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Vectiv Enduris II The North Face: il Test

di - 02/09/2022

Fabio Scipioni, nostro tester di riferimento per tutto il comparto The North Face, ritorna sul luogo del delitto con la Vectiv Enduris II ai piedi. Le ottime impressioni riportate con la versione d’esordio dello stesso modello fanno ben sperare. Vediamo nel dettaglio com’è andata!

 

Vectiv Enduris II: Buona la seconda! 

The North Face questa volta ha deciso di fare davvero sul serio e si ripropone al vasto pubblico degli amanti del trail running con la nuova Vectiv Enduris II. Una calzatura meno estremizzata della Flight Vectiv con piastra in carbonio a cui eravamo abituati, ma comunque altamente performante.

 

Vectiv Enduris II The North Face sorella minore della Flight 

Il 2021 è stato indubbiamente l’anno di consacrazione per i modelli di calzature da trail running di The North Face. Oggi vi parliamo della Enduris II, la seconda versione della scarpa considerata nel 2021 l’entry level della gamma Vectiv. Quest’anno, aspetto da non sottovalutare, la casa americana ha proposto un’ulteriore proposta per il grande pubblico chiamata Vectiv Eminus.

 

Vectiv, la rivoluzione di The North Face

La linea Vectiv ha rivoluzionato lo scorso anno il mercato delle scarpe tassellate, proponendo per la prima volta intersuole in carbonio. La destinazione d’uso di questi modelli è limitata ad atleti o corridori molto esperti. 

La sorella Enduris II è stata concepita per un utilizzo meno race, cercando però soluzioni tecniche che la identificassero. Ne è risultata una scarpa destinata indubbiamente alle lunghe distanze, dove il comfort è la priorità assoluta. Inoltre è stata sostituita la tecnologia del carbonio con il TPU, un materiale termoplastico molto resistente ed elastico.

Le colorazioni proposte per il 2022 sono tre, sharp green/tea green, TNF navy/banff blue e quella che abbiamo testato, white trail marker print/brilliant coral. Al di là del gusto personale, quest’anno la Enduris II risulta meno anonima, assolutamente attuale alle tendenze. A noi di 4Running piace molto…

 

the north face

 

La prima impressione

La scarpa, benché concepita per un uso trail lunga distanza, risulta contenuta nei suoi volumi. La linea è piuttosto tradizionale, non eccessivamente stretta. L’altezza dell’intersuola è evidente. Lo shaper complessivo si caratterizza per il rocker accentuato. Tomaia, una grande novità della Vectiv Enduris II The North Face. Partirei dalle principali novità rispetto al modello 2021, tutte contenute nella tomaia: 

– La protezione sulle dita è notevolmente migliorata. E’ stato infatti inserito TPU dalla punta a correre su ambo i lati della calzatura in direzione della seconda asola dei lacci.

– Il collarino è stato alleggerito, ma si presenta sempre rigido attorno al tallone, a garanzia di un ottimo sostegno. Anche qui è stato protetto esternamente con TPU per contenere i possibili urti. Nella parte più alta che gira attorno ai malleoli, l’imbottitura è generosa.

– Molto interessanti gli inserti in materiale TPU sul mesh. Mi riferisco a tutte quelle piccole punte rivolte in avanti che, oltre a costituire un bell’elemento estetico, contengono bene la tomaia. Possiamo immaginare quanto la stessa si deformi per un utilizzo su lunghe distanze.

– La linguetta è di tipo tradizionale e non un pezzo unico con la tomaia, è molto imbottita. TNF ha inserito una striscia di tessuto nero che scende centralmente per evitare qualsiasi pressione o fastidio da parte dei lacci, che sono piatti. Le asole sono 7, 6 a taglio piatto, l’ultima verso il malleolo (che spesso non viene utilizzata) con foro di tipo tradizionale. La soletta interna in Ortholite è molto fine ed anatomica.

 

Intersuola

Come nella scorsa stagione, il modello Enduris II presenta tra intersuola e tomaia una piastra di colore nero, ben visibile, di materiale TPU. Questa soluzione si è rilevata per TNF il perfetto compromesso tra carbonio e un’intersuola tradizionale in gomma. Il TPU garantisce un ottimo ritorno elastico in fase di spinta e, vista la sua durezza, una fondamentale protezione nei terreni sconnessi. Gli inserti che si vedono lateralmente portano maggior sostegno e limitano la deformazione della scarpa nei diagonali sconnessi.

L’intersuola è a doppia densità. Una parte di colore grigio più dura al tatto e una bianca più morbida. Il disegno non è casuale: la sezione bianca e morbida è stata posizionata esternamente a partire da metà scarpa verso la punta. Quella più rigida sotto il tallone e internamente sotto la volta plantare. In questa maniera viene privilegiata la corretta presa di terreno sulla parte esterna e anteriore ed è garantito il sostegno in fase di spinta, evitando pronazioni eccessive. Anche il tallone è ampiamente sorretto, per coloro che non hanno una tecnica perfetta.

 

 

Suola e Tassellatura

La suola della scarpa è fatta con una gomma a brevetto TNF di derivazione ecologica che si chiama SurfaceCTRL. Si tratta di una mescola ottimale per il trail e le lunghe percorrenze, piuttosto morbida al tatto. I tasselli sono densi sotto tutto il piede, con una maggiore concentrazione da metà scarpa fino alla punta. Sono disegnati con un’apertura ad ala per migliorare la spinta. Nella parte posteriore il disegno è esattamente l’opposto, per venire in aiuto nel caso di appoggio sbagliato sul tallone con conseguente scivolata.

L’altezza dei tasselli è relativamente contenuta, 3,5 mm. Si capisce che la Enduris II è pensata per terreni tipici del trail, non troppo tecnici, sterrati bianchi. In più, questa copertura si è sempre rilevata ottima nelle porzioni su asfalto, con un comportamento non traumatizzante per le articolazioni. Il limite evidente sono sempre i percorsi molto bagnati e fangosi dove una tassellatura piuttosto bassa non garantisce il perfetto ancoraggio.

 

 

Il terreno di prova per la Vectiv Enduris II The North Face

Per effettuare il test completo, ho percorso 180 km, 50 dei quali su asfalto. Il resto su terreni sterrati e una parte molto molto bagnata sugli Appennini: un terreno decisamente tecnico e utile per avere un’idea precisa della scarpa.

 

Comfort assoluto

Come per il modello precedente, quello che impressiona è il comfort, totale, assoluto. Fino a ora non ho provato scarpa più comoda! Il piede al suo interno resta ben avvolto. Rispetto alla versione precedente, sottolineo due aspetti. Il collarino attorno al malleolo non si avverte affatto e la tomaia avvolge in maniera più completa (ma piacevole) il piede. Avevo scritto lo scorso anno che ci sono volute alcune uscite affinché la scarpa si adattasse al piede in quel punto.

 

Allacciatura Efficiente

L’allacciatura, grazie a un’ottima protezione della linguetta, ci permette di stringere al meglio la tomaia e non si avvertono punti troppo vuoti, le dita dei piedi inoltre dispongono di una buona camera per lavorare.

 

 

Ottima Ammortizzazione

L’ammortizzazione si avverte subito senza necessità di movimento. Essendo più alta ed elastica dietro, il rebound è più netto al posteriore. Ho mosso i primi passi di corsa senza alcun adattamento, ho infilato le scarpe e sono partito a correre. Non ho avuto particolari sorprese. Con appoggi corretti la Enduris II non si sente toccando il suolo e ammortizza alla perfezione. Secondo me, con frequenze alte, si ottimizza il ritorno elastico. Mi spiego meglio: la grande morbidezza e ammortizzazione giocano un pochino a sfavore della reattività della scarpa.

Per quanto la tecnologia (TPU) sia funzionale alla spinta, dobbiamo usare dei buoni appoggi sull’avampiede per favorirne la propulsione. In questa maniera non solo la corsa è confortevole, senza traumi ed estremamente facile; possiamo tranquillamente raggiungere velocità importanti sotto i 4 al km.

 

Vectiv Enduris II The North Face: adatta per un pubblico ampio

La Enduris II è stata studiata per un pubblico molto ampio. Dall’atleta dal peso contenuto all’amatore che corre un paio di volte a settimana. Tutti possono trovare il loro range ottimale di utilizzo in un prodotto, comunque, della serie Vectiv concepito per la performance.

Nel fuoristrada secco si esprime al massimo, il piede, pur essendo molto protetto, non è “sordo” alle asperità del terreno e soprattutto non si avverte alcun disagio sotto la pianta. Anche la tenuta laterale è buona nonostante l’altezza. Come detto, i rinforzi applicati sul mesh hanno migliorato la complessiva tenuta della tomaia.

 

Qualche limite sul bagnato…

Su terreno molto bagnato e fango qualche limite c’è. La dentatura non sempre garantisce la massima presa sul fondo e bisogna avere qualche cautela in più. Non è una critica vera e propria, immagino piuttosto che nel ragionamento complessivo di TNF sia stato dato un peso maggiore al comfort e soprattutto al sostegno nella corsa su lunga distanza. Una suola più aggressiva, e di conseguenza più dura, avrebbe posto dei limiti per un modello destinato alla vera corsa di Endurance fuoristrada.

 

Vectiv Enduris II The North Face: promossa a pieni voti 

Concludo dicendo che la Vectiv Enduris II è promossa a pieni voti, il prezzo di vendita al pubblico di 140 € è assolutamente competitivo rispetto modelli con stessa destinazione d’uso. Per un runner molto capace, leggero e veloce, rappresenta un ottimo prodotto per lavori di quantità, allenamenti rilassanti di lunga distanza. Per coloro che vantano un peso più sostenuto e nessuna velleità di classifica, è una scarpa completa, sicura. La compagna di viaggio che vogliamo avere per le nostre lunghe sessioni, bilanciata nei pesi e nei volumi, che non ci porta alla sofferenza…

 

Caratteristiche tecniche: 

  • Peso: 309 G (US 9,5 UOMO)
  • Drop: 6 MM
  • Stack Height: 31/25 MM

Scopri la Vectiv Enduris II The North Face qui 

A cura di Fabio Scipioni

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.