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Vie Storiche di Montagna dell’Alto Piemonte

di - 12/04/2024

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Percorsi da vivere sulle due ruote dalle Valli dell’Ossola al Lago Maggiore

Il territorio dei Laghi Maggiore, d’Orta, di Mergozzo, Monti e delle Valli dell’Ossola, nel Piemonte settentrionale, offre ben 58 km di strade storiche che si sviluppano tra i 200 e i 2.313 metri di quota, dalla Cascata del Toce al Passo San Giacomo, alla Via del Sempione alla Linea Cadorna, tra Ossola e Verbano. Itinerari che sin dalle epoche più remote furono tracciati e percorsi per scopi commerciali, difensivi e per la realizzazione di grandi infrastrutture

Ben 58 km di strade storiche che si sviluppano tra i 200 e i 2.313 metri di quota.

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Valle Formazza | ©Visit Piemonte | ph. I.Com Multimedia

IN ALTA VALLE FORMAZZA, DALLA CASCATA DEL TOCE AL PASSO SAN GIACOMO

A Formazza, nell’omonima valle, a partire dal 1929 venne realizzata la strada per consentire la costruzione delle dighe dei laghi Castel e Toggia, collegando la famosa Cascata del Toce al Passo S. Giacomo, unendo così l’Italia alla Svizzera ticinese. Il percorso, di grande valenza storica, inizia proprio dalla Cascata del Toce (1.685 m slm) e per gli appassionati della “specialissima” questo tratto è famoso per l’iconica salita del Giro d’Italia. Seguendo la SS659 si arriva in fraz. Riale, dove la strada asfaltata si dirama e, trasformandosi in sterrata, diviene un vero capolavoro con dolci pendenze e tornanti dalle linee perfette, affiancati da muretti in sasso e archi. La strada sale verso il Rifugio Maria Luisa (2.160 m slm), costeggia la diga del Lago Toggia e raggiunge il Passo S. Giacomo (2.313 m slm), da cui si apre una bellissima vista sulla Val Bedretto in Svizzera.

Itinerario di media difficoltà, percorribile in eMTB e MTB muscolare fino al Passo San Giacomo (11 km – 625 m di dislivello – periodo consigliato: giugno-ottobre).

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Valle Formazza, Cascata del Toce | ©Visit Piemonte | ph. I.Com Multimedia

TRA ALPI LEPONTINE E PENNINE, ALLA SCOPERTA DELLA VIA DEL SEMPIONE

La Via del Sempione è il percorso che da Crevoladossola giunge al Passo del Sempione a 2.005 m slm in Canton Vallese (Svizzera), una delle grandi Vie Alpine d’Europa. Il Passo del Sempione affascina i viaggiatori per il forte contrasto tra le ripide pareti delle Pale di Gondo e l’immensa vastità dei pascoli alpini con vista mozzafiato sui 4.000 del Vallese e sull’ampia Valle del Rodano, che si apre poco oltre giunti al valico (21 km dal Confine di Stato – dislivello totale circa 1.750 m).

A Crevoladossola, in loc. Preglia, la strada inizia al cospetto dell’imponente Ponte Napoleonico che sormonta il Torrente Diveria. Seguendo la strada asfaltata in direzione Valle Divedro si possono ammirare i resti del Forte di S.Giovanni e il suggestivo ponte sul Diveria, detto Ponte Nuovo, costituito da un perfetto arco a tutto sesto. Costeggiando la linea ferroviaria internazionale del Sempione, si raggiunge il soleggiato comune di Varzo, ove si erge maestosa la Torre Medievale.

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Via del Sempione | © Arch. Distretto Turistico dei Laghi | ph. Orietta Motetta

Numerosi sono i resti di strutture militari risalenti all’età napoleonica (ruderi di Balmanolesca, di Nante, casermette e garitta militare) che si incontrano proseguendo verso il Confine di Stato (Iselle – fraz. di Trasquera), oltre al famoso Tunnel del Sempione, inaugurato nel 1906 e considerato ancora oggi un importante collegamento transfrontaliero per merci e passeggeri. Per gli amanti del trekking, si consiglia l’itinerario escursionistico Via Stockalper Valle Divedro.

Di notevole interesse sono gli aspetti architettonici che si ammirano lungo il tragitto: dalla strabiliante larghezza di 8 metri della carreggiata nel suo tratto alpino all’originale adozione dell’arco di parabola per disegnarne le curve, ai paracarri in pietra.

Itinerario su asfalto, percorribile in bici da strada, eRoad, eMTB e MTB (19,6 km da Crevoladossola a Iselle/Confine di Stato – 650 m di dislivello – periodo consigliato: maggio-ottobre).

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Linea Cadorna, Piancavallo-Morissolo | © Visit Piemonte | ph. I.ComMultimedia

LA LINEA CADORNA, IMMENSO PATRIMONIO STORICO-ESCURSIONISTICO DALLA BASSA OSSOLA ALL’ALTO VERBANO

La Linea Cadorna è il sistema difensivo costruito tra il 1916 e il 1918 vicino alla frontiera elvetica durante la Prima Guerra Mondiale per volere del Gen. Luigi Cadorna, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, che temeva un’invasione austro-tedesca attraverso la neutrale Svizzera. Il fitto reticolo di strade e mulattiere, trincee, postazioni d’artiglieria, ospedaletti, casermette e punti di avvistamento si estendeva dall’Ossola al Verbano sino alla Lombardia. Oggi la strada è sia patrimonio storico, perché permette alla comunità di conoscere un momento che ha segnato la storia del Novecento, sia un patrimonio naturalistico perché offre itinerari percorribili quasi tutto l’anno.

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Linea Cadorna, Alto Verbano, Cima Morissolo | ©Visit Piemonte | ph. I.Com Multimedia
  • Linea Cadorna: in bassa Ossola, dalla Punta di Migiandone al Forte di Bara
    Il tratto di Linea Cadorna inizia a Ornavasso in bassa Ossola presso la Punta di Migiandone (210 m slm), dove la mulattiera, ancora ben conservata, sale con tornanti a pendenza regolare e muri in pietra in direzione del Forte di Bara (410 m slm). Lungo la salita si incontrano gallerie scavate nella roccia, trincee, camminamenti e postazioni per mitragliatrici. Raggiunto il forte, si può ammirare la postazione fortificata a più livelli e costituita da vari terrapieni sostenuti da muri in pietra squadrata che avrebbe dovuto ospitare baraccamenti e cannoni a lunga gittata per proteggere l’intero sistema di trincee. Una lapide ricorda la Battaglia di Ornavasso, combattuta nell’ottobre del ’44 dagli Alpini e partigiani della Formazione “Valtoce” (contro i tedeschi) in difesa della Repubblica Partigiana dell’Ossola. Proseguendo oltre il Forte di Bara, si può raggiungere l’Antica Cava di Marmo.

    Itinerario di media difficoltà, su terreno sterrato e lastricato, percorribile in eMTB e MTB muscolare (3,3 km – 200 m di dislivello – periodo: tutto l’anno/attenzione in caso di recenti nevicate).
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Linea Cadorna, Monte Morissolo ©Arch. Distretto Turistico dei Laghi | ph. Marco Benedetto Cerini
  • Linea Cadorna: la cima strategica del Montorfano da Pra’ Michelaccio
    Grazie alla sua posizione isolata, il Montorfano venne considerato un importante luogo strategico da cui dominare a 360° il territorio circostante, dal Lago Maggiore al Lago d’Orta alla bassa Ossola. Alle sue pendici vennero realizzate costruzioni militari ancora visibili. Il tratto di Linea Cadorna inizia a Mergozzo in loc. Pra’ Michelaccio (204 m slm), seguendo le indicazioni per le fortificazioni militari. La strada militare, asfaltata solo nel primo breve tratto, diventa una bella sterrata che sale per 4 km con pendenza costante e con bei tornanti che conducono alla prima casermetta costruita in pietra locale. Proseguendo con un susseguirsi di manufatti militari di notevole bellezza, la strada giunge a una seconda caserma e alla polveriera da cui si apre una vista panoramica sui laghi davvero suggestiva. Dalla Polveriera si può proseguire prima su mulattiera poi su sentiero erboso fino alla cima del Montorfano (794 m slm – circa 2 km) dove si possono osservare altre opere militari.

    Itinerario di media difficoltà, su sterrato, percorribile in eMTB e MTB muscolare (6 km – 590 m di dislivello – periodo consigliato: primavera-autunno/attenzione in caso di recenti nevicate).
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Linea Cadorna di Ornavasso, Forte di Bara ©Arch. Distretto Turistico dei Laghi | ph. Marco Benedetto Cerini
  • Linea Cadorna: la dominazione dall’Alto Verbano
    Il primo tratto della Linea Cadorna nell’alto Verbano inizia a Colle (1.238 m slm), fraz. di Oggebbio, seguendo le indicazioni di salita verso il Monte Spalavera (1.534 m slm – lungo 2,7 km – dislivello 300 m). Il percorso si sviluppa su larga sterrata che poi si trasforma in comodo sentiero erboso. La vista che si ha è davvero spettacolare, dai laghi alle cime del Parco Nazionale Val Grande fino alla catena del Monte Rosa e delle Alpi Svizzere. Giunti nei pressi della cima, si possono ammirare trincee ancora ben conservate. Ritornati a Colle, si segue la sterrata in falsopiano verso Passo Folungo (1.369 m slm circa 13 km) da cui inizia l’importante salita con bei tornarti fino al Rifugio Pian Vada’ (1.711 m slm, circa 6 km – dislivello di circa 340 m), nel comune di Aurano. Impagabile la vista che si apre sul Lago Maggiore, la Valle Intrasca, le vette del Parco Nazionale Val Grande, la Valle Cannobina e l’Ossola. Itinerario di media difficoltà, su sterrato, percorribile in eMTB e MTB muscolare
    (15 km – 740 m di dislivello – periodo consigliato: primavera-autunno/attenzione in caso di recenti nevicate; strada priva di protezioni).

Il secondo tratto di Linea Cadorna, breve ma suggestivo, inizia a Piancavallo, fraz. di Oggebbio (1.247 m slm). Passato l’Ospedale Auxologico, si prende a destra la comoda sterrata seguendo i cartelli per le gallerie del Monte Morissolo, nel comune di Cannero Riviera. Dopo una sbarra inizia l’ampia e pianeggiante strada militare, da cui si gode di una vista mozzafiato sull’alto Lago Maggiore e sui manufatti in pietra. In breve tempo si raggiungono le gallerie e le postazioni scavate nella roccia viva del Monte Morissolo (1.311 m slm). Itinerario facile, su sterrato, adatto a eMTB e MTB muscolari (2,2 km – dislivello 20 m – periodo consigliato: primavera-autunno/attenzione in caso di recenti nevicate; strada priva di protezioni).

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[A cura della redazione || foto apertura: Valle Formazza | Visit Piemonte ph. I.Com Multimedia]