Pubblicità

Le MTB più innovative del 2017

di - 29/12/2017

Bold Cycles: dietro le quinte della tecnologia IST

Ghost H AMR X

Ghost H AMR X
Ghost H AMR X

Anche questa è una vecchia conoscenza ma sempre attualissima in un panorama MTB attuale che non spicca certo per originalità e innovazione pura. Ghost riprende il concetto di altri brand emergenti applicandoli, quello della massima semplicità derivante dalla trasmissione integrata nel telaio, e lo applica alla propria piattaforma H AMR, trail bike nata per le epic ride alpine.

La Ghost H AMR X si propone anche come una perfetta bici da lunghi viaggi
La Ghost H AMR X si propone anche come una perfetta bici da lunghi viaggi

Nasce così H AMR X, una full suspended che riprende le ruote 27,5″ Plus (telaio compatibile 29er), il travel posteriore di 140 mm e le geometrie comode per creare la perfetta arma per il Backcountry come lo chiama Ghost, ovvero pedalare in remoti ambienti di alta montagna su terreni accidentati, godendo della sicurezza extra e la manutenzione ridotta all’osso offerte dalla trasmissione Pinion P1.18. Nato per il trekking, offre 18 rapporti ben spaziati (step di 11,5%) con un range massimo del 636! Ma non finisce qui perché la H AMR X presenta una presa USB sull’attacco manubrio per la carica di GPS o dispositivi mobile (smartphone) tramite la dinamo integrata nel mozzo anteriore dedicato. Il peso del sistema Pinion P1.18 è di 2.700 g da aggiungere a quello del telaio.

Trasmissione integrata Pinion P1.18 sulla Ghost H AMR X
Trasmissione integrata Pinion P1.18 sulla Ghost H AMR X

In gamma c’è solo l’allestimento H AMR X 9.7+, con telaio in alluminio, al prezzo di 6.199 €, tre sono le taglie (S, M, L) con una sola colorazione disponibile, Tan/Nightblack/Riotred. L’allestimento prevede: forcella Rock Shox Pike RCT3 Solo Air Boost da 140 mm; ammortizzatore a molla Cane Creek DB Inline Coil con leva per il bloccaggio; trasmissione Pinion C1.18 con corona da 30d e pignone da 26d; ruote con cerchi Race Face Arc 40, mozzo anteriore Boost con dinamo integrata e posteriore Pinion; pneumatici Schwalbe Nobby Nic/Rocket Ron da 2,8″; freni a disco SRAM Guide RS 200/180 mm; attacco manubrio Race Face Atlas 35; piega rise Race Fate Atlas 35 da 800 mm; reggisella telescopico Rock Shox Reverb Stealth; sella SDG Fly. Ghost dichiara un peso di 16,4 kg, molto interessante considerata la classe e le potenzialità del mezzo.

Hope Tech HB.160

Hope Tech HB.160
Hope Tech HB.160

Chiudiamo con la versione definitiva di quello che fino a poco tempo fa era un affascinante e sensuale esercizio di stile di Hope Tech, l’arcinoto brand britannico specialista nelle lavorazioni CNC applicate all’alluminio. L’idea del telaio HB.160 nasce qualche anno fa, con il semplice scopo di trovare gli opportuni dimensionamenti di alcuni componenti chiave della mountain bike – tra cui movimento centrale, pedivelle, mozzi – svincolandoli dall’eredità del mondo road, distante anni luce dalle esigenze delle ruote artigliate. Con il passare del tempo il progetto è stato affinato, arrivando vicino alla versione definitiva che vediamo in foto, con triangolo anteriore in carbonio e carro posteriore in alluminio, distante anni luce dall’idea iniziale del 2005 in acciaio saldato. I primi telai sono stati consegnati a settembre 2017 ad alcuni distributori e rivenditori selezionati.

Splendida lavorazione meccanica sui forcellini posteriori
Splendida lavorazione meccanica sui forcellini posteriori

Il sogno di Ian Weatherill e Simon Sharp, co-fondatori di Hope, si è concretizzato nel corso del 2017, quando la biammortizzata da enduro HB.160 (carro a quadrilatero con giunto Horst da 160 mm di travel, ruote da 27,5″) è stata ufficializzata. Ogni singola parte del telaio è concepita e realizzata nel Regno Unito, sfruttando l’esperienza di casa nell’alluminio lavorato CNC e di specialisti britannici del carbonio… non serve ricordare che la maggior parte dei team di Formula 1 ha sede in UK così come molte industrie aerospaziali. Ovviamente l’obiettivo finale è l’integrazione ottimizzata dei componenti Hope, con standard nuovi che sfuggono ai compromessi dell’industria delle due ruote per creare la bici perfetta e totale. Tra le chicche troviamo il mozzo posteriore da 130 mm (+25 mm di spessori) con asse passante da 17 mm e innesto dedicato alla cassetta 11v da 10-44d con design in due pezzi (primi sette rapporti da 10 a 24d ricavati dal pieno da un pezzo di acciaio inox, restanti quattro da 28 a 44 d sempre lavorati a macchina da un blocco di alluminio poi anodizzato), attacco freno a disco posteriore radiale per rotore da 160 mm, asse del movimento centrale da 30 mm, cerchi Tech 35w tubeless ready in alluminio con design asimmetrico e sezione interna di 35 mm, piega rise in carbonio con spessori e disposizione delle fibre ottimizzati secondo le zone di stress. L’ammortizzatore è invece tradizionale (Fox Float  X2 2-pos), mentre le geometrie sono aggressive ma non troppo sulle quattro taglie (da S a XL): sterzo da 65,5° (forcella Fox 36 Float da 160 mm), reach di 438,6 mm per la taglia L, movimento centrale alto 340 mm, carro lungo 435 mm.

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.