Pubblicità

New Balance Rebel v4, il Test

di - 22/04/2024

New Balance Rebel v4

New Balance Rebel v4, la quarta versione della scarpa performance ideata da New Balance per garantire massima propulsione, grazie alla tecnologia FuelCell, ci ha convinto sin dalla prima calzata.

A cura di Daniele Milano | foto: Giovanni Milano con realme 11 Pro+

Acquista realme 11 Pro+ QUI!

Categoria: speed training & competition
Peso: 207 g (US 9,5 uomo)
Drop: 6 mm
Stack height: 30/24 mm

La parola all’azienda


“Ribelle di nome, ribelle di natura, la FuelCell Rebel v4
rivoluzionerà il concetto di allenamento quotidiano.”

Tecnologia FuellCell

Questa nuova versione, progettata con tecnologia FuelCell, offre un appoggio incredibilmente reattivo. Questa tecnologia altamente versatile è perfetta per le corse lunghe e costanti, ma anche per gli allenamenti esplosivi su ritmi più sostenuti, garantendo quindi una sensazione di spinta e un ritorno di energia senza pari. Grazie alla sua struttura dinamica, la Rebel v4 è in grado di accompagnare gli atleti in ogni fase del loro percorso di allenamento, spingendoli a superare i propri limiti.

FuelCell + PEBA

L’intersuola della FuelCell Rebel v4 è stata rivisitata e potenziata con una nuova miscela di schiuma FuelCell misto PEBA, mantenendo intatta la sensazione di propulsione che caratterizza questa tecnologia e garantendo un’esperienza di corsa ancora più reattiva e performante.

Nuovo design geometrico

Il nuovo design geometrico dell’intersuola ultraleggera conferisce alla FuelCell Rebel v4 una maggiore altezza e larghezza, garantendo una calzata stabile e sicura. Il battistrada è stato progettato per aumentare la rigidità nell’avampiede, offrendo una risposta immediata durante la corsa.

Design & Finiture

Una linea inedita per questa quarta versione, con intersuola arricchita da un nuovo design geometrico per ridurre il peso ed enfatizzare le proprietà di ammortizzazione, stabilità e rebound, leggasi reattività, del foam FuelCell. Tomaia seamless con lavorazione differenziata per dare più struttura. Big logo New Balance sul fianco catarifrangente, sul fianchetto sia esterno sia interno. Ricorda molto, per materiali utilizzati e volumi degli stessi, la nuova versione max performance della Elite v4, con plate in carbonio integrato.

Chiusura & Alloggiamento

Effetto WoW passato a pieni voti, ovvero… i primi 10 secondi, anche meno, in cui ho infilato il piede nelle scarpe ho avvertito un buon fitting e quella tranquillità mentale di cui ho bisogno per capire che si tratta di una compagna con cui correrò bene. Pianta piuttosto larga, comoda nell’avampiede, con il giusto contenimento del tallone. Si percepiscono il drop basso e un buon contatto con il suolo. L’allacciatura è minimale, a 5 asole longitudinali con le 2 più in alto appaiate per personalizzare meglio la chiusura. Molto apprezzato il materiale della linguetta, piuttosto fine, ma comunque leggermente imbottito, ampiamente traforato per ottimizzare la traspirabilità; permette di stringere bene i lacci senza dare fastidio al dorso del piede. Il collarino, con una buona svasatura, accoglie adeguatamente il piede e facilita il movimento della caviglia.

Comfort

Il FuelCell foam dell’intersuola è veramente morbido e rende il comfort della rullata piacevole. Non si tratta assolutamente di un modello per correre piano, e dimostra tutto il proprio DNA soprattutto su ritmi più allegri, al di sotto dei 5 minuti per chilometro, garantendo un ottimo ritorno di energia. Non dispone di plate in carbonio, e per questa ragione permette al piede di lavorare molto bene e di spingere con forza sull’acceleratore. La morbidezza del foam non deve ingannare perché si tratta di un modello veloce che restituisce efficacemente l’energia trasmessa in fase di rullata.

Rullata

Ottima rullata grazie al rocker accentuato, che facilità non solo l’uscita ma anche l’ingresso. Per quanto la Rebel richieda una buona tecnica di corsa, sebbene si entri un po’ troppo di tallone, per esempio quando l’azione di corsa inizia a essere faticosa verso la fine di un allenamento, si è naturalmente portati a cercare l’avanzamento del piede, grazie pure a una buona stabilità dell’appoggio.

Traspirabilità

Da 10 e lode, perfetta per giornate torride in cui il piede ha assoluta necessità di traspirare. Il mesh della tomaia, combinato con la linguetta traforata, assicura un ottimo interscambio d’aria.

Grip

In scarpe dal foam dell’intersuola morbido come la Rebel, è fondamentale che il grip avvenga non solo grazie alla buona tenuta del compound della suola, ma alla sinergia tra le due componenti. Con la Rebel il foam si deforma parecchio e, più si spinge, più aumenta l’aderenza. Ottima in ogni situazione, anche sul brecciolino se la cava bene, grazie al durometro azzeccato della suola.

Stabilità

La stabilità non è sicuramente una delle sue prerogative principali, non per questa ragione la definirei instabile. Infatti l’intersuola morbida ha comunque un’ottima scampanatura, che allarga di molto la base d’appoggio del piede. Risultato? Mediamente stabile. Sconsigliata a chi non ha una corsa efficiente e appoggi corretti.

Protezione

La Rebel è stata sviluppata per correre forte, senza per questo adottare la tecnologia del carbonio. Il foam piuttosto morbido assorbe bene gli urti ma non protegge il piede più di tanto.

Capacità di ammortizzare

Indubbiamente ammortizza molto bene, ma attenzione, non fatevi ingannare dalla morbidezza del foam. La Rebel non è una calzatura massimo ammortizzamento, bensì una scarpa veloce che combina alla morbidezza dell’intersuola un’ottima reattività e ritorno di energia.

Consigliata per…

Innanzitutto non è adatta ai pronatori e assolutamente sconsigliata a chi corre di talloni. I foam di nuova generazione, come il FuelCell della Rebel, sono molto morbidi e hanno un grado di ritorno di energia incredibile, sono perfetti per correre molto velocemente, ma tendenzialmente instabili. Per correre forte non basta avere delle super shoe come la Rebel, bisogna saper correre. L’ho testata sino a distanze non oltre la mezza maratona e ritengo che quello sia il suo limite. Come ritmo l’ho trovata favolosa nei “lavori”, girando tranquillamente sotto ai 4’30” al chilometro, anche se so che può andare molto più forte. Complessivamente mi è piaciuta molto e la trovo una validissima alternativa alla Elite v4 con plate in carbonio integrato.

Se vuoi conoscere New Balance, VAI QUI!

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”