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Wishlist 2023: la lista dei desideri a tema MTB

di - 02/01/2023

Wishlist MTB 2023 - cover

Abbiamo compilato la nostra personale Wishlist per il 2023, ecco che cosa desideriamo dal nuovo anno per il mountain biking, e non solo

Addio 2022, e benvenuto 2023! Iniziamo il nuovo anno con rinnovato entusiasmo per il nostro sport preferito.

Se l’anno scorso avevamo stilato un elenco dei buoni propositi, con i migliori consigli per rispettarli (trovate tutto qui), per il 2023 cambiamo registro. Questa Wishlist a tema MTB segue un altro listone, ben più corposo, dedicato a cosa ci è piaciuto del 2022.

Non ci dilunghiamo oltre e vediamo di soddisfare la vostra curiosità con la lista dei desideri a tema mountain bike per il 2023

Occhiali fotocromatici 0-3

cébé s'track 2 - cover
Cébé S’Track 2, occhiali multisport con lenti fotocromatiche 0-3

Il primo desiderio della Wishlist è un qualcosa di molto semplice, ma che sento molto utile. Almeno per il mio modo di intendere il ciclismo.

Sono gli occhiali fotocromatici, che da sempre amo per la loro versatilità in ogni condizione di luce, ma con gradazione che va dal trasparente al pieno sole, quindi da 0 a 3 (come Cébé S’Track 2).

La maggior parte ha lenti che passano da un leggero filtro, quindi gradazione 1, fino a luce piena, perfetti quindi per i passaggi dal bosco, o giornate con cielo nuvoloso, a quello terso con il disco solare che splende maestoso.

Basterebbe scendere di un gradino, come fa qualche sparuto marchio attivo nel mondo dell’occhialeria sportiva, per raggiungere la perfezione, rendendo questo dispositivo di protezione degli occhi un qualcosa di davvero totale.

Basta poco, checcevò?

Scarpe invernali da trail/enduro

Northwave Kingrock Plus GTX - lifestyle 01
Northwave Kingrock Plus GTX, la calzatura da Trail Biking invernale del marchio italiano

Per il secondo desiderio di questa Wishlist passo a un altro accessorio, ma che al contrario degli occhiali, è davvero fondamentale per il riding: le scarpe. 

La mia preghiera va ai produttori che operano nel mondo trail/enduro, per realizzare delle vere calzature invernali, che non facciano rimpiangere quelle “estive”. 

Il settore non manca di efficaci soluzioni per il mondo Gravel/XC, dove conta anche e soprattutto pedalare, con gli annessi e connessi del caso: prestazioni, bilanciamento tra isolamento e traspirazione, comfort. 

Vorrei scarpe comode, protettive, con un ampio range di regolazione delle tacchette, e una suola con tassellatura e mescola adeguate alle sfidanti condizioni invernali. Ovviamente i piedi devono anche rimanere caldi e asciutti. Un interessante tentativo in Italia è quello delle Northwave Kingrock Plus GTX con suola Vibram.

Anche in questo caso, sono pochi i marchi attivi, fermandosi però al mondo flat (molto belle le Five Ten Trailcross Gore-Tex), mancando quasi totalmente soluzioni per chi ama il sistema clipless. Le poche calzature trail ereditano molto – troppo! – dal mondo cross country, mancando di quella versatilità che le caratterizzerebbe realmente, non obbligando a cercare soluzioni alternative, come gli scomodi ma in ogni caso protettivi soprascarpe invernali. 

Più Trail Centre

MTB i Gufi - Pogno - mappa
Pogno, tra Lago d’Orta e Valsesia, è un ottimo esempio di mountain bike integrata nel territorio

Per il terzo desiderio della mia Wishlist 2023 a tema MTB passo dal materiale all’immateriale. O meglio, mi sposto da tutto quello che ruota intorno alla bici alle destinazioni dove praticare la nostra passione.

Parlo dei Trail Centre, un qualcosa di tipicamente britannico, la declinazione a 360° dei Bike Park, quindi dove la rete dei sentieri non è solo a pendenza negativa da raggiungere con gli impianti di risalita, includendo anche quelli da percorrere in salita, o comunque “mangia & bevi”, per raccordarli in entusiasmanti tour.

Molti spot italiani l’hanno capito e lo stanno capendo (come Punta Ala in Toscana e Pogno in Piemonte), anche se talvolta, per una questione di marketing o d’immagine, preferiscono caratterizzarsi come Bike Park. Sicuramente si vende meglio di Trail Centre, ma non è solo una questione di nome.

È soprattutto un cambio di mentalità, di proporsi come un qualcosa di meno estremo ed esclusivo, e quindi più democratico ed inclusivo, per appassionati di vecchia data e per chi è entrato da poco – grazie alle e-bike – in questo fantastico mondo.

Questo non vuol dire che gli amanti di adrenalina ed emozioni sono tagliati fuori, anzi, semplicemente rimangono delle figure importanti all’interno di un quadro più ampio.

Un quadro dove il servizio agli appassionati, di ogni tipologia e preparazione fisica/tecnica, non manca di nulla. Dalla cartellonistica ai servizi essenziali come lavaggio bici e punti di ricarica delle e-bike, passando per la fondamentale rete di sentieri ben curati e per l’ospitalità di livello, questa non solo per “scappati di casa” ma per un turismo esperienziale di livello.

Capi d’abbigliamento ibridi

Fox Defend Fire Alpha Jacket - lifestyle 01
Fox Defend Fire Alpha, giacca ibrida con membrana interna in Polartec Alpha

Ritorno agli accessori, nel dettaglio all’abbigliamento. È un settore in forte fermento negli ultimi anni, per fortuna noi biker non siamo più obbligati a vestirci in modo raffazzonato o in ogni modo come stradisti quando le condizioni atmosferiche picchiano duro per temperatura, umidità e vento.

Già ne avevo parlato nel post dedicato a cosa mi era piaciuto di più nel 2022 appena finito, soffermandomi però su praticità e stile. Nella Wishlist a tema mountain bike per il 2023 aggiungo un ingrediente al mix, la capacità di unire la protezione da tutti e tre gli elementi in gioco, quindi freddo, acqua e aria. In particolare per i primi due.

Alcuni marchi più svegli di altri stanno proponendo, anche e soprattutto per gli utilizzi Trail/Gravity, giacche e pantaloni belli da vedere, comodi da indossare, e che ti proteggono non solo da incontri ravvicinati con rami e arbusti, ma soprattutto dalle intemperie.

Devo ringraziare per questo un’azienda del tessile che ha tracciato la rotta da anni, Polartec, la cui membrana Alpha sta riscuotendo tanto successo, integrata in capi d’abbigliamento super funzionali, alcuni talmente belli da indossarli anche fuori dalla bici.

Avete già letto qualcosa con i nostri consigli per sopravvivere all’inverno in MTB, e nei test dedicati a Fox MTB, ma ne leggerete in modo più approfondito in futuro… state sintonizzati!

Integrazione tra motore e trasmissione elettronica

Shimano XT Di2 e EP801 - grafico
Integrazione tra cambio posteriore XT Di2 e motore EP801, entrambi di Shimano. L’inizio di una nuova era?

Il mondo delle e-bike è divisivo, temo che i puristi del ciclismo non digeriranno mai le bici a pedalata assistita.

I famigerati custodi dell’ortodossia dimenticano una cosa: tradizione non è adorare la cenere, ma tenere viva la brace.

Tornando a noi, il quinto desiderio della Wishlist è una maggiore integrazione tra motore e trasmissione elettronica. Shimano ha depositato negli Stati Uniti alcuni interessanti brevetti in merito (qui il nostro approfondimento tecnico), e tra le ultime mosse sul mercato c’è proprio una versione automatica della trasmissione XT Di2 che lavora a braccetto con le drive unit EP600 ed EP801 (qui la nostra news).

Il 2023 dovrebbe vedere la comparsa del primo motore SRAM, ampiamente provato nelle competizioni EWS-E, oltre a un importante aggiornamento della piattaforma tecnologica Eagle AXS (qui il nostro test).

Che sia la volta buona per quello che, insieme alle sospensioni elettroniche, rappresenta un sogno per molti biker e al tempo stesso un incubo per altrettanti?

Il mondo è bello perché è vario, e c’è spazio per tutti.

Più educazione e rispetto sulle strade

Wishlist MTB 2023 - educazione sulle strade
Paola Giannotti, testimonial dell’iniziativa Io rispetto il ciclista, firma un cartello collocato nel comune di Pinerolo – foto: iorispettoilciclista.it

Ma anche più responsabilità e meno egoismo. Soprattutto meno egoismo (ed egocentrismo). Lo so, è un desiderio vano, in generale e non solo per questa Wishlist.

Fino a poco tempo fa credevo che fosse una questione di educazione e per l’appunto rispetto reciproco tra i vari frequentatori delle strade: autisi di mezzi pesanti, automobilisti, motociclisti, ciclisti, e pedoni.

Ma negli ultimi tempi, sono stato come folgorato da una rivelazione: stiamo diventando tutti egoisti. Ci comportiamo, e non solo sulle strade ma anche nella quotidianità, come se fossimo soli, al centro del mondo (il nostro).

Non mettiamo la freccia quando svoltiamo, per di più allargando la traiettoria con una manovra goffa che non solo invade la corsia opposta ma non ci porta nemmeno alcun vantaggio, tiriamo dritti ai segnali di precedenza e di stop, parcheggiamo il più vicino possibile al luogo della commissione fregandocene di marciapiedi e attraversamenti pedonali, siamo distratti dalla vita degli altri scrollata nelle stories e nei post dei social sullo smartphone.

In bici e in monopattino invece, ignoriamo le corsie e piste ciclabili quando presenti, andiamo contromano o ancora peggio sui marciapiedi, e ripetiamo alcuni dei comportamenti poco dignitosi per un essere umano che pratichiamo quando siamo al volante di un auto o seduti su una sella di una moto o di uno scooter.

Potrei andare avanti, ma mi fermo qua. Perché già questi comportamenti basterebbero a far vergognare qualsiasi cittadino di un Paese davvero civile. Vergognare e non solo, visto che a pagarne le conseguenze sono gli utenti più deboli della strada, pedoni e ciclisti. I dati delle morti causate dai comportamenti sconsiderati degli utenti più forti – alla guida di mezzi a quattro ruote a motore – parlano chiaro.

Nei primi otto mesi del 2022, sono stati 105 i ciclisti uccisi, con 3.476 incidenti tra bici/monopattini e altri veicoli (rielaborazione dei dati ACI-ISTAT).

Cerchiamo di essere più educati, più responsabili, più rispettosi, ma soprattutto meno egoisti ed egocentrici. Ne guadagniamo tutti, non solo in salute, ma anche e soprattutto in qualità della vita.

I nostri 10 post più popolari del 2022

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.