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Toniolo, chiusura con un 10° posto

di - 15/11/2016

Programma dedicato alle maratone per lo Iaaf Road Label, a cominciare dall’appuntamento solo femminile della Saitama International Marathon in Giappone, prima prova qualificativa per i Mondiali 2017 per le atlete locali che come era nelle previsioni si sono dovute inchinare alle africane. Protagonista assoluta della corsa è stata la kenyana Flomena Cheyech Daniel, riuscita a portare a casa vittoria e nuovo record della corsa in 2h23’18”, avendo ragione dell’etiope Amane Gobena, rimasta con lei per gran parte della gara prima che problemi di stomaco la costringessero a rallentare, chiudendo in un comunque positivo 2h25’58”. Terza posizione per l’altra kenyana Monica Jepkoech, quest’anno vincitrice a Milano, in 2h28’56” davanti all’etiope Atsede Habtamu in 2h29’44” e alla prima delle giapponesi, Mizuho Nasukawa in 2h33’16”, tempo non sufficiente per ipotecare una maglia per la rassegna iridata. In gara anche l’azzurra Deborah Toniolo, alla sua ultima maratona internazionale, anche lei condizionata da problemi di stomaco che l’hanno accompagnata per tutta la gara. Alla fine per lei un 10° posto in 2h41’39”.

La vincitrice di Saitama Flomena Cheyech (foto organizzatori) La vincitrice di Saitama Flomena Cheyech (foto organizzatori)

A BEIRUT VINCE IL GRANDE CALDO

Altra gara asiatica la Blom Bank Beirut Marathon, sotto gli occhi di un ospite d’eccezione come il presidente della Iaaf Sebastian Coe. Nella capitale libanese il caldo e l’umidità l’hanno fatta da padroni con tempi giocoforza molto alti, dopo un passaggio alla mezza molto cauto in oltre 1h08’. A vincere è stato il kenyano Edwin Kibet Kiptoo arrivato alla Martyr’s Square in 2h13’19” staccando di 47” l’etiope Abebe Gizachew mentre il terzo in 2h15’02” è stato l’altro kenyano Jackson Limo che ha così fallito la caccia al bis consecutivo. Fra le donne prima vittoria in maratona per l’etiope Tigist Girma, in 2h32’48” con alle sue spalle le connazionali Seada Kedir a 1’24” e Alemenesh Guta a 4’35”.

L'etiope Girma premiata dal presidente Iaaf Sebastian Coe (foto organizzatori) L’etiope Girma premiata dal presidente Iaaf Sebastian Coe (foto organizzatori)

VITTORIA AZERA A ISTANBUL

Due maratone anche in Europa: la 38esima Vodafone Istanbul Marathon è sfuggita ai corridori africani, grazie all’impresa dell’ex kenyano ora azero Evans Kiplagat che ha portato la sua offensiva al 35° km per concludere solitario in 2h13’36” facendo il vuoto alle sue spalle. Seconda piazza per l’etiope Shura Kitata Tola, a 32”, poi il kenyano Peter Kiptoo Kiplagat a 55”. Nella gara femminile la kenyana Agnes Barsosio ha attaccato molto prima, subito dopo la metà gara tanto da avere già un paio di minuti di vantaggio sulle più immediate inseguitrici al 30° km. Da lì in poi è stato un assolo concluso in un buon 2h28’33” con l’etiope Sechale Delasa Adugna a 5’13” e l’altra etiope Rahma Tuda a 7’20”.

L'azero Kiplagat al traguardo (foto organizzatori) L’azero Kiplagat al traguardo (foto organizzatori)

A CANNES LA “PRIMA” DI KIPCHIRCHIR

Grande spiegamento di forze dell’ordine, an un anno dai terribili attentati di Parigi, per la Marathon des Alpes Maritimes Nizza-Cannes, giunta alla sua nona edizione. La gara si è risolta con la prima vittoria in carriera sulla maratona per il kenyano Elisha Kipchirchir che ha colto l’occasione per abbassare di oltre 3minuti il suo PB portando a 2h10’45”. Il kenyano è rimasto coperto il più possibile nel gruppo di testa, composto da 7 elementi e transitato alla mezza in 1h05’02”. Al 32° km ha iniziato a cedere il kenyano Paul Sugut, favorito della vigilia, mentre Kipchirchir ha atteso il 40° km per allungare e andare a vincere con 35” sul connazionale Felix Kimutai, terzo l’etiope Azmeraw Mengistu a 1’43”. In campo femminile incontrastato dominio dell’etiope Konjit Tilahun, in testa sin dalla prima parte di gara per chiudere in 2h37’56” davanti alla connazionale Kedir Zahara a 3’34” e alla kenyana Lucy Murigi, spesso presente nelle mezze maratone nostrane, a 4’43”.

Vittoria in Francia per il kenyano Kipchirchir (foto organizzatori) Vittoria in Francia per il kenyano Kipchirchir (foto organizzatori)

FINALE ALLO SPASIMO AD ATENE

Altro appuntamento classico della stagione l’Athens Marathon, la maratona nella capitale greca che pur non facendo parte del circuito Iaaf è considerata uno dei massimi appuntamenti europei. La 34esima edizione ha avuto un epilogo emozionante con il kenyano Luka Rotich che solo nell’ultimo km è riuscito a riprendere e superare il connazionale Benson Kipruto aggiudicandosi il successo in 2h12’49”. Il rivale è crollato nel finale conservando la seconda piazza in 2h13’24” per soli 2” sull’altro kenyano Andrew Kimtai. A completare la grande giornata kenyana la vittoria femminile di Nancy Arusei in 2h38’13” davanti all’algerina Kenza Dahmani a 15” e alla locale Ourania Rebouli a 11’11”.

Rotich all'arrivo ad Atene (foto organizzatori) Rotich all’arrivo ad Atene (foto organizzatori)

FOTOFINISH PER L’APERTURA DEL CROSS

In Spagna ha ufficialmente preso il via la stagione dello Iaaf Cross Country Permit con la 13esima edizione del Cross Internacional de Atapuerca che ha subito messo di fronte molti dei più forti protagonisti della specialità. Nella gara maschile l’ex iridato etiope Imane Merga puntava con decisione alla sua sesta vittoria, ma sul percorso di 9 km ha sofferto il cambio di ritmo imposto dopo 15 minuti di gara dall’ugandese Timothy Toroitich, portatosi dietro lo stesso Merga e l’altro etiope Muktar Edris, il kenyano Jairus Birech e Aweke Ayalew del Bahrain. Alla campana quest’ultimo ha preso l’iniziativa seguito da Toroitich mentre Merga ha iniziato a staccarsi. L’etiope si è riavvicinato nell’ultimo km, ma non aveva più forze per rispondere ai due fuggitivi, con la volata finale che premiava in 25’05” Ayalew davanti a Toroitich, Merga chiudeva terzo a 7”, quarto Edris a 17” e quinto Birech a 19”. Primo europeo lo spagnolo Antonio Abadia 7° a 29”. Molto bella anche la prova femminile con i confronto fra le etiopi Senbere Teferi e Belaynesh Oljira da una parte e le kenyane Agnes Jebet Tirop e Alice Aprot dall’altra. La soluzione è arrivata a un km dalla conclusione quando la Teferi, rimasta sempre sulla difensiva, ha forzato staccando le due kenyane e chiudendo in 24’48” (la distanza era di 8 km) con 4” sull’iridata Tirop e 10” sulla Aprot, solo quarta la campionessa uscente Oljira a 23” davanti alla prima europea, l’irlandese Fionnuala Britton-McCormack a 38”.

L'appassionante sprint finale di Atapuerca (foto organizzatori) L’appassionante sprint finale di Atapuerca (foto organizzatori)