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Nazarè experience – Ale Marcianò

di - 18/12/2014

Alessandro Marcianò ha seguito la folta schiera di big wave riders durante l’ultimo mostruoso swell a Nazaré, in Portogallo. Ecco il racconto delle due giornate, giovedì 11 e venerdì 12 dicembre 2014, con le emozioni e i dettagli vissuti in prima persona da chi era in acqua in mezzo a quelle montagne liquide.

Il team di Garrett McNamara si riunisce a Nazarè per la grande mareggiata prevista giovedì 11 dicembre, nomi del big wave mondiale si incontrano nuovamente a Nazaré. Presenti insieme a Garrett McNamara, rientrato appositamente dalle Hawaii, anche Andrew Cotton, Hugo Vau, Ross Clark Jones, Eric Rebiere, Bejamin Sanchis e Sebastian Steudtner, solo per citarne alcuni, e tra loro anche Alessandro Marcianò in training sulle big waves.

10865706_731498190268632_6939437461523277663_o Ross Clark mentre scende il “DIABLO”, soprannome appropriato per la giornata

 

Giovedi 11 dicembre
Sveglia alle 5:30, meeting point al porticciolo con tutti i componenti del team. Il buio e il freddo accompagnano il nervosismo anche dei rider più esperti, comprensibile viste le previsioni promettenti 50 piedi d’onda e oltre 21 secondi di periodo. La marea è ancora molto alta e quindi si ha il tempo per buttare giù una sorta di piano d’azione su come affrontare l’imminente uscita in mare. Nel mentre iniziano ad arrivare media e produzioni TV da ogni dove, in particolare spicca quella di Red Bull che sta realizzando degli episodi su alcuni dei protagonisti di questo progetto. Ognuno inizia la vestizione, molto importante come anche il controllo dei mezzi jet ski. Questa volta ad Alessandro viene affidato un jet ski sul quale andare da solo e prendere confidenza con la misura e le distanza tra un’onda e l’altra perché, come dice Garrett, “prima di essere un buon big wave rider bisogna essere degli ottimi piloti di jet ski”.

Ross mentre valuta se utilizzare la muta offerta da Garrett con maggiore "galleggiabilità"… la giornata si preannunciava pesante! Ross mentre valuta se utilizzare la muta offerta da Garrett con maggiore “galleggiabilità”… la giornata si preannunciava pesante!

ore 9:30 – i primi team prendono il via verso il mare aperto tra incertezza e adrenalina per una session che rimarrà storica. Il peggior wipe-out se lo aggiudica il surfista il portoghese Antonio Silva, che viene letteralmente mangiato dalla schiuma facendolo finire quasi a 15 mt di profondità contro le rocce. Dopo il wipeout altre 2 giant waves lo colpiscono fino a stordirlo quasi del tutto, prima di essere recuperato al terzo tentativo. Diverse le lesioni riportate, tra cui tagli importanti sul viso e legamento del ginocchio andato.

Uno dei momenti peggiori è ritrovarsi inseguiti da uno di questi mostri e non è detto che il jet-ski sia il più veloce tra i due…Garrett, Hugo Vau e Andrew Cotton in fuga per la salvezza! Uno dei momenti peggiori è ritrovarsi inseguiti da uno di questi mostri e non è detto che il jet-ski sia il più veloce tra i due…Garrett, Hugo Vau e Andrew Cotton in fuga per la salvezza!

 

Ancora un altro wipe-out da cardiopalma: stavolta il protagonista è Rodrigo Coxa, big wave brasiliano che, trainato dal suo amico chileno Raphael Tapia, tenta di cavalcare la prima onda del set la quale però perde potenza inspiegabilmente costringendolo a uscire fuori dalla parete. Purtroppo subito dietro Benjamin Sanches sta surfando un’onda molto più grande (sarà l’onda che lo fa entrare nel XXL awards) che travolgerà in pieno il brasiliano in attesa che la il jet ski lo venisse a recuperare. Lo stesso jet ski viene travolto scaraventando il chileno indietro fino alla riva con il pericolo di uccidere chiunque si trovasse lungo la traiettoria.  Dopo diversi tentativi Coxa viene tratto in salvo dal grande Garrett che dimostra di essere a suo agio anche in condizioni estreme.

Rodrigo Coxa, big wave rider brasiliano, racconta in diretta i moneti terribili vissuti dopo uno dei peggiori wipe out del giorno. Rodrigo Coxa, big wave rider brasiliano, racconta in diretta i moneti terribili vissuti dopo uno dei peggiori wipe out del giorno.

 

Le surfate migliori se le aggiudicano Bejamin Sanchis, Garrett Mcnamara, Andrew Cotton e Hugo Vau oltre al tedesco Sebastian Steudtner molto preparato e organizzato, con 2 jet ski di appoggio e un pilota come Tom Bakler. Le serie più grandi sono state valutate su 18mt (face) anche se un fuori-serie superiore a 20mt ha costretto tutti a “scappare” dalla line up.

Garrett scende la sua prima onda con caschetto e tavola Mercedes Garrett scende la sua prima onda con caschetto e tavola Mercedes

 

Venerdi 12 dicembre

La mattina seguente Garrett e Ross decidono di uscire per una session di tow-in prima che il mare venga rovinato da un atteso vento forte da Nord. Le onde sono ancora enormi fino 13mt. Ross viene lanciato su una destra molto potente e dopo una bellissima surfata viene colpito in pieno da un lip imponente e devastante. Subito Garrett si accorge del wipe-out del suo amico e cerca di andargli incontro per tirarlo fuori dai guai…ma sfortunatamente anche lui viene travolto con il suo jet ski da una serie di schiume giganti. Alla fine tutto bene, entrambi si sono ritrovati sulla spiaggia, anche se Ross ha accusato un forte colpo alle costato sinistro lasciandolo quasi senza fiato. Lo stesso Ross dichiarerà ai media che Nazaré è l’onda più potente che abbia mai surfato!

La leggenda Ross Clark Jones, subito dopo essere rientrato in porto e dopo aver subito un forte colpo alle costole, dichiara ai media di tutto il mondo che Nazarè è in assoluto l'onda più potente che abbia mai surfato prima La leggenda Ross Clark Jones, subito dopo essere rientrato in porto e dopo aver subito un forte colpo alle costole, dichiara ai media di tutto il mondo che Nazarè è in assoluto l’onda più potente che abbia mai surfato prima

 

Nello stesso momento l’inglese Andrew Cotton decide di entrare in paddling, ovvero con il suo gun 11.4, convinto che ormai il mare sia calato abbastanza. Purtroppo dovrà ricredersi perché al primo tentativo di take off viene lanciato letteralmente in aria tanto da sembrare un “air” con un gun

Unica nota negativa della giornata il furto di gran parte dell’attrezzatura della produzione americana, arrivata appositamente dalla California per filmare Garret e il suo team. E’ stato lanciato un appello sui social per cercare di riavere almeno il materiale ripreso, offerta ricompensa di 800€. Della serie…tutto il mondo è paese…e purtroppo succede anche questo!

Indicazioni da parte di Garrett per Ale Marciano Indicazioni da parte di Garrett per Ale Marciano
Dichiarazioni di Ale marciano

“Guidare il jet ski per 5 ore è stato bellissimo ma anche molto stressante, non potevo distogliere lo sguardo dall’orizzonte per paura di essere travolto da vere e proprie montagne d’acqua. Ho vissuto un’esperienza unica e sono soddisfatto di come abbia gestito le emozioni lì fuori, in condizioni mai affrontate prima. Quando Garrett, verso la fine della session, mi ha chiesto se avessi voluto prendere un’onda ho risposto di getto “yeah really want!” ma forse era solo un test per vedere la mia reazione e probabilmente non ne sarei uscito vivo. Per questo motivo Garrett è molto coscienzioso e aspetterò per lanciarmi con la tavola, fin quando non mi darà l’ok. Nel frattempo continuerò ad allenarmi fisicamente e mentalmente”

E dopo la gallery due video che raccontano i migliori momenti della giornata: il primo è “big Animal”, il secondo racconta il recupero effettuato da Garrett

 

 

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf