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adidas Terrex Agravic Pro/BOA, IL TEST

di - 15/07/2022

Ho testato la nuova adidas Terrex Agravic Pro, calzatura da trail running dotata di BOA® Fit System, ecco com’è andata!

BOA sì…o BOA no?

Prima di passare al test vero e proprio, ci tenevo a mettere un po’ di puntini sulle i, ovvero, spiegarvi esattamente che cosa penso del BOA Fit System e a chi lo consiglierei, indipendentemente dal tipo di calzatura utilizzata.

BOA, non saprei farne a meno!

Nella mia vita multisport utilizzo il BOA Fit System da un sacco di anni. Con gli scarponi da snowboard, quelli da sci alpinismo, le Fizik da ciclismo o le scarpe da running su strada come la mitica New Balance 1500 o da trail come come le compiante Saucony Switchback e Switchback ISO. Mi è venuto così naturale proseguire nei test di modelli come adidas Terrex Two o La Sportiva VK. Insomma, posso proprio dire che io, i piedi nel BOA ce li ho da un bel po’!

Quindi?

E quindi, proprio per aver acquisito negli anni un minimo di feeling o meno a seconda dei modelli testati, posso serenamente dire che il tipo di fitting del BOA, ovvero la rotellina magica che si chiude e si riapre in una frazione di secondo, deve essere capito, valutato con attenzione e pois, solo poi, si potrà dare un giudizio finale veritiero. In passato ci sono modelli che non mi hanno convinto per niente e altri in cui ho trovato da subito grande feeling. Delle New Balance 1500 ne ho fatte fuori tre paia, le Saucony Switchback le ho letteralemten divorate, apprezzando in entrambi i casi di avere sì sempre il collo del piede e il tallone ben saldi e ancorati alla scarpa, ma apprezzando nel contempo un buon movimento delle dita che, piaccia o no, a me è sempre andato bene così!

adidas Terrex Agravic Pro

Indubbiamente si è trattato di un test che mi ha trovato complessivamente soddisfatto. il BOA chiude complessivamente il piede e, trattandosi di una calzatura da trail running e da condizioni davvero estreme, con tanto di ghetta protettiva a gambetto, ho comunque apprezzato una buona stabilità dell’avampiede, garantito da una tomaia più che strutturata, a volte fin troppo, ma si tratta più di gusto personale che altro.

E adidas che cosa ne pensa?

“Innanzitutto la nuova adidas Terrex Agravic Pro è presentata a buon vanto come una calzatura sviluppata e costruita con alcuni particolari in PARLEY OCEAN PLASTIC, ovvero pensando all’ambiente e cercando di non inquinare rispettando tutto ciò che ci circonda!”

Se il sentiero è roccioso e accidentato, allora hai sicuramente bisogno di queste scarpe da trail running adidas. La piastra integrale all’interno, il collarino che tiene a bada i detriti e i rivestimenti antiabrasione forniscono una protezione a 360 gradi. Sentiti libero di mettere alla prova i tuoi limiti grazie all’ammortizzazione LIGHTSTRIKE che assorbe gli impatti durante le corse più lunghe. La suola in gomma Continental™ fornisce un grip straordinario.

La parola a BOA® Fit System

La nuova adidas Terrex Agravic Pro è dotata della rotella BOA® L6.
La L6 è la rotella più utilizzata nella SERIE-L, grazie al suo meccanismo versatile. Progettata per non farti fermare mai, il design costituito da due elementi fornisce la massima resistenza agli urti e, allo stesso tempo, la rende facile da regolare durante l’attività. Anche quando una sollecitazione estrema fa uscire la rotella, puoi rimettere semplicemente il meccanismo al proprio posto e proseguire nella tua corsa. Il sistema BOA® L6 adotta il laccio in tessuto TX4, flessibile, leggero e forte, che unisce un tocco di morbidezza alla resistenza e alla forza del Dyneema®.

DESIGN

Terrex e BOA® confermano la loro partnership con la nuova Agravic Pro dotata di BOA® Fit System. Design complessivamente molto pulito, ho testato il colore core black/cloud white/turbo, base nera arricchita da particolari azzurri e rosati, grafica pressoché identica anche nella versione da donna. Vi è poi la seconda livrea, pulse lime/turbo/cloud white, che la rende però molto più sporchevole, trattandosi di una scarpa da trail. Linea filante, si tratta di un modello “mid” con calzino in neoprene di protezione da sassi e detriti che, grazie alla combinazione con il BOA® Fit System, ne ottimizza la calzata finale. Tomaia pressoché seamless che ne fa una calzatura molto robusta.

FINITURE

Rifinita particolarmente bene, con il BOA® Fit System perfettamente integrato nella tomaia. Ciò ne determina la grande solidità costruttiva, senza per questo compromettere in modo eccessivo la calzata.

CHIUSURA

Il BOA® Fit System, come in tutti i modelli che ho testato sino a ora con chiusura analoga, lascia sempre grande libertà di movimento alle dita e, se non si è abituati, fa sembrare l’alloggiamento dell’avampiede un po’ meno stabile dell’al-lacciatura tradizionale. Non per questo la
chiusura è poco efficace, ma perfettamente in linea con la filosofia BOA®, che tende a dare più libertà di movimento alle dita dei piedi per una corsa un po’ più “naturale”. La rotella è posizionata di fianco e non arreca alcun fastidio né limita il movimento della caviglia, mentre il laccio TX4 in Dyneema è estremamente resistente e morbido, ottimizzando ulteriormente il comfort della chiusura, precisa, ma non fastidiosa, neppure nella zona del collo del piede. Mi è piaciuta molto, si ha quasi la sensazione di una mano che avvolge e “coccola” senza dare fastidio.

IMPATTO INIZIALE

E’ la classica scarpa da capire bene, prima di farne un uso intensivo. Ai più pignoli potrebbe dare un po’ fastidio il collarino particolarmente alto, visto che si tratta di uno shape da “mid”. Suggerisco di utilizzarla un paio di giorni come sneaker per abituarsi al sistema BOA®. All’inizio non mi ha dato troppo l’idea di essere una calzatura veloce, poi ho iniziato a capirne e apprezzarne il rocker marcato e la piastra protettiva in TPU all’interno dell’intersuola Lightstrike, che garantisce anche una più che discreta reattività complessiva. Indubbiamente la chiusura molto fasciante della tomaia, grazie all’ottimo lavoro combinato tra neoprene e BOA® Fit System, la rende sicura su molti terreni, anche i più insidiosi.

COMFORT

Scarpa complessivamente confortevole, ma la mia affermazione non vi faccia pensare a una ciabatta molle per andare in giro per prati… Si tratta di un modello race, il cui comfort complessivo della calzata, anche dopo parecchie ore di utilizzo, risulta frutto di un’attenta analisi dei nostri appoggi e di un più che efficace posizionamento del BOA® Fit System.

TRASPIRABILITA’

Per quanto il piede non abbia sudato più di tanto, non è assolutamente un modello di calzatura dalle grandi doti di traspirabilità, caratteristica che, per lo meno fino al mese di giugno, quindi non eccessivamente caldo, non ne ha comunque limitato l’utilizzo intensivo.

GRIP

La suola Continental con tacchetti pronunciati di ben 5 mm la rende ideale su terreni morbidi, sabbiosi, fangosi. Buon comportamento e tenuta sul bagnato. Tacchettatura decisamente importante che la segnala valida anche nei tratti in discesa o su salite ripide. Non mi ha fatto impazzire nei traversi.

STABILITA’

Stabile e precisa, forse avrei preferito un po’ di torsione in meno nei traversi, ma credo sia più il mio gusto che altro. Ideale per chi ha piedi allenati e forti.

PROTEZIONE

Complessivamente molto protettiva, sia del comparto intersuola suola, sia della tomaia.

CAPACITA’ DI AMMORTIZZARE

Non troppo morbida, come potrebbe essere una HOKA Speedgoat 5 oppure una Nike Trail, ma comunque confortevole, e in grado di sostenere pesi anche oltre gli 80 kg su terreni tecnici. Non si tratta di una scarpa dotata di grande “rebound”, ma non per questo poco piacevole nell’utilizzo prolungato.

CONSIGLIATA PER…

Ottimo compromesso per chi si vuole dedicare a distanze importanti, con un peso complessivo assolutamente in linea con le concorrenti più dirette. Adatta tranquillamente anche a runner oltre gli 80 chilogrammi, ma non di più. La buona tenuta complessiva la rende facile da utilizzare, ma non immediata, va quindi acquistata e provata con calma. La sensazione di piede avvolto dalla chiusura BOA® si mantiene anche dopo i primi 100K che ho percorso in più uscite. Adatta pure a chi ha piedi ben allenati e vuole provare a spingere, ma personalmente la vedo più adatta a ritmi non forsennati…

boafit.com (adidas-terrex-agravic-pro-mens)
PESO: 320 G (UK 9 – US 9,5 UOMO)
DROP: 4 MM
Stack HEight: 32/28 MM

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”