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La Kiplagat rilancia la sua sfida

di - 11/02/2017

Poco più di 48 ore dopo il record mondiale di Peres Jepchirchir a Ras Al Khaimah, Florence Kiplagat è pronta a rispondere, a correre contro quei 3” che la connazionale le ha strappato dal suo primato. E lo fa nella “sua” Barcellona, dove ha ottenuto i suoi due primati e dove dal 2014 è vincitrice dell’eDreams Mitja Maratò che da quest’anno entra nel circuito Iaaf Silver Label. L’incognita è principalmente il vento, che spesso soffia contrario al senso di marcia, ma anche l’evoluzione della stessa Kiplagat, sempre più orientata verso la maratona dove lo scorso anno ha chiuso terza a Londra prima di vincere a Chicago in un sontuoso 2h21’32”. “Sono in buona forma – ha dichiarato al suo arrivo a Barcellona – e se il vento mi lascerà correre forte, proverò a riprendermi il primato”. Ad aiutarla nel suo tentativo due pacemaker d’eccezione, il connazionale Dickson Kipchumba e lo spagnolo Marc Roig, presente ai due precedenti record.

La vittoria della Kiplagat nel 2015, a ritmo di record mondiale (foto organizzatori)

A competere con la Kiplagat sarà innanzitutto l’etiope Dibaba Kuma, con un primato di 1h09’18”, poi la portoghese Jessica Augusto, bronzo europeo lo scorso anno ad Amsterdam e l’irlandese Fionnuala McCormack, protagonista dell’ultima stagione di cross e in questo contesto punta a un tempo di valore anche la nostra Anna Incerti che sceglie la gara giusta con coraggio, ricordiamo che il suo PB è 108’18” e lo scorso anno ha corso in 1h12’51”, tempo assolutamente alla sua portata.

Il cast maschile è guidato dal kenyano Leonard Kipkoech Langat che lo scorso anno corse alla RomaOstia in 59’18”. Il kenyano lo scorso anno è sempre finito sul podio nelle mezze disputate senza mai riuscire a vincere, una maledizione che spera di sfatare a Barcellona, contro i connazionali Joel Kimurer, primo lo scorso anno alla maratona di Seoul e con un PB di 59’36” e soprattutto Abel Kirui, il due volte iridato di maratona già vittorioso a Barcellona nel 2012 che dopo anni di oblio è tornato lo scorso anno con la vittoria a Chicago in 2h11’23”. Altro kenyano di spicco è Victor Kimutai Chumo, molto forte soprattutto sulle distanze corte mentre l’Etiopia si affida a Million Yehualashet.

HONG KONG: TORNANO I DETENTORI

La gara di Barcellona sarà anticipata in base al fuso orario dalla Standard Chartered Hong Kong Marathon, prova Gold dove torneranno i campioni dello scorso anno. Il kenyano Mike Mutai sovvertì tutti i pronostici e punta a ripetersi attaccando anche il record della corsa di 2h11’27”, a sfidarlo l’etiope Feyera Gemeda, primo nel 2014 dopo essersi iscritto a proprie spese e terzo lo scorso anno. L’uomo dal miglior personale è però Markos Geneti, etiope che vanta il titolo mondiale allievi sui 3000 nel 2001 e altre medaglie iridate in pista prima di passare alla strada con un PB di 2h04’54” nel 2012 a Dubai. Da seguire anche il kenyano Stephen Chemlamy, argento ai Giochi del Commonwealth 2014 e terzo lo scorso anno a Parigi in 2h07’37”. In gara anche i kenyani David Kiyeng, primo lo scorso anno a Kosice, Francis Kiprop, Emmanuel Keter, John Cheruiyot e Moses Masai, indimenticato bronzo mondiale 2009 sui 10000 metri.

Mutai vittorioso sotto la pioggia nel 2016 (foto organizzatori)

In campo femminile torna l’etiope Letebrhan Haylay Gebreslasea che proprio dalla vittoria a Hong Kong prese la spinta per trionfare poche settimane dopo a Rotterdam in 2h26’15” e che si dice pronta ad attaccare il record della gara di 2h30’12”. A sfidarla la connazionale Betelhem Moges, già prima a Pechino e Amsterdam e che nelle sue sette uscite in maratona ha sempre corso sotto le 2h29’. Poi Ruti Aga, reduce dalla drammatica esperienza a Dubai in gennaio dove aveva fatto parte del gruppo di testa per 30 km per poi andare in crisi e chiudere in 2h46’16”. Con lei la connazionale Meseret Kitata, prima a Roma nel 2015, Tsehay Desalegn vincitrice a Lanzhou e la bielorussa Olga Dubovskaya, oltre alla kenyana Doris Changeiywo argento ai Giochi del Commonwealth 2010.