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Il Kenya domina a Daegu

di - 03/04/2017

Domenica con tanti eventi di alto interesse quella appena vissuta, con due prove (oltre le maratone italiane) inserite nello Iaaf Road Label. Iniziamo dalla Daegu International Marathon, prova Silver che ha fatto registrare la notevole prestazione del kenyano Mathew Kisorio, primo in 2h07’32”. Il corridore africano faceva parte di un sestetto al comando della gara passato alla mezza in 1h03’ e ai 30 km in 1h29’56”. A seguire il ritmo di gara ha iniziato a mietere vittime e Kisorio si è ritrovato con il solo Vincent Kipsang al 35° km, passando in 1h45’08”. Successivamente anche quest’ultimo ha ceduto e Kisorio è andato a vincere chiudendo a 41” dal record della corsa. Lo sforzo per tenere il ritmo del vincitore è costato il podio a Kipsang, superato da Peter Some (2h09’22”) e dal marocchino Mohamed Reda (2h09’50”), per il kenyano quarto posto in 2h10’23”. Sesta piazza per il giapponese Yuki Kawauchi, autore di una seconda parte di gara in rimonta, in 2h13’04”, ritirato invece il campione uscente James Kwambai. Appassionante la prova femminile con passaggio alla mezza in 1h13’49” per 6 atlete, tutte kenyane salvo la peruviana Wilma Yanet. Poco dopo hanno preso il largo Winnie Jepkorir e Loice Kiptoo con le altre kenyane Pamela Jepkosgei Rotich e Nancy Koech poco dietro. Solo la Rotich è però riuscita a colmare il gap e forzare ulteriormente staccando prima la Kiptoo e poi la Jepkorir per vincere in 2h27’52”, con più di un minuto di miglioramento sul suo precedente record. Alle sue spalle seconda a 4” la Jepkorir, personale per lei come per la Kiptoo in 2h28’39” e la Koech in 2h29’30”, quinta l’ucraina Olha Kotowska in 2h30’18”.

L'arrivo del vincitore Kisorio (foto organizzatori)

SANTIAGO, STESSI VINCITORI DEL 2015

Altra maratona del circuito mondiale l’11esima Santiago de Chile Marathon dove il kenyano Luka Rotich Lobuwan è pervenuto al nuovo record della corsa in 2h09’37”. Passaggi ai 10 km in 31’26” e alla mezza in 1h05’27” per il futuro vincitore insieme a un folto gruppo di testa, ma al 25° km con lui era rimasto solo il connazionale Julius Kipyego Keter. I due (Lobuwan già vincitore nel 2015, Keter nel 2011 e 2013) si sono giocati la vittoria negli ultimi 3 km, con Lobuwan che aveva nelle gambe qualcosa in più per andare a vincere con 18” su Keter, arrivato comunque al suo personale, terzo l’altro kenyano Richard Sigei in 2h12’10”. In campo femminile dopo il passaggio in 1h18’39” a metà gara la peruviana Ines Melchior ha iniziato a forzare l’andatura ritrovandosi sola al comando senza più essere insidiata dalle avversarie per chiudere in 2h34’12”, facendo il bis del successo del 2015 staccando anche il biglietto per i Mondiali di Londra. Alle sue spalle seconda l’etiope Alena Shewarge Amare in 2h36’46” e la kenyana Olga Cherono Kimaiyo, campionessa uscente, in 2h37’02”.

Seconda vittoria in Cile per Luka Rotich Lobuwan (foto organizzatori)

NELLE MEZZE IL KENYA DOMINA FRA LE DONNE

Anche al di fuori del massimo circuito mondiale, la giornata offriva eventi attesissimi come la Berlin Half Marathon dove i primi 5 sono tutti kenyani e dove Gilbert Masai è sceso sotto l’ora correndo in 59’57” con 35” su Vincent Kipchumba e 1’46” su Reuben Limaa. Doppietta kenyana anche fra le donne dove Joan Melly in 1h08’45” e Edith Chelimo in 1h08’57” hanno firmato i loro nuovi personali, terza l’olandese Elizeba Cherono in 1h10’43”. Alla mezza di Madrid successo per l’ugandese Moses Kibet in 1h01’55” davanti al marocchino Moussab Hadout a 28” e al connazionale Ben Siwa a 1’07”, altra doppietta kenyana al femminile con Joy Kemuna miglioratasi fino a 1h10’28” su Polline Wanjiku in 1h12’42”, terza la spagnola Alessandra Aguilar in 1h15’12”. In Olanda la Brunssum Parelloop di 10 km premia il kenyano Ezra Kering in 29’21”, stesso tempo del connazionale Kalipus Lomwai e dell’etiope Demeke Kasaw, classificati nell’ordine alle sue spalle. Ben sette kemnyane davanti a tutte, prima Naomi Jebet in 32’07” su Eunice Mumbua Kioko, stesso tempo, e su Myanne Wanjiku, a 11”. Negli Usa la classica Carlsbad 5000 ha visto il quinto successo nella storia della corsa per l’etiope Dejen Gebremeskel, primo in 13’27” con 20” sul vicecampione olimpico dei 5000 metri, l’americano Paul Chelimo, terzo l’australiano Sam McEntee in 13’51”. Fra le donne prima la kenyana Viola Lagat in 15’35” sull’americana Shannon Rowbury e la giamaicana Aisha Praught, entrambe a 10”.

La vincitrice di Berlino Joan Melly, al ritorno alle gare dopo la maternità (foto organizzatori)