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A Lisbona torna in gara Farah

di - 20/03/2015

Il programma dello Iaaf Road Label per domenica è naturalmente incentrato sulla Maratona Città di Roma, ma offre anche interessanti eventi al di fuori del nostro Paese, in particolare a Taipei dove fa il suo esordio nel circuito Bronze la New Taipei City Wan Jin Shi Marathon, che chiaramente per festeggiare l’evento propone il più forte parco atleti della sua storia, pronto ad abbassare i record della corsa rispettivamente di 2h17’17” e 2h34’52”. Il miglior tempo d’iscrizione è dell’etiope Eshetu Wendimu, ma il suo 2h06’46” risale a 5 anni fa. A sfidarlo il kenyano Eliud Barngentuny, primo a Lione nel 2013, accompagnato dal connazionale Josphat Chobei, 2h13’37” quest’anno a Hong Kong. Proveranno a trovare spazio nei quartieri alti della classifica anche due marocchini che vivono da anni in Italia e frequentano le nostre corse, Ahmed Nasef e Laalami Cherkaoui. In campo femminile i favori del pronostico sono per la kenyana Ruth Wanjiru, prima nel 2013 a Eindhoven, con un personale di 2h27’38”, a cui si oppongono l’etiope Aregu Lechisa, prima a Cannes nel 2012, e Eunice Chumba, atleta del Bahrain con un personale sulla mezza di 1h10’46” che ne fa forse la vera sorpresa del lotto.

Nella mezza fari puntati sulla Edp Lisbon Half Marathon che domenica regalerà l’esordio stagionale su strada del due volte campione olimpico e iridato su pista Mo Farah, il campione britannico chiamato a confermare la sua forma dopo che d’inverno ha stabilito la miglior prestazione mondiale indoor sulle 2 miglia. Di grande livello il record della corsa, 58’23” dell’eritreo Zersenay Tadese, batterlo significherebbe intascare un bonus di 100 mila dollari. Oltre a Farah ci proverà l’etiope Guye Adola, bronzo mondiale lo scorso anno a Copenhagen e impressionante a fine 2014 con il suo 59’06” a New Delhi (nella foto). Con lui il connazionale Deriba Merga, 59’15” di personale, al ritorno alle gare dopo un 2014 vissuto ai margini per infortunio. In gara per il Kenya Silas Kipruto, secondo lo scorso anno, il bronzo olimpico 2008 sui 10000 Micah Kogo, poi Stehen Kibet e Alex Oloitiptip, ma attenzione anche ai marocchini Aziz Lahbabi, primo alla RomaOstia 2014, e Abderrahime Bouramdane. In campo femminile spicca la presenza della kenyana Priscah Jeptoo con un personale di 1h05’45”, che appare nettamente favorita, anche se l’etiope Koren Jelela e le connazionali Doris Changeiwo, Polline Wanjiru e Purity Rionoripo hanno le carte in regola per sovvertire il pronostico, un gradino sotto sono la giapponese Mizuki Noguchi, olimpionica nel 2004, e la padrona di casa Ana Dulce Felix.