Focus Jam Carbon 8.9 il nostro test

Jam 8.9 è l’ultima aggiunta alla famiglia di trail bike Focus. Con 150 mm di escursione e ruote da 29 pollici, condivide la stessa attitudine e molte specifiche con le sorelle minori identificate dalla numerazione 6.x, introdotte l’anno scorso con telaio in lega leggera.

Ora la Jam gode di una nuova e appetitosa opzione con triangolo anteriore in carbonio con vano interno per attrezzi e ricambi, e una sospensione posteriore ancora più burrosa nel feeling. Focus Jam 8.9 può ambire al titolo di migliore trail bike del mercato? Scopritelo con il nostro test.

Focus Jam Carbon 8.9 in sintesi

Telaio in carbonio/alluminio 7005, sospensione FOLD da 150 mm
Ammortizzatore Fox Float X Performance
Forcella Fox 36 Float Performance Grip da 150 mm di travel
Trasmissione Shimano XT 1x12v, pedivelle lunghe 170 mm con corona da 32 denti, cassetta SLX 10-51d
Freni Shimano XT M8120 a quattro pistoni con rotori Ice Tech da 203/203 mm
Ruote DT Swiss M1900 con cerchi in alluminio tubeless ready da 30 mm
Pneumatici Maxxis Minion DHF 2,5″ Exo 3C MaxxGrip TR/DHR II 2,4″ Exo+ 3C MaxxTerra TR
Cockpit con stem Focus CIS 50 mm e piega Race Face Chester low rise da 780 mm
Reggisella telescopico Post Moderne M-171 da 170 mm
Sella Prologo Proxim W350
Peso di 15,89 kg in taglia L (senza pedali, pneumatici tubeless ready)
Prezzo di 4.999 €

Telaio

L’avantreno in carbonio di Focus Jam 8.9 consente di risparmiare circa 250 g di peso ma permette di aggiungere uno spazio di archiviazione interno al tubo obliquo. Quest’ultimo prende il nome di ICS (Internal Compartment Solution), è collocato nella parte alta del tubo obliquo, lasciando tutto lo spazio in basso per il tradizionale supporto per la borraccia sino a 750 ml di volume.

Il vano portaoggetti si apre premendo il pulsante a scatto sullo sportello rimovibile, che rivela il sacchetto appeso al perno interno. In questo modo la borsa di stoccaggio rimane ferma in posizione, evitando che scivoli in basso e si incastri nella parte inferiore del tubo obliquo. La sacca, con chiusura zip, ha spazio per una camera d’aria, un multi-tool, e una pompa compatta.

Il retrotreno è sempre realizzato in singolo elemento di alluminio, vincolato all’avantreno tramite i due corti link del sistema FOLD. Fondamentalmente il carro ammortizzato è assimilabili a uno schema a perno singolo azionato da un leveraggio. È presente un flip chip sull’attacco inferiore dell’ammortizzatore per regolare la geometria: sterzo di 65/65,5°, piantone sella di 76/76,5°, reach di 480/485 mm, stack di 630 mm, BB Drop di 30/23 mm (per taglia L in test). Non è così intuitivo capire l’impostazione scelta tra Low e High perché i segni sul supporto non sono chiarissimi, come si vede in foto.

Sospensioni

Rispetto alla sorella minore Jam 6.9 in alluminio troviamo un più capace ammortizzatore Fox Float X, con un funzionamento più lineare rispetto al Fox Float DPS grazie al volume d’aria superiore. Lavora a braccetto con la sospensione FOLD dalla marcata progressività, anche se non è così semplice la messa a punto iniziale.

Bisogna prendersi il tempo necessario per trovare la pressione corretta per il proprio peso e stile di riding su questa Focus Jam 8.9: con un Sag leggermente elevato la bici diventa pigra nella risposta, riducendolo invece si perde in sensibilità iniziale oltre a non sfruttare tutta la corsa a disposizione. Una volta raggiunto l’obiettivo prefissato, la sospensione premia il biker con una guida fluida e controllata, che aiuta a conservare lo slancio sui trail guidati e la massima velocità su quelli più accidentati.

Forse l’unico elemento limitante delle sospensioni è la forcella Fox 36 Float Performance da 150 mm di travel. Non fraintendeteci: l’affondamento è fluido e l’idraulica Grip – a tre posizioni – è efficace nel mantenere saldo il controllo dell’avantreno in ogni situazione, ma complice un cockpit relativamente basso un centimetro extra di travel – da 150 a 160 mm – potrebbe sbloccare davvero tutte le potenzialità di questa aggressiva trail bike.

Specifiche

Mi soffermo proprio sul cockpit, che presenta l’attacco manubrio Focus CIS (Cockpit Integration Solution). È una soluzione per far passare i cavi attraverso la piastra frontale, regalando un look molto pulito. Approccio intelligente ma non altrettanto bello, soprattutto quando si guarda la bici di fronte.

Il problema vero arriva quando il biker decide di cambiare il massiccio stem con uno tradizionale, oltre a ridurre il potenziale raggio di sterzata ma soprattutto ad aumentare la forza applicata alle leve del cambio posteriore e del reggisella telescopico. Il passaggio a una classica soluzione non è indolore, dovendosi procurare un nuovo coperchio della serie sterzo Acros con fori dedicati per reindirizzare i cavi direttamente nel tubo sterzo, rendendo anche necessario lo spurgo del freno posteriore.

Le specifiche sono ben congegnate nel complesso: trasmissione XT 1x12v con corona anteriore da 32 denti e cassetta SLX 10-51d, freni a disco sempre XT a quattro pistoni con rotori Ice Tech da 203/180 mm di casa Shimano. Le ruote sono DT Swiss M1900 con cerchi in alluminio tubeless ready da 30 mm di sezione interna, su cui è montato un super aggressivo set di pneumatici Maxxis Minion DHF 2,5” Exo/DHR II 2,4” Exo+, con rispettive mescole 3C MaxxGrip e MaxxTerra.

Prestazioni

Questa Jam 8.9 non brilla per leggerezza, infatti con i suoi 15,8 kg in taglia L (pneumatici in configurazione tubeless, senza pedali) è più vicina al peso di una moderna mountain bike da enduro in configurazione gara. L’extra peso si sente in particolare nelle lunghe salite su asfalto e sterrate compatte, a pendenza moderata, dove viene in aiuto la leva di blocco sull’ammortizzatore Fox Float X. In tutte le altre situazioni viene in aiuto il lavoro svolto dagli ingegneri Focus sulla sospensione posteriore. La bici mantiene una certa reattività, con un buon supporto nella fase centrale del travel, che le impedisce di affondare in modo eccessivo quando si spinge forte sui pedali. Sulle salite più ripide la sospensione posteriore tende a sedersi un po’ di più, probabilmente per i foderi bassi relativamente corti (435 mm).

Lo schema FOLD, fondamentalmente un single pivot assistito, sorprende invece per le performance in frenata, grazie a un effetto Anti Rise ridotto che mantiene attivo il retrotreno quando si pinza con il posteriore su terreni accidentati. Il feeling fluido e controllato in discesa infonde confidenza al biker, che arriva a desiderare quel pizzico di corsa in più sulla forcella Fox 36 Float Performance per godere di più supporto all’avantreno.

Nel complesso la guida è reattiva e giocosa, con un ottimo supporto nella fase centrale del travel quando il gioco si fa duro. Senza sentire la bici troppo progressiva o comunque percepire un fastidioso muro nella risposta del retrotreno.

Tornando alle non eccelse doti pedalatorie della bici, non è solo una questione di peso. Non c’è infatti modo di sfuggire alla resistenza supplementare del super grippante pneumatico anteriore Maxxis Minion DHF con mescola 3C MaxxGrip. Non si possono avere capre e cavoli, quindi se si guadagna in trazione si perde in scorrevolezza, e viceversa. Se il vostro stile di riding vede la lancetta spostarsi verso il trail biking, allora forse è meglio passare a una corona da 30 denti e a una gomma con mescola MaxxTerra rimanendo in casa Maxxis.

Così si ottiene una risposta più vivace della bici sui sentieri a pendenza moderata e fondo compatto, oltre a godere di uno sviluppo metrico più favorevole in salita per una bici di questo peso. Si rinuncia solo a un pizzico di velocità pura quando i trail diventano ripidi e sfidanti.

Focus Jam 8.9 test - action 01 — Foto: Roo Fowler

Conclusioni

Focus ha creato una mountain bike difficilmente classificabile. Il motivo è semplice: con 160 mm di travel all’anteriore invece dei 150 mm di serie, questa Jam 8.9 sarebbe stata classificabile come una bici da enduro solo un paio di anni fa. Il marchio tedesco ha in ogni caso azzeccato geometria, dimensionamento delle taglie e sospensione posteriore di questa super massiccia trail bike. La versione di punta della serie Jam 8 è una bici veloce e divertente sui trail, penalizzata da un peso relativamente elevato per la categoria e da specifiche meglio congegnate, quest’ultime in grado di sbloccare tutto il suo potenziale.

Aumenteremo il travel della forcella a 160 mm, un cambiamento praticamente a costo zero. L’attacco manubrio CIS è una forma intelligente per instradare i cavi anche se avremmo preferito una soluzione più pratica con passaggio all’interno della serie sterzo, che regalerebbe anche un’azione più fluida per l’azionamento del cambio e del reggisella telescopico.

Per finire, a meno che non frequentiate ogni giorno sentieri costellati di radici e rocce umide, uno pneumatico anteriore con mescola MaxxTerra al posto della MaxxGrip di serie sarebbe in grado di salvare le gambe nei giri più lunghi.