Brett Rheeder si è aggiudicato la 16ª edizione della Red Bull Rampage dopo aver tirato una delle linee più potenti e più toste della giornata al leggendario evento freeride di Virgin, nello Utah
Il rider canadese ha combinato trick complessi e una guida tecnica per trionfare davanti al freerider polacco Szymon Godziek e all’altro canadese Brandon Semenuk, il più titolato nella storia della Rampage con quattro vittorie.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla Red Bull Rampage 2022
L’evento di quest’anno ha visto 16 dei migliori freerider del mondo portare il loro stile e la loro tecnica nel deserto dello Utah, cercando di spingere ancora una volta i confini di questo sport.
Dopo aver vinto l’evento nel 2018 ed essersi classificato al secondo posto nel 2019, Rheeder era determinato a tornare sul gradino più alto del podio e ha realizzato una gara straordinaria.
Dopo aver azzeccato il suo enorme drop d’ingresso, Rheeder ha eseguito un ‘flip can’ su un corposo ‘drop to tail whip’ di 14 metri solo pochi secondi dopo. Il canadese ha poi continuato a fare trick, combinando figure complesse e ripide cavalcate tecniche per ottenere un punteggio di 90,66 e assicurarsi il secondo titolo alla Rampage.
Rheeder, 29 anni, ha dichiarato: “Ero piuttosto incerto su cosa sarebbe successo quest’anno. Ho affrontato molti cambiamenti come persona e non sapevo se sarei mai tornato a questo livello di riding. Quindi, a essere sincero, non sono venuto per vincere. Volevo solo assicurarmi che qualsiasi cosa facessi fosse per me.”
Rheeder non è stato l’unico rider a realizzare una manche complessa alla Red Bull Rampage 2022, con Szymon Godziek che ha messo insieme una manche audace con una serie di azioni impressionanti.
Il freerider polacco ha scelto di percorrere il famigerato canyon gap di Kelly McGarry, lanciando diversi manual e alcuni trick enormi – tra cui un ‘flat drop 360’ e un backflip su un gap di 75 piedi – per stupire i giudici.
Alla fine della sua run, Godziek ha ottenuto un punteggio di 86,33, sufficiente per assicurarsi il secondo posto e il suo primo podio alla Rampage.
Godziek, 30 anni, ha dichiarato: “Non ero sicuro se fare il 360 nella prima o nella seconda manche. È stata una decisione presa all’ultimo momento ed è stato super spaventoso. È stata la cosa più terrificante della mia vita. È andata bene, ma è stato molto pesante.”
A completare il podio della Red Bull Rampage 2022 è stato il quattro volte campione Brandon Semenuk, con il canadese che è volato giù per lo scivolo di partenza sfoderando il suo caratteristico ‘tail whip’ sul flat drop.
Ha concluso la sua manche con un ‘360 flat spin knack’ per ottenere un punteggio finale di 84 che gli è valso il terzo posto, mentre il ‘caveman air’ all’inizio della sua manche gli ha permesso di aggiudicarsi il premio Best Trick.
Semenuk, 31 anni, ha dichiarato: “Quella linea mi ha chiamato. Non sono stato l’unico atleta a considerarla, ma ho deciso di continuare perché pensavo che potesse funzionare. È stata una soluzione molto bella e difficile da ignorare, perché è stata un’opportunità unica per il modo in cui è stata costruita la piattaforma di partenza, un’opportunità che potrebbe non ricapitare. Quindi, nonostante la difficoltà, secondo me valeva la pena rischiare.”
Semenuk era tra i molti rider che volevano fare una seconda manche, desiderosi di migliorare il proprio punteggio. Tuttavia, il vento non ha voluto saperne di mollare, e quindi non c’è stato spazio per una seconda run e i posti sul podio sono rimasti invariati.
Oltre ai primi tre classificati, sono stati molti i momenti che hanno entusiasmato il pubblico. Jaxson Riddle si è aggiudicato ancora una volta il Michelin Style Award per la sua manche ricca di trick ispirati alle moto, mentre la leggenda del freeride Cam Zink ha vinto il BFGoodrich Toughness Award per la sua perseveranza e la sua grinta.
Tom Van Steenbergen si è giustamente guadagnato il McGazza Spirit Award dopo il suo incredibile ritorno da un incidente che gli ha cambiato la vita, mentre il Kia Digger Award è andato al team di Brett Rheeder composto da Phil McLean e Austin Davignon.
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[foto: Red Bull Content Pool]
