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New Balance Supercomp Trainer, il TEST

di - 31/10/2022

New Balance Supercomp Trainer, giusto ieri ho avuto l’opportunità di correre con la nuova arrivata del brand americano, calzatura da strada dalle prestazioni incredibili, anche se un po’ fuorilegge…

Fotografie scattate con realme 10

Cosa dice Andrea Galeazzi a proposito di realme 10?

Missili fuorilegge!

Eh sì, avete letto bene, perché le Supercomp Trainer, avendo un’altezza da terra dichiarata di 47 millimetri sotto al tallone e 39 sotto all’avampiede, sono considerate dalla Federazione internazionale di atletica, ovvero la World Athletics, ex International Association of Athletics Federations (IAAF), proibite, in quanto superano il limite massimo di altezza dal suolo di 40 millimetri complessivi.

Tutto questo preambolo non limita certamente le incredibili caratteristiche tecniche di queste calzature da allenamento che, testate per una quindicina di chilometri complessivi, sviluppati su due uscite differenti, mi hanno dato delle super soddisfazioni.

1990 – El Diablo – Litfiba…il gusto della trasgressione!

Vi ricordate “El Diablo” album fantastico di Piero Pelù e soci, ovvero i Litfiba? Correva l’anno 1990 e, tra i tanti pezzi, uno mi aveva colpito più degli altri, PROIBITO.

Proprio ieri pomeriggio, mentre sfrecciavo sui Navigli con ai piedi le nuove New Balance Supercomp Trainer pensavo a quanto fosse figo trasgredire di “qualche banale millimetro” per sentirmi pistolero fuorilegge, inseguito a rotta di collo dallo sceriffo di turno.

New Balance Supercomp Trainer, una scarpa tutta da raccontare!

Una scarpa insomma, che mi ha fatto divertire dal primo all’ultimo metro e che, lasciando per un attimo da parte i dischi dei grandi Litfiba, vi voglio raccontare.

IL TEST di Daniele Milano Pession

First Impression

Unboxing molto stimolante perché la New Balance Supercomp Trainer è particolarmente bella. Disponibile al pubblico in due colorazioni, a me è toccata la “Vibrant spring glo con victory blue e vibrant apricot” che, come da foto, risulta un verde chiaro molto figo, con intersuola in FuelCell Foam che richiama il colore principale.

Intersuola oversize

Le dimensioni decisamente over dell’intersuola, grazie ad una sapiente ed altrettanto efficace distribuzione dei volumi complessivi, non appesantiscono assolutamente la linea della scarpa, caratterizzata da un rocker molto accentuato, non solo nella zona dell’avampiede, ma anche nella parte posteriore della calzatura.

Questo fa si che in posizione eretta si abbia la netta sensazione di essere appoggiati più sui talloni che sul resto del piede. In fase di corsa, questa sensazione di instabilità si trasforma in propulsione in avanti molto marcata, che invita all’avanzamento aiutando enormemente la rullata.

Ru-l-l-l-ata?

Una gran bella rullata, una rotondità dell’appoggio molto facile con una buona proiezione del corpo in avanti. Con la nuova New Balance Supercomp Trainer non è facile stare in piedi da fermi e, a dirla tutta, non è nemmeno così comodo. La Supercomp è fatta per correre e anche piuttosto veloce, esattamente come abbiamo fatto noi l’altro pomeriggio sul Naviglio. Una bella galoppata in compagnia.

Onestamente con la nuova New Balance non mi è proprio saltato per la testa di correre piano, ma la contrario mi è venuto sin da subito voglia di spingere e andare via rapido con appoggi veloci. Una rullata facile quindi, che mi è piaciuta, anche se l’ho trovata fin troppo ovattata dal foam dell’intersuola, quasi esagerato in quanto a spessore. Ma da tutto questo il comfort ne guadagna ulteriormente. Sono però convinto che un foam più minimale avrebbe reso la Supercomp altrettanto confortevole, ma nei limiti della legalità della World Athletics

Cosa dice New Balance?

New Balance FuelCell SuperComp Trainer è la scarpa da allenamento quotidiano più avanzata. Presenta un’intersuola FuelCell che grazie alla tecnologia Energy Arc, rende la corsa incredibilmente veloce.

La tecnologia Energy Arc

La tecnologia Energy Arc prende vita grazie ad una piastra in fibra di carbonio bombata inserita tra due strati di schiuma FuelCell e un “vuoto strategico” per massimizzare una sensazione di super reattività sotto il piede, offrendo un intenso ritorno di energia.

Tomaia tecnica

La FuelCell SuperComp Trainer presenta una tomaia tecnica in maglia elegante con linguetta a soffietto, per una sensazione avvolgente alle massime velocità.

I numeri della FuelCell SuperComp Trainer

Stack height

47/39 millimetri

Drop

8 millimetri

Peso

UOMO: 320 grammi – DONNA: 265 grammi

Categoria

Massimo ammortizzamento e reattività – Allenamento

Quanto costa?

La FuelCell SuperComp Trainer è disponibile già da fine luglio nei negozi monomarca New Balance e presso rivenditori selezionati al prezzo di 220 euro.

FINITURE

Indubbiamente, i missili che ho indossato per questa due giorni di corse folli son ben rifiniti. La Supercomp deve essere in grado di gestire alte velocità, senza perdere mai le proprie caratteristiche e la cura delle rifiniture è fondamentale.

Diversamente la calzatura rischierebbe di aprirsi come una scatola di sardine e addio sorpresa. Finiture di pregio quindi, che vanno ad aggiungersi ai materiali di pregio utilizzati. Anche se 220 euro sono tanti soldini, ma davvero tanti, la nuova arrivata di scasa NB sembra proprio che giustifichi questa grande spesa, sebbene comunque in linea con i prezzi delle competitor.

CHIUSURA & ALLOGGIAMENTO

In una calzatura da running con intersuola così generoso, ben 47 su 39 millimetri sotto ai nostri piedi, esige assolutamente una chiusura precisa e un alloggiamento più che eccellente.

Non stiamo infatti parlando di una racer da usare unicamente il giorno della gara, ma di una scarpa da usare anche tutti i giorni per le proprie uscite di running. Ho molto apprezzato il knit della tomaia, leggermente elasticizzato, come si vede nella foto qui sotto, che assicura precisione nella calzata, avvolgente senza stringere troppo e assolutamente modulabile grazie ad un’allacciatura di tipo tradizionale, a 7 asole più una supplementare.

Asole piatte. longitudinali, lacci piatti cavi leggermente elasticizzati che, una volta stretti, permettono comunque un discreto movimento del piede, assicurando un buon flusso sanguigno e ritorno venoso sino alla punta delle dita.

LINGUETTA

Linguetta davvero molto confortevole, in knit altamente elastico, con due ampi fascioni integrati alla base dell’intersuola per evitare movimenti laterali.

La linguetta è come non averla e segue perfettamente l’anatomia del collo del piede. Fascia comunque a sufficienza per non far percepire in alcun modo l’allacciatura, quindi il massimo comfort, anche in questo caso, è assicurato

COMFORT

L’abbondanza e lo spessore del foam è indubbiamente sinonimo di comfort, davvero ai massimi livelli. 47 millimetri sotto al tallone potrebbero però essere sinonimo di instabilità, ma, grazie alla tecnologia “Energy Arc”, la New Balance Supercomp Trainer si è dimostrata piuttosto, anche se non è questa la caratteristica principale che la rende una calzatura vincente.

TRASPIRABILITA’

Un knit ampiamente traforato, senza compromettere la stabilità della tomaia, favoriscono la naturale traspirazione del piede.

GRIP

Utilizzata su terreno asciutto, asfalto e pavé, si è dimostrata all’altezza anche se, ma qui si tratta solo di una sensazione non testata direttamente sul campo, non mi sembra la calzatura ideale da utilizzare su asfalto bagnato. Provare per credere…

STABILITA’

Ne ho già accennato nel paragrafo dedicato al COMFORT. La nuova di New Balance non vuole essere a tutti i costi una scarpa stabile, ma veloce, reattiva ai massimi livelli e soprattutto molto confortevole.

La tecnologia Energy Arc adottata nella costruzione dell’intersuola si è dimostrata efficace, contenendo a sufficienza lo sfiancamento del piede verso l’interno.

PROTEZIONE

Indubbiamente, l’altezza garantita dal suolo, 47 su 39 millimetri, protegge bene il piede e le articolazioni. Non per questo si deve pensare alla New Balance Supercomp Trainer come ad una calzatura protettiva in ogni condizione.

Il piede è ben protetto, se gli appoggi sono rapidi, sicuri e veloci. Sconsigliata vivamente a chi ha problemi di appoggio o peggio ancora marcata pronazione.

CAPACITA’ DI AMMORTIZZARE

Mentre correvo, mi è venuta in mente una vecchissima pubblicità televisiva dei materassi Permaflex, ai tempi del Carosello sui canali RAI, Un uomo e una donna in pigiama saltavano come matti su di un materasso matrimoniale e la musichetta faceva qualcosa tipo “Bidi bodi Bu, tattarattà, bidibodi bù, tattarattà”.

Le New Balance sono due cuscini sotto ai piedi, ma, a differenza di tante altre, grazie alla piastra in carbonio integrata, spingono come fulmini, anche se indubbiamente un po’ di energia si disperde nel gigantesco cuscino che abbiamo sotto ai piedi.

Poco male però, non trattandosi di calzature da gara, oltre ciò che consente il regolamento internazionale, assicurano un grado di ammortizzazione impareggiabile.

CONSIGLIATA PER…

Quando rimango personalmente soddisfatto dall’utilizzo di una calzatura, è sempre con grande piacere che mi dedico a questo paragrafo dei test. Ci tengo particolarmente affinché il maggior numero di runner possibile si possa divertire tanto quanto me.

La New Balance Supercomp Trainer è perfetta per runner che, indipendentemente dal livello e soprattutto dalla cosiddetta velocità di crociera che sono in grado di mantenere, hanno una tecnica di corsa evoluta. Per usare calzature come la Supercomp non ci si può improvvisare runer veloci solo perché sotto ai piedi ci sono due piastre in carbonio che ci aiutano a correre più veloci. Calzature da running con piastr aintegrata, carbonio, fibra di vetro o nylon, se utilizzate da runner con grosse lacune nella tecnica di corsa possono solo fare danni. Al contrario sono lo strumento ideale per raggiungere velocità e ritmi notevolmente più veloci dei nostri abituali, se siamo dotati di una buona tecnica. Non serve avere né gambe grosse né muscoli possenti, ma è necessario rispettare le più semplici leggi della biomeccanica.

Con la New Balance Supercomp Trainer la rullata risulta davvero facile e immediata, il buon rocker aiuta molto e la tecnologia Supercomp Arc ci perdona anche qualche “errorino” di troppo, ma ricordiamoci bene che non abbiamo ai piedi né una 1080, sempre di New Balance o una 880!

Per il peso del runner io non andrei oltre i 75 chilogrammi canonici, per evitare che il foam ceda in modo eccessivo, soprattutto in fase di appoggio. Per chi si diverte con questo genere di calzature “massima performance” suggerisco di tenere i piedi sempre molto allenati con almeno una seduta alla settimana di tecnica di corsa e andature.

Dopodiché le New Balance Supercomp Trainer faranno tutto il resto, basterà spingere a fondo sull’acceleratore!

La storia di New Balance

New Balance, con sede a Boston, ha una mission: produrre prodotti globali che gli atleti siano orgogliosi di indossare, i nostri collaboratori fieri di creare, e il nostro pubblico felice di vestire.

“Da sempre il running è il Core Business di New Balance. Nel 1961 il marchio inventò la Trackster, prima scarpa running al mondo in assoluto e la prima ad avere un’intersuola composta da più materiali, rialzata sotto il tallone e disponibile in diverse larghezze.”

Tutte le tecnologie all’avanguardia vengono sviluppate da New Balance per la categoria running che ha come mission quella di sviluppare il miglior prodotto sul mercato, collaborare con atleti affermati che diano credibilità al brand, costruire la migliore comunità di runners e connettersi ai migliori eventi running del mondo. New Balance è sponsor di alcune delle più importanti e riconosciute gare e maratone a livello mondiale come la New York Marathon, London Marathon, Deejay Ten e molte altre.

 

 

 

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”