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CRAFT CTM Ultra Trail, il test 

di - 08/08/2023

CRAFT CTM Ultra Trail, il test di Federico Iovanovich sulle montagne del novarese, tra sentieri facili, single track più impegnativi e strade bianche, ecco com’è andata.

Peso: 310 g
Drop: 10 mm
Stack height: 35/25 mm

Grande ritorno di energia…la promessa di CRAFT

“Abbiamo provato la terza generazione della CTM Ultra Trail di Craft, che promette il massimo ritorno di energia e prestazioni elevate sulle più disparate superfici off-road. Ecco com’è andata”

 

DESIGN & FINITURE

Scarpa dalle linee morbide e dallo stile fashion che segue molto il design delle calzature da strada più famose e delle sneaker streetwear più blasonate. Colorazioni toni pastello con accostamenti cromatici azzeccati. Grafica molto interessante, innovativa e minimalista dei loghi CRAFT applicati. Tomaia in tessuto mesh ingegnerizzato. Inserti di protezione su punta e allacciatura in TPU termosaldati. L’intersuola è molto alta, ma con profilo affusolato e linee rotonde, il Rocker è pronunciato. La pianta si stringe parecchio sotto il tallone.

CHIUSURA

Allacciatura tradizionale a 5 occhielli, molto ferma; i lacci, una volta tirati, fanno molta presa. La linguetta resta immobile durante la corsa.

IMPATTO INIZIALE

Indubbiamente una scarpa dal volume dell’intersuola piuttosto importante che prevede un collocamento di utilizzo ideale sulle lunghe distanze, anche se a un primo approccio ho percepito una certa durezza dell’intersuola, caratteristica che ho però decisamente apprezzato su terreni facili in cui il ritmo di corsa si fa più elevato. Tomaia particolarmente comoda e morbida, dalla forma affusolata e fasciante: una volta che si stringono correttamente i lacci, la calzata risulta molto avvolgente sul collo del piede. L’appoggio è piuttosto ovattato dallo spessore dell’intersuola, ma non stiamo certo parlando di una calzatura “minimale”.

COMFORT

Calzata fasciante e confortevole. Tomaia morbida. Punta molto affusolata, che trovo ideale per piedi magri, mentre per piante normali può risultare leggermente stretta, senza però essere poco confortevole. Linguetta molto morbida e sottile. Se si stringono troppo i lacci, la pressione si fa sentire un po’ sul collo del piede e può dare fastidio, ecco perché suggerisco di porre particolare attenzione quando la si calza. Meglio perdere qualche secondo in più con il serraggio dei lacci, per poi correre tranquilli per tre-quattro ore! Una particolarità dell’intersuola in UD Foam: pur essendo molto alta, garantisce un’ottima reattività in quanto la mescola è piuttosto dura e assicura un “ultra-high rebound”. Personalmente avrei preferito un’intersuola più morbida. Soprattutto quando scelgo una scarpa per lunghe distanze.

TRASPIRABILITA’

Ottima. La scarpa non è pensata nello specifico per le condizioni di bagnato, ma con pioggia, pozze o guadi si asciuga molto rapidamente.

GRIP

Suola divisa in due pezzi, avampiede e tallone. Tassellatura con elementi direzionali posizionati strategicamente, ben distanziati, mediamente pronunciati e di larghezza differenziata. Ottima per terreni facili e di media difficoltà, come strade forestali, sentieri scorrevoli, sottobosco e trail di montagna non troppo tecnici. Il grip perde molti punti su tracciati fangosi e in condizioni molto sdrucciolevoli, come in presenza di rocce ed erba bagnata.

STABILITA’

Su terreno più tecnico, roccioso e ripido, la stabilità della CTM Ultra Trail rischia di essere compromessa dalla grande altezza dell’intersuola: i suoi 35 mm nel retropiede, i 10 mm di drop e la forma stessa che si stringe progressivamente sotto il tallone rendono la scarpa un po’ troppo ballerina, instabile e a rischio di storte se non si è molto precisi negli appoggi ed estremamente rapidi nei cambi. D’altro canto, quando il terreno diventa invece scorrevole, compatto e facile, la CTM Ultra Trail si dimostra veloce, fluida e molto reattiva: un vero cavallo di razza.

PROTEZIONE

Rinforzi in TPU in 3 punti strategici per un livello di protezione leggero ma efficace. Conchiglia irrigidita da un’applicazione sempre in TPU, questa volta cucita e leggermente più spessa. Per quanto riguarda la schermatura dalle asperità, si raggiungono livelli elevati, grazie all’intersuola massimalista in mescola UD Foam molto ferma e rigida, ma di conseguenza la sensibilità e la percezione del terreno stesso sono limitate.

CAPACITA’ DI AMMORTIZZAZIONE

Come appena visto, ci troviamo davanti a una calzatura molto particolare, che presenta un’intersuola a mio parere abbastanza anomala per questa tipologia di scarpa, e quindi di utilizzo, questo perché il materiale di cui è composta è una schiuma ad alta densità, molta ferma, rigida e reattiva, che necessita di alte velocità per poter sfruttare al meglio il suo “high-rebound”.

CONSIGLIATA PER

Craft CTM Ultra Trail è una scarpa massimalista da lunghe distanze, anche se la buona reattività la rende adatta anche a chilometraggi più brevi a ritmi serrati. La consiglio per terreni facili e scorrevoli e per chi ha confidenza con un drop di 10 mm ed è alla ricerca della velocità per sfruttare al massimo la risposta che si riceve in fase di appoggio e spinta.

 

 

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”