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SuperGiro Dolomiti 2017 vissuta in prima linea

di - 13/06/2017

Johann Groder

Questo che potete leggere di seguito é un breve estratto del racconto completo che troverete sulla prossima uscita di 4granfondo,

Uno scritto del nostro Riccardo Zacchi che é atleta vero e ciclista di buon/ottimo livello.

Chilometraggio e dislivello la eguagliano alla connazionale Ötztaler Radmarathon, ma le pendenze delle singole salite sono ben differenti. Ciò che rende così esigente la manifestazione di Lienz è il continuo susseguirsi di salite, senza soluzione di continuità, con pendenze arcigne che chilometro dopo chilometro non fanno altro che aumentare l’acido lattico nelle gambe.

In compenso i panorami che offre sono stupefacenti: le dolomiti circostanti Lienz e il territorio carnico, per la prima volta affrontati dal sottoscritto, hanno riservato uno spettacolo unico, costituito da stretti valichi rocciosi e verdi alpeggi incontaminati, un paesaggio che per più di un attimo sembra fuori dal tempo. Una giornata perfetta sia dal punto di vista sportivo, con una crescente partecipazione rispetto lo corso anno, che meteorologico, grazie ad una calda giornata estiva che ha infuso fiducia in tutti; perfetta è stata anche l’organizzazione, la quale ha distribuito lungo i 232km del percorso almeno una decina di punti di ristoro e innumerevoli volontari al nostro servizio.

Una manifestazione che merita davvero di crescere in quanto offre percorsi e servizi che ho visto in ben pochi altri eventi. Post scriptum per gli eventuali interessati:

arrivateci preparati, questa granfondo non si improvvisa!

http://www.dolomitensport.at/it/super-giro-dolomiti-2/

 

tutte le foto sono di Johann Groder

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.