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GIVI, le borse per partire

di - 26/04/2023

borse da bici givi montate su bici gravel Felt, foto statica su prato

Se qualche anno fa dicevi: “Vado a fare un viaggio in bici”, tutti avevano perfettamente in mente cosa sarebbe successo. Sapevano che avresti attaccato il portapacchi, legato le borse un po’ qua e un po’ là, e che saresti partito per un periodo più o meno lungo. Sapevano anche che saresti tornato con la barba incolta e un po’ sporco, ma con storie di luoghi e incontri da raccontare.
Oggi non è più tutto così scontato. Se dici: “Vado a fare un viaggio in bici”, devi spiegare se si tratta di bikepacking o di assetto classico, cosicché il tuo interlocutore possa figurarsi in modo esatto la tua immagine mentre pedali. Il bikepacking, infatti, è quel modo di intendere il viaggio (e di conseguenza i bagagli) come snello, agile e veloce. Veloce in termini di media, prima ancora che di durata…

Le borse sono cambiate

Le borse da bici si sono quindi adeguate e modificate di conseguenza, assumendo forme che creassero il minimo impedimento possibile in termini di pesi e ingombri. Una volta montate, le borse da bikepacking creano una struttura per certi versi solidale con il telaio e i componenti, sfruttando parti strategiche della bici per ancorarsi, limitando al minimo possibili impedimenti alla pedalata, e permettendo dunque di procedere in fuorisella, di transitare negli spazi angusti di un sentiero in mezzo al bosco o di affrontare un passaggio tecnico in fuoristrada. Le nuove modalità e le nuove soluzioni contemplate dal bikepacking hanno quindi permesso ai cicloviaggiatori dei nostri giorni di stipare un sacco di roba, ma al tempo stesso di viaggiare leggeri e coprire anche lunghe distanze.

Ciò non significa che la classica configurazione da cicloturismo, con le borse laterali, sia sparita… Tutt’altro: continua, infatti, a esistere questa tipologia di viaggiatori da ritmo blando e carico voluminoso, stipato un po’ ovunque. Di sicuro, la moderna corrente del bikepacking ha strutturato un modo nuovo di intendere il viaggio a pedali e l’equipaggiamento necessario per affrontarlo.

Cicloturismo e bikepacking

GIVI ha presentato la scorsa stagione la linea Adventure sviluppata per chi pratica cicloturismo e bikepacking. Si compone di cinque borse (due frame bag, una borsa da top tube, una borsa manubrio e una borsa sella) realizzate in Nylon ripstop, impermeabili e termosaldate.

Per la stagione che sta per cominciare, il marchio lombardo ha ampliato la sua offerta con altre tre borse, fra cui quella da forcella, molto gradita ai viaggiatori, per la quale ha sviluppato un sistema dedicato di fissaggio.

Carrier – fork bag

Borsa da forcella con capienza di 3,5 litri, aggiunge ulteriori opzioni al trasporto del carico anteriore. Questo modello è dotato del nuovo sistema di attacco GIVI “Contatto Fork Fitting System” che permette l’aggancio e lo sgancio con un singolo movimento. La chiusura è del tipo roll-top con fibbia.
Contatto è l’attacco sviluppato da GIVI per le borse da forcella, e si compone di due parti: quella da fissare alla forcella (tramite viti o con le nuove cinghie in gomma appositamente progettate) e quella preinstallata sulla borsa Carrier. La connessione avviene tramite innesto, con l’ausilio di due funghetti incorporati e di un gancio di blocco con pulsante di apertura/chiusura. La componente a contatto con la forcella ha una base in gomma antiscivolo, che aiuta a mantenere stabile la borsa durante l’utilizzo in fuoristrada.

Gate – borsa da telaio piccola
Piccola borsa impermeabile da telaio con capienza di 2 litri, è dotata di due zip per l’accesso alle tasche, di cui una dotata di scomparto interno per documenti. Le cinghie con fibbia per il fissaggio sono dotate di un rinforzo anti sfregamento, a protezione del telaio, e di una chiusura con sistema cambuckle che aggiunge la regolazione a piacere. Non manca un rinforzo in tessuto pesante TPU nella parte superiore, dotato di asole che permettono il posizionamento desiderato delle cinghie con chiusura a strap.

Picker – borsa da top tube

Si fissa al tubo orizzontale e si presta anche all’utilizzo quotidiano o come parte di una configurazione di bikepacking più ampia. Picker è dotata di chiusura magnetica Fidlock, che previene eventuali aperture accidentali durante l’utilizzo in fuoristrada. La borsa permette un duplice fissaggio: al telaio tramite le cinghie con chiusura a strap, oppure sfruttando gli eventuali fori filettati del top tube.

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Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.