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Fantic Rampage, la genesi

di - 12/09/2023

Ilaria Chiodi, bike product manager di Fantic ci spiega come nasce una eMTB del brand brianzolo e quali sono state le linee guida nello sviluppo della nuova Rampage.

La progettazione

Da dove si comincia a progettare una bici?
“Parte tutto dal mercato: come si sta muovendo? Quali sono le necessità del consumatore? Quali le soluzioni presenti nel mercato? Vanno bene? Cosa manca? Qual è la USP di questo progetto? A livello tecnico si inizia dallo studio delle geometrie, in base allo storico Fantic e alla tipologia di bici. Su questo input il designer realizza dei bozzetti 2D che devono incontrare non solo le richieste tecniche, ma soprattutto gli input iniziali derivanti dal mercato. Dedichiamo molto tempo alla definizione del design, arriviamo a investirci su anche più di 6 mesi. Approvato il 2D, inizia la modellazione 3D fino alla stampa prototipale per la verifica estetica e di montaggio.”

Quali sono le maggiori difficoltà nel progetto di una nuova eMTB?
“Integrare motore e batteria nel telaio senza appesantire la linea e mantenendo un design “pulito” che contraddistingue Fantic.”

⌈Leggi il nostro articolo su come nasce un motore da eBike⌋

Quali sono le variabili che bisogna considerare?
“Dipende dalla tipologia di bici. Per esempio, sulla Rampage il target numero uno è stato il peso e subito dopo la pedalabilità e il ride feeling del motore.
Per le Enduro contano maggiormente sospensioni e geometrie per la guida in discesa, ma si tratta sempre di compromessi con gli altri aspetti che non passano mai in secondo piano.”

Quanto è importante l’aiuto del computer nella fase di progettazione?
“Fondamentale. Lo studio delle geometrie e la verifica del montaggio dei vari componenti rendono la stampa 3D una verifica finale, la maggior parte degli aspetti viene definita dal 3D rendendo tutto molto veloce e richiedendo solitamente pochi aggiustamenti in fase di industrializzazione.”

Dalla prima Fantic alla Rampage di oggi, dove sono state le evoluzioni maggiori?
“Sulla riduzione di dimensioni e peso dei motori, mantenendo o migliorando anche le caratteristiche di usabilità. Sull’integrazione di cavi e display mantenendo un’alta affidabilità nel dialogo tra i vari componenti elettronici (per esempio motore e cambio).”

⌈Leggi la nostra anteprima della eMTB Light Fantic Rampage⌋

Uno sguardo al futuro

La fase “oversizing” (super batterie e rincorsa alle prestazioni) sembra essere finita mentre è cominciata quella del “downsizing” (power unit più efficienti, autonomia ridotta e pesi inferiori a favore della guidabilità), cosa ne pensi?
“Non è finita, ma anche la bici elettrica si sta segmentando e specializzando sempre di più. Se ci pensiamo, una volta esisteva solo UNA bici elettrica. Oggi la bici elettrica non è “la bici per chi non vuole fare fatica” ma soddisfa le esigenze di rider sempre più esigenti e con necessità differenti tra loro.
Le eMTB full-power rimarranno, e richiederanno batterie sempre più capaci e motori sempre più prestanti.
Le eMTB light hanno colmato il gap fra le eMTB “heavy” e le muscolari, andando a soddisfare esigenze di rider differenti e differenti occasioni/motivi d’uso. La bici ti assiste quando serve, con tutti i plus di una muscolare: pedalabilità, handling e leggerezza.”

Dove credi ci sia il maggior margine di miglioramento nelle componenti di una eMTB (telaio, motore, batteria, software)?
“INNOVAZIONE è la parola d’ordine in Fantic: innovazione per uso di materiali (puntone in Injected composite), brevetti, tecnologie e connettività all’interno del sistema bici che, grazie alla drive unit, non è un sistema composto da componenti stand alone ma è un sistema che comunica. Quindi il miglioramento non può avvenire a compartimenti stagni, ma deve essere un’evoluzione di sistema.”

Come saranno le eMTB fra cinque anni?
“Difficile a dirsi perché negli ultimi tre anni c’è stata l’evoluzione che forse doveva avvenire in 10 anni, forse anche di più? Sta cambiando tutto molto velocemente ma il mercato ci offre un’idea di quella che potrebbe essere la direzione generale. Poi, chi può dirlo?”

La tua bici ideale, quella che vorresti progettare se non avessi limiti
“Esiste già ed è la nuova RAMPAGE. Si scherza, chiaramente, ma non troppo. In Fantic, siamo fortunati perché siamo tutti appassionati di bici. Questo ci permette di avere voce in capitolo durante tutto il processo di sviluppo, oltre che di metterci un pezzettino di cuore in ogni prodotto. Per ogni progetto, che ha uno sviluppo medio di un anno e mezzo, abbiamo la possibilità di testare e sviluppare ciò che riteniamo necessario per soddisfare le esigenze del mercato per quel segmento. I limiti direi quindi che non ci sono, o meglio ci sono dei limiti oggettivi/necessari ma non ostacolanti. La bici ideale forse non esiste: una “do it all” non sarebbe specifica, una bici specifica non potrebbe fare tutto, quindi meglio a ogni occasione d’uso una bici dedicata.”

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