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Toscana, Rinascimento senza fine

di - 25/10/2022

ciclista in azione su strada sterrata fra le colline della toscana

Pedalare lungo gli itinerari cicloturistici che attraversano la Toscana è l’occasione per ritrovare il proprio benessere fisico e mentale, grazie allo stile di vita rigenerante, in armonia con luoghi e persone che si respira in questa regione dai mille volti.
La bicicletta è il mezzo ideale per sentirsi parte l’infinita bellezza della Toscana, che invita a stupirsi e a nutrire l’anima lungo percorsi ricchi di scenari e paesaggi inattesi.
Ogni itinerario si trasforma così in un viaggio alla scoperta della dolcezza dei paesaggi e del clima, del rapporto armonico tra uomo e ambiente, di una storia plurisecolare, di un modo unico di vivere la cultura e la bellezza.

Un viaggio dentro il viaggio

Ciclovie, percorsi permanenti a basso traffico e ciclo itinerari. Illustrati nell’Atlante degli itinerari cicloturistici sul sito VisitTuscany.com, si presentano come una trama, a volte più rada, altre più fitta, per entrare in contatto empatico con il territorio. Procedendo al ritmo delle due ruote, si può arrivare in piccoli paesi incontrando e conoscendo chi ci abita, raggiungere le cime delle montagne entrando nei boschi e sentendo il variare della temperatura con il variare della pendenza, sfiorare l’acqua dei fiumi e del mare immersi nel profumo di note ambrate o di salsedine, ascoltare il silenzio che tanti scenari della campagna toscana sanno regalare.

Una offerta ricca e varia

Oltre 20.000 km di itinerari cicloturistici, che si aprono ad accogliere le diverse anime del ciclismo, dagli amanti della mountain bike, che prediligono una completa immersione nella natura, a coloro che non sono ciclisti abituali ma che non vogliono rinunciare all’emozione pedalando una eBike, senza dimenticare i sempre più numerosi ciclo viaggiatori, che nei percorsi Gravel trovano il gusto della storia della Bicicletta e dei grandi eventi e chi, con la bici da strada, rivive le imprese dei campioni.

Luoghi, sapori ed esperienze alla portata di tutti, per andare alla scoperta di un patrimonio fatto di città d’arte, borghi autentici, natura incontaminata, mare, montagna, enogastronomia e artigianato, grazie a un’offerta di percorsi ricca e varia per lunghezze e difficoltà altimetriche, dagli itinerari lineari da percorrere a tappe e in più giorni a quelli ad anello da gustarsi appieno in un’escursione giornaliera. Alcuni dei percorsi permanenti ricalcano i tracciati della grande tradizione sportiva, altri si muovono sulle orme di antiche direttive e non mancano spot dedicati agli appassionati delle discipline più adrenaliniche

Eventi iconici e percorsi permanenti

Il calendario toscano delle due ruote è ricco di eventi esclusivi, dal forte carattere identitario, in cui il rispetto dell’ambiente e la tutela del territorio sono il filo conduttore. Ne sono il maggiore esempio L’Eroica (con Nova Eroica), giunta quest’anno alla 25ª edizione. Il bello è che chiunque può riviverne le emozioni, in qualsiasi stagione dell’anno, cimentandosi con il percorso permanente.
Nel primo week end di marzo Siena diventa poi la capitale del Ciclismo internazionale, per professionisti e amatori con La Strade Bianche che vede. Il Tuscany Trail, il più grande evento bikepacking al mondo, consente invece di mettersi alla prova in autosufficienza in un’avventura lunga 500 km, da Nord a Sud.

Tantissimi poi i percorsi iconici, ognuno con una propria anima da scoprire, come la Via Francigena o il Grand Tour Val di Merse, tracciato permanente di 176 km che unisce la Val di Merse alla Val su strade a bassissima percorrenza, con un libro di viaggio da timbrare nei borghi che si attraversano.

Tanti volti, una passione

Si può decidere di pedalare dalla montagna al mare, dalle vette appenniniche alla costa tirrenica, lungo strade bianche, dove il silenzio per l’assenza di traffico e lo scricchiolio delle ruote della bicicletta sulla ghiaia sono emblema della poesia della bicicletta, e su direttrici secondarie che attraversano paesaggi Patrimonio dell’Umanità, tra grandi parchi e riserve naturali. Si può scegliere la stagione che più ci aggrada, da quella temperata, tra fioriture, boschi rigogliosi e colline coltivate, a quella fredda, immergendosi nei suggestivi colori del foliage autunnale. Si può pedalare in cerca di esperienze indimenticabili, come degustare un piatto locale, percorrendo i “mangia e bevi” collinari in cui strappi, discese e falsipiani si alternano, facendo tappa in frantoi, fattorie e agriturismi per degustazione di vino e delle specialità tipiche. O ancora andare alla scoperta della cultura, delle tradizioni e dell’arte di una regione che è un vero e proprio museo a cielo aperto, con le sue città e borghi d’arte, i sette luoghi Patrimonio dell’Unesco da scoprire attraverso la lente di ingrandimento della bicicletta. E per rigenerarsi non può mancare una giornata alle terme di Bagno Vignoni, Saturnia, Gambassi, Bagni di San Filippo, Monsummano, San Casciano, Montecatini, San Giuliano e Chianciano.

I cinque paradisi toscani

I Bike Park di Punta Ala, Abetone, Amiata, Alpi Apuane e Massa Marittima sono l’altra faccia della Toscana a due ruote, quella più adrenalinica di chi cerca north shore, pump track, skill park, kid park, trail center e race track. Ce n’è per tutti, da chi è alle prime armi a chi vuole imparare tecniche più avanzate, a chi si diverte in discese estreme, sempre nella massima sicurezza.
Torrette, Cala Violina, Anello dell’Abetone, Monte Brugiana, Volante sono solo alcuni dei percorsi all’interno dei Bike Park della Toscana, che offrono una ricca rete di percorsi downhill, freeride ed enduro, serviti da impianti di risalita e curati in ogni dettaglio da personale professionale.

Scegli il tuo itinerario

Ecco alcune delle numerose proposte per esplorare la Toscana dalla sella di una bicicletta

Monte Perone – MTB/Gravel
Area: Isola d’Elba
Lunghezza: 17 km
Percorso consigliato ai biker più esperti, racconta la natura elbana, che magicamente unisce le spiagge e il mare a boschi di castagni, corbezzoli e lecci. Superati i tratti più tecnici in salita, si arriva nella più estesa pineta dell’isola, in uno dei punti più panoramici, posizione strategica sin dall’antichità come testimoniano i vicini resti di un’antica fortificazione etrusca. La discesa, sempre tecnica ma più facile, conduce di nuovo verso il mare e se il clima lo permette ci si può regalare un bagno rigenerante nella spiaggia Paolina.

Tra l’Abbazia di Sant’Antimo e Montalcino – MTB/Gravel
Area: Val d’Orcia
Lunghezza: 27 km
Terra del Brunello di Montalcino, in Val d’Orcia il binomio bici e vino vive in un percorso ad anello su asfalto e strade bianche, perfetto in MTB e gravel, che consente di immergersi nella bellezza delle case vinicole con un viaggio nella storia, partendo da Castelnuovo dell’Abate e dalla vicina Abbazia di Sant’Antimo. Risalente al IX secolo per volere di Carlo Magno, meritano una visita la Cappella Carolingia, la cripta, il loggiato superiore, la farmacia e l’orto di San Benedetto. La prima parte del percorso, tutto in salita, passa dal valico del Lume Spento. Arrivati a Montalcino c’è tutto il tempo per scoprire il borgo e approfittare di una pausa prima di rimettersi in sella per un rientro completamente in discesa.

La Ciclopedonale Puccini – Road bike
Area: piana di Lucca
Lunghezza: 30 km
Partendo da Ponte a Moriano in direzione Torre del Lago, ripercorre la storia del grande maestro, dalla casa di famiglia in cui trascorreva le vacanze a Celle di Piscaglia, a quella natale in centro a Lucca, fino alla villa di Torre del Lago dove amava comporre molte delle sue opere. Ad accompagnarci inizialmente saranno le acque del fiume Serchio per giungere poi alla città gioiello di Lucca, con la casa natale oggi Museo Puccini, Piazza dell’Anfiteatro e una piacevole pedalata sulle mura rinascimentali, osservando i monumenti cittadini e le vicine vette del Monte Pisano e delle Alpi Apuane. Si torna poi al parco fluviale fino al lago di Massaciuccoli con l’oasi Lipu, dove tra canneti e falaschi sarà facile scorgere gli uccelli che la vivono e Villa Puccini.

Sulle orme dei grandi del Ciclismo – Road bike
Area: Mugello
Lunghezza: 66 km
Il Mugello, con le sue impegnative salite, è una sorta di palestra in cui respirare i fasti dei campioni. Su e giù per gli Appennini, con le ascese al Passo della Futa, protagonista di tanti eventi sportivi, tra cui il Giro d’Italia del 2007, e al Passo della Crocetta, che alterna tratti dolci a strappi ostici. Il tratto più impegnativo arriva con le località Santa Lucia, Monte di Fò e finisce a L’Apparita. L’ombreggiatura degli alberi nei tratti con pendenze oltre il 10% e la bellezza dei tornanti che si attorcigliano nel fianco della montagna sarà la degna ricompensa di tanta fatica. Conquistata la vetta, si discende costeggiando il lago di Bilancino.

Attraverso i boschi dell’Amiata – eBike
Area: monte Amiata
Lunghezza: 17 km
Partendo da Abbadia San Salvatore, è d’obbligo una visita al Parco Museo Minerario per scoprire un percorso all’interno del monte e degli uomini che per anni si sono dedicati all’estrazione del cinabro. All’inizio dell’ascesa ai 1.738 metri dell’Amiata incontriamo dapprima la folta vegetazione boschiva di Prato delle Macinaie e Prato della Contessa, con faggete di alberi secolari. Arrivati in vetta, si potranno percorrere a piedi gli ultimi 500 metri fino alla Croce, per dominare con lo sguardo la Val d’Orcia e la Maremma gettando lo sguardo fino al Lago di Bolsena e alla Val di Paglia. Dalla Valle dell’Inferno nelle giornate limpide si individuano facilmente anche le sagome del Monte Argentario, dell’Isola d’Elba e del Giglio.

Nella campagna di Peccioli e Montaione – eBike
Area: Valdera
Una giornata tra borghi, arte e natura su percorso accessibile a tutti grazie all’e-bike. Dopo aver visitato la Cappella dell’Ascensione, nel complesso del Sacro Monte di San Vivaldo, si pedala dapprima nel paesaggio più nudo caratteristico della Valdera, per poi immergersi nella dolce campagna Volterrana. In direzione Peccioli, ogni borgo racconta una storia, come a Iano e Villamagna, piccoli accrocchi di case con gli abitanti seduti a chiacchierare. L’arrivo a Montelopio è preceduto da un viale di cipressi che ci conduce al borgo, sarà poi la volta degli ulivi che accompagnano a Fabbrica e Peccioli, dove le emozioni si susseguiranno senza sosta nel museo a cielo aperto e diffuso, tra le imponenti sculture che vigilano questi luoghi. Il percorso si conclude passando da Castelfalfi con il suo castello e le rilassanti colline che lo circondano.

Per info:
VisitTuscany