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Musica e Running: quando è davvero utile

di - 17/12/2021

musica

Da sempre la musica ha accompagnato gli allenamenti di milioni di runner. Si è passati dai lettori di musicassette ai pratici GPS da polso. Dalle fastidiose cuffie agli auricolari Bluetooth iper tecnologi. Molti cambiamenti, ma un’unica grande costanza: la musica nelle orecchie di tantissimi amanti del running. Ma la musica è davvero utile per un runner? Dipende da ciò che ascoltiamo e da qual è il nostro obiettivo.

 

Cosa accade nel nostro cervello quando ascoltiamo la musica? 

Ascoltare una canzone provoca in noi effetti del tutto simili a quelli ottenuti con l’assunzione di sostanze psicoattive, favorendo il rilascio di dopamina nel cervello.

 

Gli effetti della Dopamina

Anche conosciuta come “ormone dell’euforia”, la dopamina è un neurotrasmettitore che ricopre un ruolo molto importante, sia a livello del sistema nervoso centrale, sia a livello del sistema nervoso periferico. La dopamina entra in gioco in tanti fattori:

  • Controllo del movimento
  • Capacità di attenzione e apprendimento
  • Meccanismi che regolano il sonno
  • Funzionamento della memoria e generare sensazioni di benessere psicofisico. 

Ma la musica non produce effetti esclusivamente sulle emozioni: influenza direttamente anche la pressione sanguigna, il sistema vascolare e il battito cardiaco portando con sé numerose conseguenze. Ecco che in generale possiamo notare come una musica rilassante sia in grado di ridurre i livelli di cortisolo nel sangue. Al contrario, una dai ritmi alti porta all’aumento della pressione sanguigna e del battito cardiaco, potenziando in noi la concentrazione, la motivazione e migliorando l’umore. 

 

Come la musica può influenzare la nostra performance sportiva? 

Sappiamo che la musica innesca nel nostro corpo una serie di cambiamenti sostanziali, ma come questi possono incidere sulla nostra attività fisica? Sono molteplici gli studi che hanno analizzato gli effetti della di una melodia sulla pratica sportiva. Uno in particolare merita attenzione. Quello condotto dall’equipe capitanata da Costas Karageorghis, Vice-Direttore della Sport and Education of Brunel University di Londra. Grazie allo studio è stato definito in modo chiaro quali sono le cinque principali aree che sono influenzate direttamente dalla musica portando benefici e miglioramenti nella pratica sportiva.

 

Le 5 aree influenzate dalla musica 

Dissociazione

Ascoltare musica ci distrae dalla fatica. La maggior parte di noi, più o meno consapevolmente, la utilizza quando fa sport per questo motivo. Questo effetto ha un’efficacia differente in base all’intensità dello sforzo che affrontiamo. Minore è l’intensità dell’attività e maggiore sarà la capacità della musica di distrarci dalla fatica. Quando l’intensità è particolarmente elevata, i meccanismi fisiologici conseguenti riducono sensibilmente la capacità della musica di distrarci. 

Regolazione dell’arousal 

L’arousal è un momentaneo stato energetico dell’organismo che viviamo in determinate situazioni e che porta con sé specifiche condizione fisiche e psicologiche. In poche parole, è l’insieme dei cambiamenti fisici e psicologici che proviamo in modo spesso accentuato prima di una competizione o di un evento rilevante. La musica può essere un ottimo strumento per aiutarci a regolare il livello di attivazione. Le componenti ritmiche hanno un’influenza diretta sull’attivazione fisiologica, mentre i testi e le melodie sono capaci di stimolare componenti emotive. Grazie a ciò è possibile utilizzare la musica, per esempio, per favorire la concentrazione e l’attivazione durante un allenamento, oppure per rilassarci prima di una competizione. 

 

Sincronizzazione

In gergo tecnico viene definito “Rhythm response”, ed è la propensione innata dell’essere umano a sincronizzare i propri movimenti con il ritmo musicale. Nel running, la sincronizzazione dei movimenti con la musica aiuta gli atleti ad acquisire maggiore controllo del proprio gesto atletico, rendendo la performance più efficiente e di conseguenza più duratura. In tal senso, la scelta del genere di musica da ascoltare gioca un ruolo fondamentale. Maggiore sarà l’allineamento tra gli elementi ritmici di una canzone e la cadenza di corsa da noi desiderata e maggiore sarà l’aiuto che la musica potrà darci. 

 

Raggiungimento dello stato di flow

Quando viviamo il flow siamo totalmente immersi in ciò che facciamo. Siamo concentrati esclusivamente sul presente e sul piacere che l’attività che stiamo svolgendo ci dà. La capacità della musica di promuovere uno stato di benessere e di favorire un livello di concentrazione e di attivazione ottimale aiuta l’atleta a raggiungere con maggiore facilità lo stato di flow. 

 

Acquisizione di capacità motorie

Tutto quanto visto fino a ora ci fa capire come la musica possa aiutarci a sperimentare emozioni e sensazioni differenti. Questa varietà, unita alle sue caratteristiche ritmiche ed emotive, ci permette di accrescere la coordinazione dei nostri movimenti accelerando l’apprendimento di nuove capacità motorie. Senza dimenticare che la musica rende ogni apprendimento motorio più divertente e piacevole favorendo lo sviluppo di una motivazione intrinseca.

 

Le mie conclusioni

Gli studi condotti da Karageorghis ci hanno permesso di capire come, quando e perché la musica può favorire la nostra performance sportiva. Questo non vuol dire che tutti dovremmo utilizzarla. La scelta della musica che ci terrà compagnia durante l’attività sportiva va fatta con molta attenzione, tenendo a mente i nostri obiettivi e le nostre caratteristiche. Senza dimenticare che non sempre ascoltare musica è un valore aggiunto. Perché, se è vero che ci può distrarre dalla fatica, è altrettanto vero che un po’ ci allontanerà anche da tutte quelle belle sensazioni che ci hanno fatto innamorare del running.

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.