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A Francoforte si attendono grandi tempi

di - 23/10/2015

Altra domenica di grandi eventi per lo Iaaf Road Label, incentrata sulla Maratona di Francoforte, la seconda per ordine d’importanza fra quelle tedesche dopo Berlino ma anche per ordine di tempi, visto che proprio su queste strade Wilson Kipsang sfiorò per soli 4” il mondiale nel 2011. Si prospetta una gara dagli altissimi contenuti tecnici con 12 maratoneti con personali inferiori alle 2h10’ e 8 ragazze sotto le 2h30’. Il miglior tempo d’iscrizione è dell’etiope Bazu Worku (2h05’16”) che avrà il supporto dei connazionali Sisay Lemma Kasaye (2h07’06” a Dubai) e Getachew Nerfa Negari, ben conosciuto da noi per il successo nel 2013 a Roma. La risposta kenyana è affidata a Philip Kimutai (2h06’07”) e Micah Kogo (2h06’56”), quest’ultimo che però non sembra ancora avere completato il passaggio dalle distanze brevi (è stato primatista mondiale dei 10 km) alla maratona. Interessante anche la gara degli europei, che com’era avvenuto per Amsterdam sono in forze alla ricerca dei minimi di qualificazione olimpica: da seguire il padrone di casa Arne Gabius, che vuole battere il record nazionale vecchio di 27 anni, il francese El Hassane Ben Lkhainouch e i polacchi Artur Kozlowski e Arkadiusz Gardzielewski.

La gara femminile se possibile appare ancora più qualificata e soprattutto la compagine etiope punta a tempi di rilievo, con Jelila Yal Koren (2h22’43”, al secondo impegno agonistico dopo la maternità) che vuole ipotecare una maglia per Rio 2016. Contro di lei Meseret Mengistu (2h23’26” a Parigi 2014), Ashete Bekele (2h23’43”) e la vincitrice della maratona di Roma Meseret Tolwak Kitata. Nessuna kenyana di livello, in chiave europea da seguire la tedesca Lisa Hahner, la russa Sardana Trofimova e soprattutto l’austriaca Andrea Mayr, regina della corsa in montagna che per questo impegno ha tralasciato anche i Mondiali di specialità.

CHERUIYOT SENZA RIVALI A PORTSMOUTH?

Un ritorno molto atteso alle prove su strada, quello della campionessa mondiale dei 10000 metri Vivian Cheruiyot, la kenyana che domenica prenderà parte alla Portsmouth Great South Run, gara Gold sulle 10 miglia. Una presenza la sua che schiaccia tutte le altre,anche se queste sono le kenyane Doris Changeiywo, seconda alla mezza di Glasgow lo scorso mese e Betsy Saina,prima sui 10 km di Manchester. Al via il meglio del fondismo britannico, che si traduce nella campionessa europea sui 10000 Jo Pavey e nella campionessa continentale di cross Gemma Steel, seconda lo scorso anno alle spalle dell’etiope Oljira, atlete che hanno dalla loro una certa dimestichezza con la distanza.

Nella gara maschile spicca la presenza dell’ugandese Moses Kipsiro, oro ai Giochi del Commonwealth sui 10000,opposto al kenyano Japhet Korir, alla ricerca di un rilancio dai tempi dell’oro ai Mondiali di cross 2013, accompagnato nell’occasione dai connazionali Martin Mathathi ed Emmanuel Bett, vincitore nel 2013. Attenzione anche al britannico Chris Thompson, reduce dalla vittoria domenica nella mezza di Birmingham.

L'arrivo vittorioso di Bett nel 2013 (foto organizzatori) L’arrivo vittorioso di Bett nel 2013 (foto organizzatori)

SOLO KENYANI ALLA MARSEILLE-CASSIS

Spazio in Francia alla Marseille-Cassis, una delle principali classiche sui 20 km, distanza molto amata oltralpe. La 36esima edizione della corsa ritrova i suoi campioni in carica, i kenyani Titus Mbishei e Peris Jepchirchir chiamati alla riconferma. Mbishei ha chiuso domenica 10° la mezza di Valencia in un probante 1h01’47” il che depone sul suo buon stato di forma, forse insufficiente però a detta di molti addetti ai lavori per contrastare il connazionale Edwin Kipyego, terzo a Copenhagen lo scorso mese in un eccezionale 59’30”, che a Cassis ha già vinto nel 2012 in 58’16”, a soli 5” dal record della corsa. Terzo incomodo Vincent Yator, quest’anno primo alla mezza di Parigi in 1h00’12”e sceso a 59’5” a Yangzhou in aprile. A completare una sfida tutta kenyana Cosmas Birech, quarto a Lilla e Emmanuel Bor, vincitore in settembre a Porto.

Dal canto suo la Jepchirchir in autunno ha già portato a casa i successi nella 10 km di Praga e nella Mattoni Usti nad Labem H.M., quando sconfisse Shitaye Eshete (Brn) che cerca la rivincita. A caccia del podio l’etiope Bekelech Bedada, seconda lo scorso anno e la kenyana Gladys Kipsoi, terza nel 2013.