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A Bogotà pareggio Etiopia-Kenya

di - 01/08/2017

Tappa estemporanea per lo Iaaf Gold Label: mentre tutti sono proiettati con l’attenzione verso gli imminenti Mondiali (domenica le maratone) si è svolta la 18esima edizione della Bogotà Half Marathon, prova decisamente particolare in virtù del fatto che si corre oltre i 2.600 metri di quota. I pronostici maschili accreditavano alla vigilia il vicecampione olimpico di maratona Feyisa Lilesa e l’etiope, assente dai Mondiali per la sua costante opera di diffusione della repressione della sua razza nel suo Paese, ha onorato al meglio l’evento, seguendo innanzitutto il gruppo di testa composto da 9 uomini passato ai 5 km in 15’50”. Ai 10 km erano già ridotti a 5, ai 15 km con Lilesa era rimasto solo il kenyano Peter Cheruiyot. L’etiope ha preferito anticipare la volata involandosi ai 10 km per chiudere in 1h04’30” con Cheruiyot a 9”, terza posizione per l’altro etiope Shura Kitata a 1’10” davanti al kenyano Stanley Biwott, il vincitore di New York 2015 al rientro dopo un lungo infortunio, quarto a 1’24”.

Feyisa Lilesa in azione a Bogotà (foto organizzatori)

Fra le donne le kenyane hanno provato a rendere subito dura la corsa, passando in 17’14” ai 5 km con Brigid Kosgei, Veronicah Nyaruai, Ruth Chepngetich e Mary Wacera davanti insieme all’etiope Meskerem Assefa, scendendo sotto i 34 minuti ai 10 km. Ai 15 km Kosgei e Nyaruai erano rimaste sole con la prima, che ricordiamo vincitrice alla Milano Marathon, che al 20° km risolveva la pratica in 1h12’17” staccando la connazionale di 26”, terza posizione per la Chepngetich a 1’40” e quarta la Wacera a 2’19”.

La vincitrice Brigid Kosgei (foto organizzatori)