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Vittoria Corsa Pro, la scelta dei professionisti

di - 06/05/2023

Rispetto alla versione precedente – vincitrice del Tour – il nuovo Vittoria Corsa PRO, nelle costruzioni tubeless-ready e tubolare, offre maggiore velocità, maggiore aderenza in curva e sul bagnato, maggiore resistenza al rotolamento e comfort.
Corsa PRO utilizza la mescola in grafene e silice, la più innovativa sviluppata da Vittoria e un nuovo processo di vulcanizzazione elettrica, che consente un’applicazione uniforme e continua del battistrada sulla carcassa.
All’interno della gamma pneumatici strada, Corsa PRO si posiziona sopra Corsa N.EXT con un prezzo suggerito al pubblico di 94,95 euro (TLR) e 119.00 euro (tubolare).

Pneumatici in cotone, come nel World Tour

La storia di Vittoria nelle competizioni ciclistiche su strada è strettamente legata al successo degli pneumatici Corsa in cotone, che sono da sempre la scelta di tantissimi corridori professionisti. A partire da ottobre 2022, gli pneumatici in cotone Corsa PRO sono utilizzati in gara dai Team Jumbo-Visma, Alpecin-Deceuninck, Education First-Easy Post, Team DSM, Astana-Qazaqstan, Lotto Dstny e molti altri.

La carcassa in cotone, senza cuciture, ha qualità superiori rispetto a quella in nylon quando si tratta di pneumatici Top Performance. È più morbida, più flessibile, più leggera. Il cotone permette alla carcassa di conformarsi perfettamente a ogni asperità dell’asfalto, consentendo un contatto costante tra lo pneumatico e la superficie, con grip e trazione continui.
Con i copertoncini Corsa PRO, gli ingegneri di Vittoria sono riusciti a incorporare il battistrada in gomma con la carcassa in cotone attraverso un nuovo processo di vulcanizzazione elettrica sostenibile.

Battistrada e carcassa sono un tutt’uno e formano un prodotto senza cuciture che migliora la flessibilità, e che offre maggiore adattabilità all’asfalto. Inoltre, i test di laboratorio hanno dimostrato un risparmio significativo di resistenza aerodinamica in velocità.

La carcassa in cotone 320 TPI offre morbidezza, comfort e leggerezza a cui i professionisti sono abituati ma serviti in una costruzione più robusta e che migliora la velocità.

Nuova mescola e costruzione

Corsa PRO utilizza la mescola grafene + silice, la più avanzata tecnologia di Vittoria per pneumatici stradali. La silice, aggiunta al grafene, aumenta le performance – in particolare diminuisce il consumo del battistrada eaumenta il grip. Corsa PRO presenta uno strato antiforatura leggero, ad alta densità, posizionato tra il battistrada e la carcassa, e una guaina a protezione del tallone.

Se Corsa PRO è la scelta dei professionisti, per la maggior parte delle gare a tappe e da un giorno, Corsa PRO Control è la loro scelta quando hanno a che fare con le superfici e le condizioni atmosferiche più estreme. Infatti, Corsa PRO Control presenta un nuovo disegno del battistrada che migliora la maneggevolezza in curva e un battistrada più spesso che aumenta la protezione dalle forature e la durabilità – facendone lo pneumatico di riferimento per le Classiche del Nord e per la Strade Bianche.
Entrambi i modelli sono disponibili in versione Tubeless-ready, compatibile anche con
l’utilizzo di camera d’aria. Corsa PRO è già disponibile anche in versione tubolare.

Ultimo ma non meno importante, Corsa PRO in versione copertoncino TLR riporta un codice QR stampato sull’etichetta, tramite il quale è possibile accedere a informazioni utili riguardanti lo pneumatico, come tutorial, pressioni di gonfiaggio, accessori e ciclofficine vicine.

Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.