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L’outdoor restart dovrà essere step by step

di - 16/04/2020

4fooding

Restart, una parola che attendiamo con trepidazione, nessuno escluso. Si inizia a parlare di un trend positivo ed affidabile dei numeri dell’emergenza. Le giornate con un clima mite ci stimolano e ci fanno sognare le pedalate all’aria aperta. Abbiamo chiesto qualche semplice consiglio agli amici di 4fooding.

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Un restart fatto per gradi

Non dobbiamo pensare che tutti si sono allenati a tempo pieno. Come scritto in precedenza dobbiamo anche considerare chi si è preso un periodo di pausa, per diversi motivi, chi ha dedicato il suo tempo ad altro e anche chi si è ammalato. Per queste e altre motivazioni è necessario riprendere gli allenamenti di ciclismo outdoor in modo corretto. Chi si è fermato completamente deve prima di tutto considerare quanto è stato lungo il periodo di pausa. Se si tratta di 1 settimana non ci sono sostanziali variazioni nello stato di forma, ma se pensiamo ad uno stop prolungato come ad esempio l’intero periodo di lock down, che ad oggi assume proporzioni importanti, bisogna essere consapevoli di aver perso circa il 10% della nostra VO2Max. Il VO2Max, ovvero la Potenza Aerobica il volume di ossigeno consumato per chilogrammo di peso. In uno sport come il ciclismo si può associare e considerare un po’ come la cilindrata del nostro motore, ma abbiamo anche linkato un approfondimento specifico di qualche settimana a dietro. Secondo le più attendibili tabelle di riferimento, nel caso di 3 mesi o più di stop, in base alle più accurate stime, perdiamo il 20% della nostra VO2Max.

vo2max

Al restart delle attività outdoor occhio agli infortuni

E’ probabile che alla ripresa delle attività in esterno la nostra condizione non sia quella di qualche settimana a dietro. Questo significa sostanzialmente che alla ripresa degli allenamenti di ciclismo il nostro motore, nel senso di capacità cardiocircolatoria e forza muscolare, non sarà in grado di riprendere le stesse prestazioni di prima della sosta, anzi, farlo ci metterebbe a serio rischio di infortuni. Inoltre non dobbiamo sottovalutare l’ambiente esterno, ben differente per tipologia e per le tante variabili rispetto alle stanze delle mura domestiche. Quindi la ripresa degli allenamenti in bicicletta dopo una lunga pausa deve essere improntata ai principi di progressività e regolarità al fine di riconquistare uno stato di forma efficace in modo piacevole e non traumatico. Un approccio utile per il nostro motore ma anche per il nostro sistema immunitario. Un valido supporto arriva da una corretta alimentazione

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L’Essenza del Cocco semplice, piacevole e un valido aiuto

Un valido esempio: l’acqua di cocco è una delle bevande che stanno riscuotendo un notevole successo anche in Italia. E’ considerata un energy drink naturale, con un profilo nutrizionale ben equilibrato a favore dello sportivo. Grazie alla presenza dei 5 ellettroliti essenziali presenti nel sangue permette un’idratazione completa. Viene estratta dalla noce verde del cocco che ne può contenere da 250 a 300 ml. Le aziende più attente come quella che tra poco vi presenteremo la imbottigliano direttamente dal frutto avendo la massima cura di evitare ogni contatto con l’atmosfera. In questo modo si garantisce l’elevata qualità del prodotto, la freschezza e protezione dagli effetti destabilizzanti derivati dall’esposizione alla luce e ossigeno. L’azienda che sottoponiamo alla Vostra attenzione è Coco Vida, distribuita in Italia da Romagna Tropical che riporta in etichetta i valori nutrizionali inclusi i microelementi contenuti, concetto assolutamente trasparente e in linea con i nostri principi. L’acqua di cocco di Coco Vida ha Zero Grassi e Zero Colesterolo, ha poche calorie e pochi carboidrati.

Tanti elementi fondamentali per la nostra attività

Il Calcio, che contribuisce alla normale coagulazione del sangue e al normale funzionamento del metabolismo energetico, muscolare e supporta l’azione degli enzimi digestivi. Aiuta le facoltà di neurotrasmissione ed è utile nel mantenimento di ossa e denti. Il Potassio, contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso e muscolare. Il potassio è utile alla pressione sanguigna. Il Magnesio, contribuisce a ridurre la stanchezza e l’affaticamento. Il magnesio è fondamentale per l’equilibrio elettrolitico, per il buon funzionamento del sistema nervoso, psicologico e muscolare. Contribuisce inoltre al metabolismo energetico, alla normale sintesi proteica e al mantenimento di ossa e denti in uno stato di benessere. Infine ha un ruolo nel processo di divisione cellulare. Il Fosforo, è utile per il funzionamento del metabolismo energetico e per la normale funzione delle membrane cellulari. Ha un ruolo fondamentale per la crescita e lo sviluppo osseo nei bambini. Vitamina C (Acido ascorbico, Principio Antiscorbutico) che contribuisce a mantenere la normale funzione del sistema immunitario durante e dopo un intenso esercizio fisico. La vitamina C è un potente antiossidante. Aiuta a combattere la stanchezza e l’affaticamento, influisce sulla formazione di collagene e per la normale funzione dei vasi sanguigni. Contribuisce al normale funzionamento del metabolismo energetico, del sistema nervoso e psicologico. Fondamentale per l’assorbimento del ferro.

Non dimenticate il sodio

Sodio: Non tutto quello che è sodio è cattivo e deve essere per forza demonizzato. Il sodio regola il passaggio di fluidi e dei nutrienti all’interno e all’esterno delle cellule e partecipa alla trasmissione dell’impulso nervoso. Quello presente nelle ossa rappresenta invece una riserva cui l’organismo può attingere in caso di necessità per regolare il PH del sangue. 250ml di naturalità al 100%, leggerezza e che contribuisce a farci stare bene. Vale certamente la pena provarla perché è anche buonissima e Coco Vida la propone ad un prezzo più che invitante. (Fonte Sito Humanitas)

a cura della redazione tecnica, con il fondamentale contributo di Gabriele Veronelli e Alessandro Ginanneschi.

link utili

https://www.fooding4.com/

https://bedandrunfast.com/

http://www.cocovida.it/

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.