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Europei: podio per Inglese e Meucci

di - 10/07/2016

Due medaglie in un colpo solo è un bel bilancio per la spedizione italiana agli Europei, davvero scarna di medaglie (a queste va aggiunto l’oro di Libania Grenot sui 400) ma mostratasi a una giornata dalla conclusione un po’ più pimpante rispetto alle ultime grandi manifestazioni. Il movimento italiano della corsa su strada aveva affrontato la prima edizione della mezza maratona continentale con buone ambizioni e alla fine il bilancio contempla l’argento di Veronica Inglese e il bronzo di Daniele Meucci, con il contorno dell’argento femminile e del bronzo maschile nelle classifiche a squadre. Due medaglie che costituiscono un ottimo viatico verso i Giochi Olimpici di Rio, dove i due partiranno con ambizioni diverse, la Inglese per ben figurare sui 10000 e Meucci per provare a fare uno scherzetto ai maestri africani nella maratona dell’ultimo giorno.

Veronica Inglese è ancora una neofita per le corse su strada, ma la 16esima piazza ai Mondiali di Cardiff di fine marzo, prima europea, le aveva fatto puntare addossi i fari dei pronostici. La barlettana è stata autrice di una prova maiuscola, ricordando a molti la sfrontatezza di Valeria Straneo alla maratona olimpica di Londra 2012, andando in fuga sin dalle primissime battute. Dal gruppo, dopo qualche minuto di confusione, sono emerse prima la turca di origine etiope Sultan Haydar, poi la portoghese Sara Moreira, la stessa che con il suo forcing sui 10000 aveva costretto l’azzurra a staccarsi e perdere il treno delle medaglie. Questa volta invece l’azione decisa della lusitana intorno a metà gara ha schiantato la turca, non la Inglese che solo nella seconda parte ha saggiamente scelto di lasciarla andare verso un meritato trionfo in 1h10’19” con l’azzurra dell’Esercito seconda con tanto di record personale in 1h10’35”, con un miglioramento di 22” su un percorso molto nervoso, con tanti saliscendi e curve secche. Bronzo all’altra portoghese Jessica Augusto, autrice di una bella progressione finale, in 1h10’55”. Le altre italiane: Anna Incerti 14esima in 1h12’51” che promette bene per la maratona olimpica; 19esima Rosaria Console in 1h13’12” che si conferma sui suoi standard come Laila Soufyane in 1h13’52”, 29esima, mentre Catherine Bertone, chiudendo 38esima in 1h15’06” probabilmente perde il treno per la convocazione olimpica in maratona non dando quella prova di efficienza richiesta.

L'arrivo di Veronica Inglese (fermo immagine Rai) L’arrivo di Veronica Inglese (fermo immagine Rai)

La gara maschile è stata un po’ diversa e ha avuto per protagonista il turno Kaan Kigen Ozbilen, uno dei tanti naturalizzati che stanno consentendo alla Turchia di comandare il medagliere sembrando più un club calcistico che una nazione in gara agli Europei. Ozbilen in partenza era l’unico con un personale inferiore all’ora e in gara ha subito imposto un ritmo molto alto, trascinandosi altri due africani naturalizzati, l’azero Evans Kiplagat e lo svizzero Abraham Tadesse. Dopo il 5° km ecco l’attesa progressione di Meucci, che si trascinava con sé lo spagnolo Javier Castillejo che però pagava presto dazio. Ozbilen nella seconda parte di gara dava un altro strattone: Kiplagat affondava, Meucci non rispondeva andando sul suo passo mentre Tadesse rimaneva incollato e portava successivamente la sua offensiva spianandosi la strada verso la vittoria in 1h02’03” con il turno secondo a 24” e un Meucci tonico bronzo a 35”,anche se la sensazione è che gli manchi ancora qualcosa per la maratona olimpica, che d’altronde è ancora lontana sei settimane. Tardiva la progressione di Marcin Chabowski, il polacco che ricordiamo autore dell’azione suicida agli Europei 2014 di maratona dove Meucci volò verso l’oro, quarto a 51”. Tempi alti per gli altri azzurri con La Rosa 13° in 1h04’15”, Pertile 29° in 1h05’48”, Chevrier 38° in 1h06’31” e D’Onofrio 65° in 1h08’41”. Italia seconda nella prova a squadre fra le donne alle spalle del Portogallo,mentre in campo maschile per appena 2” la Svizzera beffa la Spagna con l’Italia terza.