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Le MTB più innovative del 2017

di - 29/12/2017

Bold Cycles: dietro le quinte della tecnologia IST

Deviate Cycles Guide

Deviate Cycles Guide
Deviate Cycles Guide

Passiamo a un altro marchio europeo, almeno a livello geografico, il britannico Deviate Cycles. Ha da poco presentato la sua prima creatura, l’enduro con ruote da 27,5″ e 160 mm Guide, disponibile in pre-ordine sul sito con consegne prevista da febbraio 2018. Anche in questo caso troviamo un telaio in carbonio ad alto modulo, la sospensione con carro monopivot assistito da leveraggi con punto d’infulcro molto alto, ma soprattutto l’integrazione della trasmissione Pinion C-12. Quest’ultima presenta 12 rapporti, con spaziatura omogenea del 17,7% e un range del 600% tra il più lungo e il più corto. Per darvi un’idea dell’estensione, la trasmissione SRAM Eagle 12v si ferma al 500% (cassetta 10-50d). I vantaggi? Masse ribassate, protezione da urti (piccola corona anteriore) e agenti atmosferici, manutenzione ridotta all’osso. Il peso non è proprio contenuto, ma non possiamo aspettarci altrimenti: 2.782 g per il telaio in taglia M (ammo compreso) a cui aggiungere 2.100 g per la trasmissione, per 4.482 in totale. Ma i vantaggi superano gli svantaggi, e ai primi bisogna aggiungere la possibilità di cambiare da fermo e il marcato effetto anti-squat della sospensione, a tutto vantaggio del grip sulle salite tecniche e ripide.

Sguardo ravvicinato alla trasmissione integrata Pinion e al rinvio della catena
Sguardo ravvicinato alla trasmissione integrata Pinion e al rinvio della catena

Anche se l’integrazione del gearbox Pinion semplifica le linee del telaio, quello che caratterizza la Guide è la complessità della traiettoria compiuta dalla catena: due sono le puleggie, quella bassa concentrica allo snodo sul telaio del link che guida il forcellone – con altro fulcro sui foderi bassi – e la seconda coassiale con il suo fulcro alto. La traiettoria della ruota posteriore è all’indietro, estendendo leggermente il carro sotto l’azione del tiro catena. Tra le particolarità troviamo l’ampio passaggio ruota, sino a 2,7″, mentre due sono le taglie – M e L – con geometrie moderne ma non così estremizzate per angolo sterzo, fissato a 65,8° (reach di 475 mm per la L, angolo sella di 75°).

Zerode Taniwha

Zerode Taniwha
Zerode Taniwha

Non è una vera novità del 2017 ma era realmente difficile non inserire questo splendore nella nostra hotlist delle superbike più innovative del 2017. Il marchio neozelandese è stato fondato da due amici e appassionati di mountain bike, che ha concretizzato il loro amore per le ruote artigliate nel telaio Taniwha, una moderno enduro con trasmissione integrata Pinion C-12, lo stesso a 12 rapporti perfettamente equi-spaziati e con range massimo del 600% montato sulla Deviate Cycles Guide. Questa moderna enduro sfrutta un telaio in fibra di carbonio con geometrie aggressive ma non troppo (sterzo da 65°, reach da 445 m per la taglia L) per ruote da 27,5″ e travel di 160 mm alla ruota posteriore.

Il singolo pignone posteriore della Zerode Taniwha
Il singolo pignone posteriore della Zerode Taniwha

I punti in comune con la bici precedenti si fermano al gearbox Pinion, qui il telaio è molto più semplice e lineare nelle forme, con carro a quadrilatero dotato di snodo sui foderi alti, e guida catena integrato. Anche in questo caso la dimensione della corona anteriore è limitata per aumentare la luce da terra e quindi scongiurare i rischi di impatti sugli ostacoli del terreno. Il mozzo posteriore è Pinion con asse passante 12×142 mm e singolo pignone proprietario con attacco Direct Mount. Zerode dichiara il peso del telaio, 2.580 e 2.680 g rispettivamente per le taglie M e L (anche XL disponibile), a cui aggiungere 2.100 g per il sistema Pinion (peso totale di 4.680 e 4.780 g).

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.