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Polartec, la tecnologia dell’abbigliamento

di - 05/11/2018

Quante volte ci capita di indossare un giubbino, una maglia, un accessorio come manicotti e gambali, oppure un bib short e trovare un’etichetta che identifica il tessuto e la tecnologia utilizzata per costruire quell’indumento. Polartec è diventato una sorta di icona, un punto di riferimento per i marchi ma anche per lo sportivo, per l’utilizzatore e utente finale, che identificato un capo marchiato Polartec come uno strumento di qualità, fondamentale per una pratica sportiva corretta.

Questo breve approfondimento ha l’obiettivo di fare luce su alcune tecnologie tra le più utilizzate per i capi tecnici votati al ciclismo. Ogni capo e ogni tecnologia ha delle caratteristiche proprie, che permettono di sviluppare una performance adeguata a quel clima, con quella temperatura, nel caso ci siano delle condizioni meteorologiche particolari. Un esempio: se talvolta si suda troppo, intensità del training a parte, la colpa può non essere del vestiario ma di un impiego “non completamente corretto” proprio dei capi.

Polartec e Rapha

Costruire un capo d’abbigliamento oggi è molto più complicato di quanto si possa pensare. Rispetto al passato sono cambiate le tecnologie di produzione, sono cambiate tantissimo le richieste degli atleti, sono cambiati i modi di interpretare il training e la competizione, così come l’approccio allo sport in generale: sono cambiate le esigenze a 360°. Tutti questi fattori hanno stravolto una categoria, quella del ciclismo pedalato che ormai è praticato dodici mesi all’anno, con qualsiasi condizione meteorologica, uno sport senza stagione. Non esiste pioggia, vento freddo, temperatura estrema (caldo o freddo), neve: oggi in bici si esce sempre e comunque e molte volte si combina il training indoor a quello outdoor a prescindere. Prima di tutto, cos’è che permette di affrontare l’allenamento all’aperto quando le condizioni ambientali sono al limite del proibitivo? Gli indumenti. Senza l’abbigliamento corretto è impossibile praticare attività fisica con continuità, sviluppando qualità. Un capo tecnico di ultima generazione può mantenere un corpo caldo e asciutto, nonostante una colonnina di mercurio che sfiora gli zero gradi (magari anche al di sotto di questo valore). Può proteggere dalla pioggia, dall’umido, essere una barriera contro il vento gelido. Non solo l’atleta ma in primis le aziende, sempre più spesso si affidano a chi è stato in grado di sviluppare tecnologie specifiche sui tessuti, per esigenze e impieghi differenti. Ci viene in mente, Rapha, Mavic, Sportful, Giordana, solo per fare alcuni esempi, brand che hanno costruito delle gamme intere di equipaggiamento proprio attorno a Polartec. Alpha Direct, Windbloc e Power Shield Pro sono le tre tecnologie specifiche per la stagione invernale.

Polartec Alpha Direct
Polartec Alpha Direct

Polartec Alpha Direct (le iimagini qui sopra si riferisco a questa categoria di tessuti) è sinonimo di isolamento attivo, pesi ridotti ed evoluzione della tecnologia Alpha. Questa membrana permette di avere una termoregolazione ottimale a prescindere dalle condizioni climatiche e al variare di queste. Polartec Alpha elimina la necessità di avere un tessuto in supporto: polartec Alpha, grazie alle sue forme perfezionate e fibre volumizzate può essere utilizzato a contatto diretto con la pelle, oppure con altri strati di tessuto. Questo è un tessuto idrofobo che resiste all’umidità e asciuga in tempi ridotti. Inoltre questo concetto aumenta in modo esponenziale la capacità di traspirazione. La sua struttura permette di veicolare verso l’esterno il calore in eccesso, limitando gli accumuli di sudore e vapore prodotto durante l’attività sportiva.

Polartec Windbloc
Polartec Windbloc

Da Alpha Direct passiamo alla membrana Windbloc, una vera e propria barriera contro il vento, molte delle sue funzioni sono trovano spiegazione nel nome. Polartec Windbloc è creato per proteggere, una membrana in poliuretano che resiste a vento, acqua e freddo, uno schermo in pratica. Generalmente questa membrana è applicata e accompagnata ai tessuti lavorati dalle aziende e aiuta a completare un capo tecnico invernale. Windbloc è anche elasticizzato e resistente ma anche traspirante. La traspirazione è in un certo senso il segreto di tutta questi ritrovati, che abbinano la protezione del corpo nei confronti degli agenti esterni, ad una termoregolazione ottimale. Anche Windbloc agevola la fuori uscita di calore e umidità in eccesso verso l’esterno.

Polartec Powershield
Polartec Powershield

Power Shield Pro invece è un soft shield di ultima generazione, non è una copia di Windbloc, anche se il suo focus rimane quello di proteggere dagli eventi atmosferici negativi. Questo è un vero e proprio tessuto a tre strati, morbido e resistente, confortevole e non rigido. La sua membrana microporosa rilascia facilmente il calore e l’umidità in eccesso, garantendo condizioni di asciutto all’interno del capo ma anche sulla porzione esterna. Power Shield Pro è probabilmente la tecnologia maggiormente versatile della gamma, uno dei tessuti con membrana utilizzati da Rapha.

polartec.com

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.