’uccisone di oltre 3600 esemplari fino a oggi. I giapponesi, in realtà, ammettono che la carne di balena viene cacciata per scopi culinari e ne difendono a spada tratta la campagna di caccia, non curandosi delle ripercussioni che questa comporta a livello ambientale.
Questa sentenza della Corte dell’Aja segna un passo importante nella salvaguardia delle biodiversità e consegna una grande vittoria a chi per anni ha combattuto per questa e per tutte le altre cause ambientali.
In prima fila contro la caccia alle balene ci sono il governo australiano e quello neo zelandese, che da anni sono ai ferri corti con Tokyo. Chi però, ha conquistato la vittoria più grande, sono i volontari di Sea Shepherd che da anni, come volontari non pagati e solo con donazioni spontanee, finanziano la loro attività per la salvaguardia delle biodiversità marine.
L’armata di Sea Shpeherd è capitanata dal suo fondatore, Paul Watson, cuore e anima dell’organizazzione.
Paul Watson dal 1978 guida varie campagna per la salvaguardia delle biodiversità marine in giro per il mondo. L’organizazzione non ha scopo di lucro e non è finanziatà da nessuna società, porta avanti le sue campagne grazie alle donazioni di volontari in tutto il mondo e grazie al coinvolgimento di personaggi famosi che, con la loro immagine e con le loro donazioni, contribuiscono al sostentamento dell’organizazzione. Tra questi spuntano i nomi di Pamela Anderson, Dave Rastovich, Pierce Brosnan, Sean Connery.
