FSA e Kia Motors hanno reso ufficiale l’inizio di una collaborazione, cerimonia che si è tenuta proprio nella sede di Full Speed Ahead a Busnago (MB), con la presenza di ex campioni del pedale e di Vincenzo Nibali, uno dei principali testimonial dei due marchi. FSA, per chi è appassionato di ciclismo e non solo, è marchio che non necessità di molte presentazioni, azienda che è al fianco dello squalo siciliano ormai da molte stagioni, sponsor e fornitore ufficiale del Team Bahrain Merida. Kia è impegnata nel mondo dello sport come sponsor di numerose manifestazioni ed è partner del sodalizio capitanato da Nibali; le ammiraglie sono le nuove Kia Ceed SW. Il nuovo modello della casa koreana sarà protagonista in qualità di supporto neutrale e assistenza tecnica ad alcune manifestazioni nazionali. Le vedrete anche nelle granfondo.
Una giornata che va oltre: la giornata di lunedì è stata anche l’occasione per presentare il termine del progetto benefico cyclingforarmenia.net, diretto dal Dottor Antonino Cassisi, supportato da Vincenzo Nibali e da FSA. Questo progetto ha portato alla realizzazione di una sala operatoria e supporto medico nella regione armena, in primis per offrire aiuto ai bambini.
Qualche domanda: molti i giornalisti e operatori del settore intervenuti, che hanno avuto la possibilità di rivolgere qualche domanda al campione siciliano. Domande di rito a Vincenzo Nibali, sul suo futuro e sui programmi della stagione agonistica ma anche qualche curiosità tecnica. In merito ai freni a disco: Vincenzo si è espresso in modo positivo affermando che ci sono ancora dei margini di miglioramento, con particolare riferimento al peso delle ruote. “Se molti velocisti hanno vinto, significa che i progetti sono validi e soddisfano i requisiti di rigidità richiesti”. Per quanto riguarda, invece, l’utilizzo delle bici per le grandi salite, “bisogna migliorare il peso delle ruote, perché il valore alla bilancia è un aspetto fondamentale nei grandi giri che prevedono salite lunghe e dure”. Vincenzo utilizzerà un particolare modello di Merida Scultura nel corso della stagione, con impianto frenante disco, molto probabilmente un modello superleggero che troveremo prossimamente nel mercato. Abbiamo chiesto a Nibali quanto conta la tecnologia per gli allenamenti e performances: “fondamentale anche se dobbiamo dividere la parte attiva, ad esempio il power meter e analisi dei dati da quella passiva, ad esempio lo studio dei materiali e la posizione in sella. “Tutto quello che è legato alla tecnologia è utile sotto tutti i punti di vista, bisogna saper utilizzare i vari strumenti e rimanere aggiornati”. Ancora una volta Vincenzo ha confermato la sua passione per la bici, curioso e attento ai dettagli, un qualcosa che va oltre il suo “lavoro”.