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Specialized Allez Sprint, la più veloce

di - 22/03/2022

Per l’esattezza sarebbe più veloce di 41″ ogni 40 km, rispetto al modello precedente… Sì, la dichiarazione di Specialized è sicuramente una di quelle a effetto, che bisogna fare quando si lancia una nuova bici, però – secondi guadagnati a parte – è indubbio che la nuova Allez Sprint abbia molto poco a che spartire con quella che va a sostituire.

Sapore di Tarmac

La base di partenza del nuovo progetto è quella della Tarmac SL7, con tutto il bagaglio di competenze che il suo sviluppo ha creato. Gli uomini Specialized hanno preso questa esperienza e le hanno dato una nuova anima in alluminio A5, plasmata utilizzando la tecnologia D’Aluisio Smartweld. Un procedimento di idroformatura di tubo orizzontale e  tubo obliquo, nella zona in cui incontrano il tubo sterzo, per corrispondere in modo esatto, senza la necessità di riempire con quantità eccessive di materiale le saldature. I vantaggi si misurano in termini di resistenza e peso.
Il risultato, sempre secondo Specy e sempre raccontato con un claim a effetto, è “la prima Super Bike in Alluminio“…

Tutto orientato alla velocità

Oltre a beneficiare del tempo speso in galleria del vento con la Tarmac SL7, la nuova Allez sfrutta appieno la tecnologia di idroformatura dei tubi, già rodata con le MTB by Specialized. Un corposo aiuto che ha portato a realizzare scatola movimento e tubo obliquo in un unico pezzo e un tubo sterzo molto complesso, soluzioni finalizzate all’efficienza e alla reattività. D’altro canto, i foderi verticali ribassati, il reggisella e la forcella in carbonio della Tarmac SL7 rendono la Allez Sprint confortevole e precisa. A completare il quadro, facendo affermare a chi l’ha sviluppata “é la bici in alluminio più veloce di sempre“, c’è anche la geometria: si tratta infatti di quella della Tarmac SL7, una garanzia. Il telaio permette di alloggiare pneumatici fino a 32c.

Prezzi e versioni

L’unica versione completa è montata Shimano 105 con freni a disco idraulici, ruote DT R470 Disc in lega, reggisella S-Works Tarmac Carbon (compatibile Di2) e sella Body Geometry Power e costa 3.300 euro. Ma la Allez Sprint è disponibile anche come frame kit a 1.800 euro. In entrambi i casi, l’attacco per il deragliatore può essere asportato così da montare anche una trasmissione 1x.
I colori sono due, uno per la bici completa (black) e uno per il solo telaio (oil/black), le taglie sono sei, da 49 a 61.

Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.